Centrali a carbone: ne nasceranno 1.200 in 59 Paesi
Nei prossimi anni altre 1.200 centrali alimentate a carbone saranno avviate in 59 Paesi. India, Cina e USA in prima fila.
Milleduecento nuove centrali a carbone nei prossimi anni. Il WRI (World Resources Institute) afferma che tale sarà il numero di impianti che saranno costruiti entro i confini di 59 Paesi. Secondo quanto riportato dallo studio il numero è stimato al ribasso, quindi potenzialmente più alto. Critiche le ripercussioni per quanto riguarda il clima e le emissioni di CO2, che subirebbero un aumento pari all’anidride carbonica prodotta dall’intera Cina.
Le stime del WRI sull’aumento di centrali alimentate a carbone interessa soprattutto cinque Paesi, prima fra tutti l’India. Questa realizzerà più di un terzo dei previsti impianti, costruendone almeno 455. Circa un centinaio in più dei cinesi, che si prevede ne installeranno 363, mentre minori seppur significativi i numeri di Turchia (49), Russia (48) e USA (36).
Un serio problema secondo quanto contenuto nel documento del World Resources Institute, all’interno del quale si sottolinea come il carbone sia responsabile per il 44% delle emissioni totali mondiali di CO2. Un contributo destinato a replicare per intero il già abbondante “contributo” della Cina. Come spiega il co-autore del rapporto Ailun Yang:
Abbiamo voluto considerare tutti i progetti di nuove centrali a carbone piuttosto che valutare la probabilità che esse siano in realtà costruite. Infatti, i progetti che sembrano essere di difficile realizzazione possono essere ripresi successivamente: la costruzione effettiva di questi impianti dipenderà in gran parte dalle decisioni dei governi, dalla condizione del mercato e dalla disponibilità di gas naturale.