Cavalli e cani maltrattati sequestrati a Bollate
Un sequestro da parte delle Guardie zoofile dell’Enpa di Milano e della Polizia Provinciale ha salvato due cavalli e 5 cani detenuti in pessime condizioni.
Un vero è proprio blitz congiunto, quello che ha tratto in salvo due cavalli e cinque cani tenuti in condizioni pessime in un’area periferica fuori Bollate, in provincia di Milano. A mettere in atto il salvataggio sono state le Guardie zoofile dell’Enpa di Milano con l’aiuto della Polizia Provinciale, giunte sul luogo dopo una serie di segnalazioni. Gli animali erano detenuti in baracche e serragli di fortuna, senza riparo adeguato e visibilmente sofferenti.
I due cavalli sono una trottatrice di 8 anni, Lele Grif figlia di Varenne, e lo stallone Pippo di 15 anni di età e senza documenti. Entrambi sono stati trovati in condizioni drammatiche, all’interno di strutture fatiscenti senza foraggio e in stato di denutrizione. Pippo inoltre presentava una ferita profonda allo zoccolo, completamente infettata, che gli impediva di muoversi. I due animali hanno trovato aiuto e supporto presso la casa circondariale di Bollate, dove opera da anni l’associazione Asom. Dei cinque cani presenti solo due erano a catena in spazi ristretti tra materiale di scarto e feci, ma per ognuno mancava la presenza di un riparo adeguato.
I cinque cani vivevano esposti alle intemperie con il solo conforto di un secchio di acqua putrida, per loro il canile di zona ha aperto le porte per un ricovero e le cure di rito. Il proprietario dello spazio è stato denunciato per maltrattamento di animali. In soccorso dei cavalli invece è intervenuto Claudio Villa, responsabile dell’Associazione A.S.O.M. (Associazione Salto Oltre il Muro), impegnato da tempo nel fornire attività in favore dei detenuti della casa circondariale di Bollate e nell’aiutare soggetti più deboli. La struttura ospita già 23 cavalli che vengono quotidianamente curati e accuditi, e che ora accoglierà anche i due nuovi ingressi.
Situazioni di questo tipo non sono inusuali, sono tante le strutture fatiscenti poste ai bordi delle piccole e grandi città che ospitano impropriamente animali. Spesso è solo grazie alle segnalazioni se questi fatti emergono, abbandonando il silenzio e il dolore che li circonda, e assicurando alla giustizia i responsabili.