Cher per il gorilla Bua Noi, rinchiuso in un centro commerciale
Cher si batte per la liberazione del gorilla femmina Bua Noi, reclusa da trent'anni in uno zoo privato posto dentro un centro commerciale.
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Cher nuovamente in difesa degli animali. La cantante ha deciso di prestare la sua immagine per trarre in salvo il gorilla femmina Bua Noi, reclusa nel Pata Zoo a Bangkok (Thailandia). La struttura è all’interno di un centro commerciale, uno spazio non di certo adatto a preservare il benessere di un animale selvaggio.
Bua Noi è giunta presso la struttura nel lontano 1989, trascorrendo ben tre decenni in cima al palazzo che ospita il centro commerciale. Uno spazio e una detenzione da sempre criticati e osteggiati dagli attivisti e dagli animalisti.
La struttura è fatta di cemento, non ci sono aree verdi o spazi naturali, ma una replica fittizia con qualche tronco e roccia finta. Il povero gorilla femmina vive così in totale isolamento e solitudine, da quando dieci anni fa il suo compagno è deceduto. Non sono presenti nessuna interazione e stimolazione utile a strappare l’animale da un’esistenza monotona e deprimente. Bua Noi vive in completa solitudine all’interno dello zoo privato, una situazione del tutto innaturale.
Cher in difesa di gorilla e primati
Dopo il supporto nella liberazione dell’elefante più solo al mondo Kaavan, la cantante ha deciso di intervenire nuovamente per il bene di di Bua Noi. Anche con l’aiuto dell’associazione di beneficenza da lei co-fondata, Free the Wild, così da favorire il trasferimento del gorilla presso un santuario per animali in Congo. La cantante ha scritto anche al ministro dell’Ambiente thailandese, Varawut Silpa-archa, facendosi portavoce della preoccupazione degli animalisti.
L’artista ha chiesto supporto anche alla popolazione locale sensibilizzandola sulle condizioni di Bua Noi e degli altri animali rinchiusi nello zoo privato. Cher è pronta a sovvenzionare il trasferimento del gorilla, sollecitando anche lo spostamento di altre scimmie presenti quali bonobo e gibboni. Offrendo di ospitarli presso un rifugio legato alla Wildlife Friends Foundation of Thailand. Nel frattempo il proprietario dello zoo, Kanit Sermsirimongkol, non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito.
Fonte: The Guardian