Ciliegie
Le ciliegie sono i frutti del Prunus avium, il nome botanico con cui è indicato il ciliegio domestico: una pianta che oggi viene coltivata origina da numerosi incroci e ibridazioni.
La pianta del genere prunus è a oggi diffusa in due specie distinte: appunto l’avium, che ha come frutti le dolci ciliegie a cui siamo abituati, e il cerasus che, invece, dà come frutti le amarene e le marasche. Queste ultime sono frutti dal gusto più acido più destinate all’uso nell’industria dolciaria anziché per il consumo da fresche.
Le ciliegie sono frutti poco calorici, infatti ben l’80% della polpa è fatto di acqua, e questa caratteristica non solo le rende piuttosto leggere ma anche decisamente diuretiche. Questa qualità è garantita anche dalla buona concentrazione di potassio a dispetto del basso contenuto di sodio.
Osserviamo i valori nutrizionali relativi a 100 grammi di ciliegie.
Valori Nutrizionali delle Ciliegie (100 g) | ||
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Calorie | 38 kcal | |
Carboidrati | 9 g | |
Grassi | 0 g | |
Proteine | 1 g |
Le ciliegie contengono solo 38 kcal ogni 100 g di frutto edibile, che apporta una discreta quantità di vitamina C: una porzione da 100 g di ciliegie fresche assicura il 12% circa del fabbisogno quotidiano di vitamina C. Quest’ultima è una sostanza termolabile, perciò solo il frutto fresco ne contiene: marmellate e dolci che prevedono la cottura sono piuttosto una buona fonte di sali minerali come calcio, fosforo, potassio e ferro.
Questi frutti sono degni rappresentanti del gruppo dei vegetali rossi. Le ciliegie, come tutti i frutti e ortaggi a polpa rossa, sono una ricca e nota fonte di antocianine. Queste molecole sono in grado di inibire l’attività di uno dei principali enzimi coinvolto nei processi infiammatori. In più, tutte le antocianine sono efficaci antiossidanti e come tali svolgono una azione protettiva nei confronti del rischio di cancro.
Le ciliegie sono gustose fresche, tuttavia sono anche ottimi ingredienti per preparare una golosa e sana marmellata. Chiaramente la cottura riduce il contenuto di vitamine della frutta, ma la quantità di sali minerali e fibra alimentare rimarrà praticamente inalterata. Un salutare accorgimento consiste nell’evitare di aggiungere lo zucchero: la frutta matura è già naturalmente dolce, perciò per garantire un buon addensamento basta l’aggiunta di una mela tagliata a pezzi ogni 500 g. A maggior ragione diverrà indispensabile porre grande attenzione alla procedura di sterilizzazione.
Le ciliegie sono alimenti “a spreco zero”: i peduncoli essiccati al sole sono utili per preparare una tisana drenate e depurativa e i noccioli per realizzare un “cuscino terapeutico”.
Bisogna evitare l’ingestione anche accidentale del nocciolo, perché contiene acido cianidrico, un veleno che ostacola il trasporto dell’ossigeno nel sangue: l’acido si libera solo se i nocciolo viene danneggiato o ingerito.