Centrali nucleari in crescita nel mondo nonostante Fukushima
L'incidente di un anno fa ha spinto diversi Paesi a uscire dal nucleare, ma su scala globale aumenta il ricorso all'atomo.
Il nucleare nel mondo continua a crescere, nonostante Fukushima. Lo rivelano i dati globali forniti dalla World Nuclear Association e dalla International Atomic Energy Agency secondo i quali, nonostante il progressivo abbandono dell’atomo da parte di diversi Paesi, su scala globale l’uso del nucleare è sempre più diffuso.
Dopo il grave incidente alla centrale Fukushima Daiichi, in effetti, il Giappone ha spento 52 dei suoi 54 reattori, mentre altre 7 centrali sono state chiuse dalla Germania, che ha annunciato di disattivare i suoi altri 9 impianti entro il 2022. Italia, Svizzera e Messico, inoltre, hanno ritirato i rispettivi progetti per la costruzione di nuove centrali nucleari e il nuovo governo belga ha annunciato di voler chiudere la partita atomica entro il 2025.
Molti altri Paesi, però, non hanno manifestato la stessa volontà di rinunciare al nucleare. Potenze atomiche come Francia, Stati Uniti e Gran Bretagna, ad esempio, continuano a produrre energia nucleare agli stessi ritmi di prima del disastro giapponese e mantengono i loro piani, pur se modesti, per la realizzazione di nuove centrali. Negli Usa, ad esempio, è stata recentemente autorizzata la costruzione di due reattori in Georgia.
Ma la spinta maggiore alla crescita del nucleare viene dal Est. La Cina, infatti, sta già costruendo 26 reattori in aggiunta ai 15 già in esercizio, e secondo la World Nuclear Association il governo di Pechino ha già pronti i finanziamenti per realizzarne altri 51. Anche Russia e India, dove sono rispettivamente in attività 33 e 20 reattori, ne stanno ultimando altri 16, con 34 ulteriori progetti già programmati.
Come se non bastasse, decine di altri Paesi in tutto il mondo hanno già espresso la propria volontà di avviare un programma energetico nucleare, dando il via alla realizzazione della loro prima centrale atomica. Altro che cambio di rotta. Sembra quasi che a Fukushima non sia accaduto niente.