Cedro del Libano, caratteristiche, potatura, cura
Non solo una conifera maestosa ma anche una risorsa per la salute: ecco come coltivare e curare il cedro del Libano, una pianta resistente.
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Appartenente al genere Cedrus e alla famiglia delle Pinacee, il cedro del Libano è una conifera sempreverde coltivata ampiamente in Europa sebbene sia originaria del Libano e della Siria. La sua caratteristica principale riguarda la possibile estensione in altezza, che può raggiungere anche i 40 metri, ma altrettanto apprezzato è l’aroma sprigionato dalla resina. Questo albero vanta una chioma di forma conica soprattutto negli esemplari più giovani, un tronco abbastanza largo che raggiunge anche i due metri e mezzo e delle foglie piccole, aghiformi, di colore grigio tendente al verde.
I fiori sono sia maschili sia femminili, rispettivamente grigio-verdi e gialli. Per quanto riguarda i frutti, il cedro del Libano produce pigne ovoidali che, dopo circa un anno, si aprono e rilasciano semi oblunghi. La fioritura, invece, avviene solitamente durante l’estate sebbene la fecondazione possa avvenire nel periodo compreso tra agosto e ottobre.
Coltivazione
Per far sì che questa pianta cresca in modo rigoglioso, è fondamentale piantarla tenendo conto dell’esposizione al sole, preferendo un luogo luminoso o parzialmente coperto da ombra. Il cedro del Libano, invece, si adatta bene a varie tipologie di clima, compreso quello freddo, mentre è importante utilizzare un terreno ben drenato con ph leggermente acido. Per favorire un’abbondante fioritura e un ricco fogliame è anche utile utilizzare un concime durante la stagione primaverile, optando per un prodotto ricco di azoto e potassio. Anche l’apporto d’acqua deve essere differenziato a seconda dell’età della pianta, infatti se per un esemplare piantato da poco è fondamentale effettuare annaffiature costanti e regolari, per un albero adulto è sufficiente l’idratazione ottenuta attraverso l’acqua piovana.
Potatura e cure
Il cedro del Libano necessita dell’eliminazione dei rami secchi e danneggiati, tuttavia una buona potatura si rende necessaria per tagliare rami eccessivamente pesanti e pericolosi così come per conferire alla pianta un aspetto regolare, evitando che il peso sia distribuito in modo iniquo.
Questo tipo di albero è soggetto spesso all’attacco di parassiti come l’afide del cedro, in grado di attaccare i germogli della pianta e di portare alla progressiva perdita di tutte le foglie danneggiando anche le parti legnose. Molto pericoloso è anche il marciume radicale, una malattia provocata da un’annaffiatura non solo eccessiva ma anche scorretta responsabile di generare ristagni d’acqua.
Curiosità
Il cedro del Libano viene coltivato anche per sole finalità ornamentali, tuttavia vanta un legno molto pregiato usato spesso per la costruzione di strumenti musicali e di imbarcazioni, arte coltivata soprattutto in passato. Lo stesso albero si caratterizza per un’ampia rosa di proprietà in ambito fitoterapico, dovute principalmente ad alcuni elementi contenuti sia nelle foglie sia nella corteccia. La corteccia può essere adoperata per realizzare ottimi decotti da usare come rimedi naturali in caso di malattie respiratorie, mentre particolarmente preziosa si rivela la trementina: questa resina molto densa vanta qualità antisettiche e balsamiche tanto che l’olio prodotto dalla stessa rappresenta un ottimo rimedio espettorante e lenitivo per tosse, bronchite, asma.