La chufa, in italiano zigolo dolce o mandorla di terra – familiare a chiunque sia stato a Valencia in quanto protagonista di una famosa bevanda, è un tubero dolce del quale andare alla scoperta. Di seguito ne approfondiamo proprietà e benefici, senza dimenticare le controindicazioni da conoscere.
E, naturalmente, le ricette con questo particolare alimento dal quale si ricava una versatile farina. Come si mangia la chufa? E dove comprarla? Ecco tutto quello che vorreste sapere.
La chufa è il tubero della pianta erbacea Cyperus esculentus appartenente alla famiglia delle Ciperaceae. È una pianta erbacea perenne che cresce su fusti verticali e dotata di piccole radici marroni che, contrariamente al solito, presentano una forma tondeggiante ed un aspetto ruvido e irregolare che ricorda quello di una nocciola.
Si ritiene che le sue origini risalgono al periodo preistorico anche se le sue prime tracce si riscontrano nel XV secolo A.C. Prova ne è il ritrovamento di un campione di chufa in un sarcofago egizio. Oggi la si apprezza nell’horchata, bevanda tipica di Valencia che approfondiamo di seguito, ma diversi sono i prodotti che si ottengono dal tubero, prima fra tutti la farina, ampiamente usata nella panificazione.
I valori nutrizionali della chufa sono interessanti per la ricchezza di fibre e di minerali. È inoltre una buona fonte di carboidrati e proteine vegetali. Il fatto di non contenere glutine la rende adatta ai celiaci ed agli intolleranti. Il fatto di essere un vegetale la rende invece ideale per l’alimentazione di vegani e vegetariani.
100 grammi di chufa contengono:
Fornisce inoltre antiossidanti come le vitamine C, E e arginina, enzimi digestivi e grassi monoinsaturi come l’acido oleico omega-9. Non contiene caffeina, lattosio e fruttosio.
L’alto contenuto di fibre fa sì che la chufa sia un’ottima alleata contro la stitichezza. Ma allo stesso tempo, favorendo il senso di sazietà, la rende ideale per chi sia a dieta o voglia perdere peso. Gli enzimi lipasi e amilasi in essa presenti favoriscono un regolare transito intestinale e una buona digestione.
È fonte di grassi insaturi e antiossidanti che promuovono la salute cardiovascolare e riducono il rischio di malattie cardiovascolari.
Tra i minerali in essa contenuti spicca il ferro, utile nella prevenzione dell’anemia. Gli amminoacidi sono invece utili per rafforzare il sistema immunitario. L’arginina, naturalmente presente nelle proteine nonché uno dei 20 amminoacidi essenziali, promuove la dilatazione dei vasi sanguigni favorendo un miglior flusso di sangue. E difatti migliora la circolazione e la pressione sanguigna.
Il contenuto di vitamina C e di vitamina E può aiutare a mantenere buoni livelli di antiossidanti e quindi prevenire alcuni problemi di salute. Infine, la ricchezza di proteine vegetali ed il fatto di essere una fonte naturale di energia e di fibre, fa sì che aiuti a ridurre il colesterolo e regolare i livelli di glucosio. È un ottimo alimento per gli sportivi.
La chufa è sicura per un gran numero di persone. Le controindicazioni ad essa legate non sono poi molte. A meno che non se ne faccia un abuso: consumandone più di 50 grammi il suo eccesso di fibre potrebbe comportare degli effetti collaterali legati allo stomaco, come colon irritato o diarrea.
Come si mangia la chufa? Innanzitutto, una volta acquistata va conservata direttamente nella sua confezione sottovuoto o in un contenitore ermetico posto in un luogo fresco, buio e ben ventilato. In estate preferibilmente in frigorifero.
Il tubero vanta un sapore terroso, amido e dolce che ricorda vagamente quello delle noci. Oltre che nell’horchata, si può gustare secca e intera come antipasto. Ma anche in ricette dolci e salate nelle quali si impiega ridotta in farina.
Cosa è la farina di chufa? È una farina alternativa, naturale e priva di glutine che si ottiene dalla macinazione del tubero intero. Alla quale segue una setacciatura che le regala una trama fine ideale per l’uso in cucina.
Con la farina si possono realizzare dolci e salati di vario tipo, come le piadine, le torte, i biscotti, le frittelle.
In commercio, infine, esiste anche l’olio di chufa, con il quale si possono condire primi e secondi piatti ma anche insalate. Un esempio sono il riso o il cous cous.
A chi si chieda cosa è il latte di chufa, non si tratta altro che dell’horchata, una bevanda naturale e rinfrescante tipica della Comunità Valenciana. Si presenta come una sorta di latte, ma più denso e dolce, con un retrogusto amaro.
Essendo di stagione tra luglio e agosto, la bevanda di chufa viene ampiamente consumata per rinfrescarsi dal caldo estivo e si accompagna come da tradizione con dei dolci anch’essi tipici – i farton – dalla forma lunga che vi vanno inzuppati.
Si realizza con chufa macinata, acqua, zucchero, scorza di limone e cannella.
Entriamo nel vivo dell’uso della chufa in cucina con una serie di ricette dolci e salate nella quale utilizzarla per apprezzarla al meglio in piatti deliziosi o bevande rinfrescanti.
Non essendo un alimento particolarmente comune in Italia, lo si può acquistare in negozi specializzati in alimentazione etnica o naturale. Ma la più vasta scelta e comodità di acquisto si ha naturalmente tramite la vendita online della chufa, presso e-commerce alimentari o generici.