Chinotto: le 5 curiosità sulla pianta che forse non conosci
Il chinotto è un agrume tipico del Mediterraneo. Fa bene alla salute? Scopri quali sono i benefici e le curiosità su una delle piante più famose al mondo
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Quando senti la parola chinotto, a cosa pensi esattamente? Probabilmente la prima cosa che ti verrà in mente sarà la famosa bevanda scura e amarognola che si trova in tutti i bar e in tutti i supermercati. Solo in un secondo momento potresti pensare alla pianta o al succo del chinotto, un agrume che è diffuso in gran parte dei Paesi del Mediterraneo, ma che ha delle origini lontane e antiche.
Ingrediente chiave della cucina italiana (soprattutto in campo dolciario), il chinotto è conosciuto soprattutto per via della bibita omonima ampiamente nota in Italia. In realtà però questo frutto arriva dall’Oriente e più esattamente dalla Cina. Tanto che si ritiene persino che il nome “Chinotto” possa derivare proprio dal termine “China”.
Quel che probabilmente sai di questa pianta è che ha un gusto caratteristico e decisamente amarognolo. Ma sapevi che il frutto del chinotto offre anche tanti benefici per la salute? E sapevi che spesso viene impiegato anche per la preparazione di rimedi naturali e fitoterapici?
In questo articolo scopriremo tante curiosità in merito a questa pianta, vedremo quali sono le sue proprietà, come viene utilizzata e come gustare il frutto del chinotto.
1 – Il nome e le origini
Il nome scientifico del chinotto è Citrus myrtifolia. Si tratta di un agrume che appartiene alla Famiglia delle Rutaceae. Di questa fanno parte soprattutto gli agrumi del genere Citrus, che provengono perlopiù dalla Cina e dalle zone con un clima temperato. A tal proposito, come abbiamo accennato, anche il Chinotto proviene dall’antica Cina. Sembra che proprio da qui la pianta sia stata importata in Italia intorno alla fine del ‘500 e l’inizio del ‘600.
Con buone probabilità si tratta di un frutto che deriva dalla progressiva mutazione dell’arancio amaro.
Se ti stai domandando dove venga coltivato oggi il Chinotto, devi sapere che le maggiori coltivazioni si trovano soprattutto nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e nella Costa Azzurra francese. Anche nel nostro Paese si registra una discreta coltivazione di questi frutti. Ma esattamente dove si coltiva il chinotto in Italia? La maggior parte delle coltivazioni sono situate nel Centro, nel Sud Italia e soprattutto nelle regioni della Liguria, Toscana, Sicilia e in Calabria. Un po’ come il Bergamotto, altro agrume famoso o il Pomelo, che necessitano di climi temperati.
2 – Aspetto e caratteristiche
Prima di scoprire quali sono i benefici del chinotto e prima di apprendere come viene utilizzato in cucina, vediamo quali sono le caratteristiche della pianta e come appaiono i suoi frutti.
L’albero del chinotto presenta delle foglie che somigliano molto a quelle del mirto. Da qui deriva il nome scientifico “myrtifolia”.
La pianta non supera generalmente i 3 metri di altezza, e dal suo solido fusto partono le ramificazioni, dalle quali nasceranno dei piccoli fiori bianchi dal profumo molto intenso. L’albero non presenta alcuna spina, mentre le foglie del chinotto sono di un caratteristico colore verde intenso e sono piccole e lucide. A vederle assomigliano un po’ a quelle dell’alloro.
Il frutto del chinotto
Vediamo adesso come appare il frutto di questa tanto apprezzata pianta. Il frutto del chinotto è molto simile a un’arancia o a un mandarino (ma appare più piccolo e un tantino schiacciato ai poli) ed ha un diametro di circa 10 centimetri. La sua buccia è gialla o arancione e molto ruvida. Al suo interno, il frutto presenta la classica suddivisione in spicchi.
Il succo che si estrae ha un sapore amaro e acidulo.
3 – La coltivazione del chinotto
Abbiamo visto che l’albero del Chinotto necessita di temperature calde per poter crescere rigoglioso. Tuttavia, sebbene non ami particolarmente il freddo, questa pianta non ama neanche il caldo eccessivo. Come il luppolo.
Ma quanto costa un albero di chinotto? Il prezzo si aggira intorno ai 20 euro. Se intendi coltivare la pianta del chinotto, devi sapere che questa andrà posizionata in punti soleggiati e al riparo dal vento.
Inoltre l’albero dovrà essere coltivato su dei terreni drenati e non argillosi, poiché non cresce bene nei luoghi in cui ristagna l’acqua. Potrai mettere a dimora questa pianta nel mese di Marzo. Dopodiché dovrai prendertene cura concimando la terra e prestando attenzione alla corretta irrigazione.
I frutti potranno essere raccolti dal mese di Settembre a Dicembre, in base al diverso grado di maturazione desiderato.
4 – Com’è il sapore del chinotto?
Sebbene faccia parte della cultura culinaria italiana, va sottolineato che il frutto del chinotto crudo non è in realtà molto apprezzato. Questo non perché sia in qualche modo nocivo per la salute o tossico, ma piuttosto per via del suo sapore pungente. Come abbiamo già accennato, il chinotto ha infatti un gusto molto amaro e aspro.
Il frutto del chinotto viene però impiegato in altri modi, sia in cucina che in ambito cosmetico. Molti amari, ad esempio, sono aromatizzati con questo frutto. Inoltre, ben nota è la famosa bevanda gassata che fra i suoi ingredienti dovrebbe comprendere proprio il succo del chinotto. Fette intere di questo agrume vengono invece impiegate per la preparazione di marmellate, mostarde e di canditi. Ma anche salse, come avviene con il rafano.
Inoltre l’essenza di chinotto viene impiegata nella pasticceria per conferire il caratteristico aroma ai dolci. In ambito cosmetico la pianta trova impiego nella realizzazione di profumi e deodoranti (compresi quelli per l’ambiente). Si può considerare, a tal proposito, al pari di un’aromatica, come rosmarino, timo o borragine.
5 – A cosa fa bene il chinotto? I benefici che non conoscevi
Abbiamo già detto che il chinotto può migliorare la nostra salute, ma in che modo può farlo esattamente? Vediamo quali sono i benefici di questa pianta:
1. Migliora le difese immunitarie: dal momento che ci troviamo di fronte a un agrume, come potrai immaginare questo frutto contiene delle elevate quantità di vitamina C. Ciò significa che è in grado di migliorare le funzioni del nostro sistema immunitario. Il che è davvero importante, soprattutto in questo periodo dell’anno, con l’arrivo dei primi freddi invernali. Assumendo una dose extra di questa vitamina potresti dunque combattere i malanni di stagione come il raffreddore e l’influenza. In abbinamento all’aglio, ottimo antibiotico naturale, aiuta a contrastare gli effetti del freddo.
2. Proprietà antiossidanti: il frutto vanta anche delle ottime proprietà antiossidanti, che permettono di migliorare la salute e di prevenire numerose malattie.
3. Migliora la digestione: il chinotto può migliorare le funzioni digestive, come liquirizia e cumino, favorendo lo svuotamento dello stomaco ed alleviando quel fastidioso senso di pesantezza che avvertiamo soprattutto dopo aver consumato dei pasti particolarmente abbondanti. Una dote che condivide anche con il finocchio, ottimo per favorire i processi digestivi.
4. Effetto diuretico: la pianta regala anche un ottimo effetto diuretico, può stimolare la minzione e può persino aiutare a combattere le infezioni urinarie.
5. Aiuta a combattere lo stress: infine, c’è persino chi ritiene che l’olio essenziale di chinotto rappresenti un ottimo metodo per allontanare lo stress e l’ansia. In che modo? Semplice, potresti ottenere questo effetto semplicemente respirandone il profumo quando ne sentirai il bisogno.
Come si consuma
Proprio in virtù di tutti questi effetti benefici, l’amaro agrume viene oggi impiegato per la preparazione di diversi fitofarmaci (vale a dire quei prodotti che possono migliorare la salute sfruttando i benefici delle piante). Tali prodotti possono migliorare l’assorbimento degli alimenti, aiutare a combattere l’insonnia e persino i cali di energia.
Ma è possibile godere di tutti questi effetti benefici semplicemente bevendo la famosa bevanda gassata che porta il nome di questo frutto? Insomma, bere il chinotto (inteso come il famoso drink omonimo) fa bene alla salute?
Non esattamente. È vero, il frutto del chinotto ha delle proprietà digestive e benefiche, ma in realtà la bevanda è perlopiù ricca di acqua e zuccheri, ed è quasi priva delle sostanze nutrienti che hanno reso celebre questo frutto. Inoltre, la bevanda gassata sollecita la produzione di acidi gastrici, e se quest’ultima dovesse essere eccessiva, il rischio potrebbe essere quello di ottenere un effetto contrario rispetto a quello desiderato.
Tra l’altro, non dimenticare che generalmente le bevande gassate tendono ad essere acide, per cui possono danneggiare la salute dei denti, oltre che quella dello stomaco.
Insomma, se vuoi godere di tutti i benefici del chinotto, non basta berne una lattina. Potrai tuttavia gustare questo frutto candito o sotto forma di marmellata o mostarda, per assaporarlo al meglio.