Un animale dalla coda indimenticabile: stiamo parlando del castoro. Si tratta di un roditore semiacquatico, unico rappresentante ancora vivente della famiglia Castoridae. I castori sono diventati famosi per tre motivi: la larga coda piatta, l’abilità nel rosicchiare e mangiare il legno e il fatto che costruiscono dighe.
Ne esistono solamente due specie: il castoro americano e il castoro europeo e tra loro ci sono grandi differenze.
Questa è la classificazione scientifica del castoro:
Il castoro americano, o Castor canadensis, è il roditore più grande del Nord America. Pesa fra i 13 e i 32 kg ed è lungo 1 metro. La pelliccia è impermeabile, il pelo lungo e ruvido, di colore bruno-rossiccio o bruno-nerastro. I baffi sono lunghi, le zampe posteriori palmate.
Gli occhi sono dotati di una membrana nittitante che fa sì che riesca a vedere sott’acqua. Narici e condotti uditivi possono chiudersi quando si immerge.
Vive nelle foreste di Alaska, Canada e gran parte degli USA, tranne che nella parte peninsulare della Florida e nei deserti. Forma piccole colonie costituite da più unità famigliari, con un maschio, 1-2 femmine e relativa prole.
La femmina è il capo di queste piccole colonie, tranne durante il periodo riproduttivo che va da gennaio a febbraio.
Non va in letargo, ma sopravvive all’inverno grazie al grasso messo da parte d’estate e nutrendosi di foglie, cortecce, radici e rametti.
Il castoro europeo o Castor Fiber è un mammifero semiacquatico protetto. È fra i roditori più pesanti, arrivando a 11-30 kg. Lungo 80-100 cm, vive in coppie monogame. La maturità sessuale viene raggiunta a 3-4 anni e l’accoppiamento avviene in acqua, fra gennaio e marzo.
La durata della gravidanza è di circa 106 giorni: ogni femmina dà alla luce 2-4 cuccioli che nascono ricoperti di pelo e con occhi semichiusi.
Il castoro americano vive in Canada, USA, tranne che in florida e nelle zone desertiche sudoccidentali, ma anche nel Messico settentrionale.
Il castoro europeo, a causa della caccia, ha visto diminuire di molto il suo habitat. Adesso si sta provando a reintrodurlo, soprattutto in Scandinavia. Attualmente si trovano castori nel Rodano, Elba, Danubio e Scandinavia. Inoltre alcuni esemplari sono stati introdotti in Baviera, Svizzera, Paesi Bassi, Scozia e Galles. Parecchi castori si trovano in Germania, Polonia e Russia.
E in Italia? Il castoro europeo in Italia è stato avvistato a Tarvisio, nel Friuli Venezia-Giulia: vuol dire che dopo quattrocento anni di assenza a causa della caccia, è tornato anche qui da noi. In generale qui da noi è più facile vedere la nutria, specie sudamericana invasiva arrivata tramite gli allevamenti e da qui scappata.
I castori sono roditori di grosse dimensioni: gli adulti arrivano a pesare in media 16 kg, anche se sono stati segnalati esemplari anche di 40 kg, grandi praticamente quanto un cane di grossa taglia. I castori sono lungi 75 cm e alti al massimo 30 cm.
Tuttavia non sono i roditori più grandi al mondo: quel primato spetta ai capibara.
La caratteristica più evidente del castoro è la coda larga, piatta e coperta di scaglie. La coda è lunga 25 cm e ha diverse funzioni:
Il corpo è massiccio, il dorso curvo e il collo grosso. Sia le zampe anteriori che quelle posteriori hanno artigli, mentre le posteriori sono anche palmate.
Il colore della pelliccia è marrone-rossiccio sul dorso, più chiara e grigiastra sull’addome. Gli occhi sono piccoli ed è in grado di chiudere le narici, cosa che torna utile nel nuoto. Come le nutrie, hanno gli incisivi, due su mascella e due su mandibola, di colore giallo-arancio.
Sono molto robusti e sono capaci di rosicchiare e buttare giù anche alberi molto grossi. In totale hanno 20 denti.
Anche i castori hanno delle ghiandole odorifere in zona perianale che usano per marcare il territorio producendo una sostanza muschiosa, il castoreo.
I castori sono animali sociali: formano colonie composte da diverse famiglie. Possono costruire tre tipi di tana:
Abile nuotatore, è più impacciato sulla terraferma e fatica a trasportare rami e tronchi. Per questo motivo scava dei canali che uniscono le zone dove abbatte gli alberi con la parte acquatica della zona in cui vive. Questi canali possono essere lunghi anche centinaia di metri e in essi fa galleggiare il legname.
Ma il meglio di sé il castoro lo dà quando costruisce le dighe. Praticamente servono per aumentare l’area intorno alle tane e rendere più profonda l’acqua. Le dighe sono costruite con rami, tronchi, pietre e fango. Il castoro passa il suo tempo a riparare e ingrandire le dighe.
Oltre alla diga principale, spesso i castori ne costruiscono una più piccola a valle in modo da far rifluire l’acqua verso la diga principale e riducendone così la pressione a monte.
Cosa mangia il castoro? La sua dieta si compone di tanti vegetali diversi, fra cui spicca la vegetazione acquatica. Tuttavia spesso mangia rametti e cortecce di pioppi, betulle, salici, ontani e aceri. Tende a mangiare l’interno verde dell’albero, usando la corteccia esterna per costruire le dighe.
Può anche mangiare ninfee, alghe, radici, mele e frutta varia.
Se la trova, può anche nutrirsi di verdura.
Ecco alcune piccole curiosità sul castoro:
Il castoro non è un animale domestico, bensì un animale selvatico. Anche se ogni tanto si sentono storie di castori magari orfani cresciuti da qualche umano, ecco che servono specifiche autorizzazioni per farlo. Se proprio vuoi un roditore domestico, ce ne sono altri la cui detenzione è legale, fra cui il porcellino d’India e il cincillà.