Greenstyle Benessere Salute Cibi ultra-lavorati: li mangiamo tutti i giorni e non sappiamo quanto facciano male

Cibi ultra-lavorati: li mangiamo tutti i giorni e non sappiamo quanto facciano male

Gli upf o ultraprocessed foods sono i cibi lavorati e confezionati, con tempi lunghi di conservazione, quelli che ci stanno rovinando l'organismo.

Cibi ultra-lavorati: li mangiamo tutti i giorni e non sappiamo quanto facciano male

Fonte immagine: Istock

Molti dei cibi che consumiamo ogni giorno sono ultra-processati e fanno male al nostro organismo in un modo che ignoriamo: biscotti, cereali, pane in cassetta… sono tutti Upf; alimenti, cioè, popolari in tutto il mondo occidentale perché pratici, veloci da preparare e spesso anche economici ma con un alto tasso di conservanti e ormoni che non ci saziano e aggravano patologie come il diabete.

Cibi ultra-lavorati: cosa sono e perché ci fanno male

Cibi ultra-lavorati: cosa sono e perché ci fanno male

Il concetto di Upf è nato nei primi anni di questo millennio quando uno scienziato brasiliano di nome Carlos Monteiro ha notato un paradosso: le persone sembravano comprare meno zucchero, ma l’obesità e il diabete di tipo 2 stavano aumentando. Com’era possibile? La verità è che consumati in isolamento e moderazione, ciascuno di questi prodotti può essere considerato perfettamente sano ma assunti quotidianamente, come accade ad ognuno di noi, possono essere sorprendentemente dannosi.

Il governo brasiliano ha consigliato pubblicamente ai suoi cittadini di evitare gli Upf Il paese stava agendo per un senso di urgenza, perché il numero di giovani adulti brasiliani con obesità era aumentato così tanto e così in fretta, più che raddoppiando tra il 2002 e il 2013 (dal 7,5 per cento della popolazione al 17,5 per cento). Il problema di questi alimenti è che oltre ad avere un alto contenuto di zuccheri, agiscono anche sugli ormoni della sazietà stimolando l’appetito.

Paradossalmente si finisce per sentirsi molto più sazi mangiando alimenti freschi e non trattati che non il contrario. Dire di evitare gli alimenti ultra-trasformati – come in Brasile – però significherebbe rifiutare metà o più di ciò che è in vendita nei supermercati, provocando un danno economico consistente non solo nei rivenditori ma anche negli acquirenti. La qualità ha un prezzo.

Gli scienziati che hanno studiato il fenomeno, sentenziandone la condanna, hanno notato che gli Upf hanno tutti un’alta densità energetica, cioè sono molto calorici, hanno un elevato indice glicemico, sono poverissimi di fibre, micronutrienti (vitamine) e fitocomposti (antiossidanti) e sono ricchissimi di grassi alimentari, zuccheri semplici, sale e insaporitori vari (glutammato e altri). Cosa comporta per il nostro organismo? Celiachia, Diabete di tipo 1 e in alcuni casi, cancro. Ci stiamo avvelenando, senza saperlo.

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