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La ricetta light delle chiacchiere di Carnevale al forno

La ricetta delle chiacchiere di Carnevale al forno è un'alternativa più sana e meno calorica di quella tradizionale fritta: in questo modo anche chi è a dieta può gustarle. Gli ingredienti sono pressoché identici così come la loro preparazione, a cambiare è semplicemente il metodo di cottura che le rende più leggere e per nulla unte. In questo articolo vi forniamo dosi e procedimento per portarle in tavola e qualche informazione utile sulla loro origine.

La ricetta light delle chiacchiere di Carnevale al forno

Fonte immagine: Pixabay

Nel periodo dei fritti per eccellenza, la ricetta light delle chiacchiere al forno può tornare utile a chi sia a dieta e non voglia rinunciare a gustare i dolci tipici della festa, o a chi odi friggere. Carnevale è sinonimo di giochi, allegria e prelibatezze. E le chiacchiere sono proprio le più classiche golosità di questa ricorrenza.

Semplici da preparare, vantano un’antica origine, risalirebbero addirittura all’epoca romana. Oggi, però, vogliamo proporvene una versione meno calorica e grassa, perché cotta in forno. Dove sono nate le chiacchiere? E qual è la differenza con le bugie? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

La ricetta light delle chiacchiere di Carnevale al forno
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Cosa sono le chiacchiere

Famose in tutta Italia, le chiacchiere sono il simbolo per eccellenza del Carnevale, ma ogni regione ne possiede una propria variante: possono essere ricoperte con il miele oppure con il cioccolato, servite con della crema o arricchite con il liquore. Sono disponibili anche in altre varianti, come quelle ripiene o addirittura salate.

Anche la forma delle chiacchiere può cambiare: da strisce a fiocchetti, fino a nidi. Queste deliziose prelibatezze sono un simbolo di festa e di allegria, e vengono realizzate e gustate nei giorni del Carnevale, quando vengono preparate in famiglia, in occasione delle feste a tema o vendute in pasticcerie e forni. Insieme ai tradizionali dolci carnevaleschi, come castagnole, tortelli e frittelle.

Sono realizzate con un impasto semplice a base di farina, uova, zucchero, vino e poco altro. La pasta viene stesa in sottili fogli, che vengono poi tagliati a strisce lunghe e strette. Queste strisce di pasta vengono fritte fino a doratura o, come in questo caso, cotte in forno, quindi cosparse di zucchero a velo e assaporate.

Ciò permette che le chiacchiere cotte al forno apportino 420 calorie circa per 100 grammi, un’ottantina in meno rispetto alla versione tradizionale.

Chiacchiere di Carnevale, nomi

Che differenza c’è tra le chiacchiere e le bugie? Praticamente nessuna in quanto, come vedrete a breve, tale dolce tipico carnevalesco è conosciuto con un nome diverso non solo nelle diverse regioni, ma anche città. Il nome può variare da zona a zona.

Ad esempio, si chiamano cenci in Toscana, crostoli a Ferrara, Rovigo e in Friuli Venezia Giulia. Mentre a Roma si chiamano frappe, rosoni a Modena e Bologna e bugie a Genova, Torino e Imperia. Galani è invece il nome con le quali sono note a Venezia.

In Lombardia si preparano invece le galarane, i saltasù e le lattughe, in Trentino le conoscono come gròstoi. Ancora, in Romagna in genere si chiamano sfrappole. Stracci, lasagne, pampuglie, manzole, garrulitas si chiamano invece in Sardegna.

Non vi abbiamo detto come si chiamano le chiacchiere in Sicilia: ebbene, qui, come in alta Umbria e basso Lazio, nell’Abruzzo Citeriore, in Molise, Puglia e Basilicata, ed ancora in Calabria, e persino a Milano, si chiamano esattamente così.

Così come le chiacchiere di Carnevale napoletane. Non possiamo dire che tutte quelle citate risultino esattamente uguali. Alcune tipologie vengono ritagliate a rombi, altre prevedono un taglio al loro interno, altre ancora sono più sottili di altre.

Alla fine, tuttavia, si tratta di una questione di preferenze da parte di chi le prepara.

Chiacchiere di Carnevale origine

Le origini delle chiacchiere sono molto antiche, si ritiene siano nate al tempo degli antichi romani. Come Wikipedia insegna, la loro storia risale infatti alla tradizione dei frictilia, dolci fritti nel grasso animale che venivano realizzati nell’antica Roma durante il periodo del calendario romano corrispondente al Carnevale della chiesa cattolica.

Ossia in occasione dei Saturnali e Baccanali: ciclo di feste romane dedicate all’insediamento nel tempio del dio Saturno i primi; festività romana di origine greca ma il cui nome è latino e comprende una serie di rituali dedicati a Bacco, la seconda.

Continuarono poi ad essere preparate durante il Medioevo, in particolare in occasione della “festa dei folli”, una sorta di progenitrice delle attuali feste in maschera che derivava dai Saturnali ed aveva luogo nei giorni 26, 27 e 28 dicembre. E nelle quali gli storici intravedono l’origine medievale del teatro.

Anche in epoca cristiana continuò la tradizione di realizzare queste frittelle cotte in abbondante olio. Il periodo della loro preparazione, però, si spostò dalla fine di dicembre fino al mese di febbraio, o in generale nel periodo immediatamente precedente la Quaresima.

La ricetta light delle chiacchiere di Carnevale al forno
Fonte: Pxhere

Chiacchiere di Carnevale al forno, la ricetta light

Ed eccoci alla ricetta semplice delle chiacchiere cotte al forno, la cui preparazione non differisce poi molto da quella delle chiacchiere fritte se non, appunto, per il diverso metodo di cottura. Come vedrete, si tratta di chiacchiere al forno senza lievito.

Ciò permette che non si gonfino e che non risultino troppo morbide, specie se l’effetto che volete ottenere è, appunto, croccante e friabile. Tuttavia, nulla vi vieta di aggiungerlo o adoperare al suo posto la punta di un coltello di bicarbonato.

Ingredienti

  • 500 gr di farina 00
  • 4 uova
  • 100 gr di zucchero
  • 1 limone
  • 1/2 bicchiere di vino bianco secco
  • 40 gr di burro
  • zucchero a velo
  • sale q.b.
  • olio per friggere

Preparazione

  1. Versate in una ciotola capiente la farina setacciata e disponetela a fontana, ossia create un buco al centro. Aggiungete il burro tagliato a cubetti e leggermente ammorbidito, lo zucchero semolato, le uova, il vino bianco, la scorza grattugiata del limone e un pizzico di sale.
  2. Impastate il tutto dapprima con una forchetta, raccogliendo la farina dai bordi, successivamente trasferite il composto su un piano di lavoro ed impastatelo in modo energico per ottenere un composto morbido, compatto e ben amalgamato. Create una palla e lasciatela riposare per 30 minuti all’interno della ciotola ricoperta con un panno.
  3. Trascorso questo tempo, stendete la pasta con il mattarello, o meglio con l’apposita macchina per la pasta in quanto dovrete ottenere uno spessore il più possibile sottile. Ritagliate le strisce con l’aiuto di una rotella dentellata o con un coltello affilato a vostra scelta. Potete effettuare un ulteriore taglio al centro di ogni striscia nel senso della lunghezza, se preferite.
  4. Trasferite le strisce di pasta ottenute su una teglia rivestita con della carta forno, ponendole in maniera distanziata le une dalle altre. Accendete il forno a 190 °C e fatelo riscaldare, quindi inserite la teglia e fate cuocere le chiacchiere al forno per circa 12-15 minuti, fino a quando non risultano dorate e friabili.
  5. Tiratele fuori, fatele intiepidire, quindi completate il lavoro spolverizzando con una velatura uniforme di zucchero a velo. Servitele tiepide o calde, magari ricoperte con cioccolato fuso.

Come farle ripiene

La versione cotta al forno si presta decisamente meglio ad essere farcita. Per farlo, vi basterà ritagliare le strisce di pasta, anche in questo caso lo spessore dovrà essere minimo. Stendete sulla metà di queste una piccola quantità di Nutella, di crema pasticcera, di marmellata o di altra farcia.

Sovrapponete quindi la restante metà delle strisce e premete leggermente sui bordi per sigillarli bene. Questa operazione è fondamentale per impedire all’interno di fuori uscire durante la cottura. Fatele completamente raffreddare prima di gustarle.

Conservazione

Dove e come si conservano le chiacchiere al forno è presto detto. Potete trasferirle in un sacchetto di carta, o in un contenitore di vetro o plastica a chiusura ermetica, per circa una settimana. Essendo cotte al forno preserveranno al meglio la loro consistenza, anche se dopo qualche giorno inizieranno a perdere friabilità.

Vi sconsigliamo invece di congelarle in quanto, una volta scongelate, la loro consistenza potrebbe subire un significativo cambiamento. Essendo così tanto facili e veloci da realizzare, sempre meglio prepararle sul momento, la croccantezza sarà migliore.

 

Fonti

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