Gli alberi da ombra sono ideali per trovare il giusto refrigerio, soprattutto in estate. Alcuni sono a crescita rapida, altri invece promettono oltre all’ombra anche dei deliziosi frutti.
Cosa fare se la pianta appare secca, nei fiori e nelle foglie, o se invece sembra appassita? Non tutto è perduto, si può quasi sempre correre ai ripari. Sono tanti, infatti, i rimedi che possiamo mettere in atto. Così come sono tanti i consigli da seguire se una pianta secca è morta o ci sembra morta, o per recuperare quando ormai il danno a piante e alberi sembra irreparabile.
La coltivazione delle cime di rapa va fatta seguendo alcune regole auree che tutelino la salute della pianta. Di certo va garantita una corretta esposizione solare, ma non sono ammessi errori per i ristagni idrici. Per quanto concerne il raccolto, se abbiamo trattato con le dovute cure questa brassicacea, lo potremo effettuare all’incirca dopo due mesi dal momento della semina.
Le cime di rapa sono una brassicacea coltivata per le sue foglie e le sue infiorescenze per fini culinari. Si possono acquistare in ogni regione, al giorno d’oggi, ma solo dagli ortofrutta più forniti. Se vogliamo cimentarci nella coltivazione, le possiamo anche curare in orto domestico, a patto di rispettare alcune necessità della pianta che teme il freddo e anche i ristagni idrici.
La menta è una pianta dalle innumerevoli proprietà benefiche per la salute e il benessere. Questa erba aromatica può essere un prezioso alleato nella routine quotidiana e nell’affrontare disturbi comuni in modo naturale: può essere utilizzata ad esempio come rimedio naturale per migliorare la digestione, per alleviare disturbi respiratori, per prendersi cura della pelle e dei capelli e ridurre lo stress.
Se parliamo di sinningia, il riferimento è ad un genere di piante belle e forti, dalle foglie vellutate. Si possono trovare in commercio anche col nome di glossinie e il molti le associano alle violette africane. Il fogliame in effetti si assomiglia, ma anche le caratteristiche per la cura e manutenzione non sono troppo diverse, a partire dal pH del terreno che deve essere acido.
Le rose sono dei fiori che appassionano da sempre l’uomo, per la loro eleganza e i loro bellissimi petali. Ma qual è la varietà più rara al mondo? A influire sulla rarità di una specie di rosa contribuiscono sia il colore che gli anni impiegati per ottenere una nuova varietà: tra le più rare e richieste vi sono le Juliet Rose di David Austin, degli splendidi fiori dalla caratteristica gradazione pesca.
Il magnesio è un minerale utile al corpo umano ma anche alla fotosintesi clorofilliana delle nostre piante. Lo si adopera spesso nel giardinaggio e aiuta gli arbusti a stare in salute, oltre che le foglie a colorarsi di verde. Il primo sintomo di una carenza di questo elemento nel terreno è che le varietà coltivate iniziano a mostrare un fogliame meno vivido, o addirittura ingiallirsi.
Il rosmarino è un’erba aromatica di origine mediterranea, che si usa in cucina, ma anche in medicina naturale. Il momento più adatto per la potatura è in primavera, ma è importante fare attenzione al clima e alle gelate notturne. La pianta va potata in modo regolare per mantenere la forma e stimolare la crescita, ma va anche tutelata da eventuali tagli troppo decisi e profondi.
Se vogliamo un piccolo spazio di bosco in casa, le piante verdi da appartamento sono la scelta ideale. Ci sono esemplari che non hanno bisogno di grandi cure, ma che possono colorare gli angoli cupi dei nostri appartamenti cittadini. In questo modo, ci possiamo godere attimi di relax domestici come fossimo in un bellissimo giardino, con un verde fresco e tropicale da cartolina.
Di erba miseria, altro nome della Tradescantia, non esiste una sola tipologia ma almeno 60 specie diverse. Ci potrà essere capitato di vedere la varietà pallida, che vanta fogliame viola, o quella zebrina, che ha invece le foglie striate. I fiori di questo arbusto da appartamento sono invece rosa e piccoli e questa pianta, visto il portamento ricadente, è coltivata in vasi appesi.
Che la si chiami Pan di serpe o gigaro chiaro, la calla selvatica riscuote sempre un certo successo. Il suo nome però ci fa domandare quali presunti legami questa pianta abbia con i serpenti, ma non esiste una sola spiegazione. Di sicuro coltivare questo arbusto dà grandi soddisfazioni a livello estetico, visto che ha un fogliame verde frondoso e una bellissima fioritura.
Il nasturzio sviluppa fiori bellissimi a forma di imbuto che necessitano di 3-5 ore di luce solare diretta. La pianta tende quindi a seguire la luce, trascinandosi su tralicci, pali, muri e pergole, così da assicurarsi una corretta irradiazione. Le recinzioni di nasturzio rampicante sono una scelta estetica che non delude, la pianta ha inoltre poche necessità per crescere forte e sana.
Il sambuco è un albero vigoroso con grandi capolini bianchi che fioriscono in estate, seguiti da piccole bacche nere. Ci sono diverse cultivar di questa pianta e tutte hanno bisogno di cure regolari per crescere forti. Ma occhio a non confondere questo arbusto con la Sambuchella, che ha fusto e bacche diverse, un esemplare velenoso che ha effetti dannosi in caso di ingestione.
I piatti gourmet dei grandi chef spesso hanno un ingrediente speciale che insaporisce e decora: i fiori eduli. Si tratta di elementi commestibili a cui forse non siamo abituati a pensare come ad ingredienti da cucina, ma che invece donano colori e gusti. In questo articolo vedremo quali sono i più comuni e apprezzati, ma anche come adoperarli nelle ricette di casa dolci e salate.
Il tiglio è una pianta che già nell’antico Egitto aveva un posto speciale nei giardini a fini medicinali. Le proprietà dei fiori, come anche delle sue foglie e della corteccia, sono molte, tra cui quelle sedative e antinfluenzali. In Germania e in Svizzera, le tisane a base di fiori di tiglio sono da sempre adoperate per stimolare la sudorazione e abbassare la febbre, anche nei bambini.
Il mal bianco rappresenta uno degli ospiti sgraditi, e purtroppo frequenti, della coltivazione dell’orto oppure in vaso. Si manifesta con una patina simile alla farina, ricoprendone le foglie e impedendone le normali funzioni, come ad esempio la fotosintesi clorofilliana. Ma quali sono i metodi naturali più efficaci per sbarazzarsene? Dall’olio di neem al sapone morbido potassico, ecco quali provare.
Come coltivare i cetrioli in vaso? Per ottenere un buon raccolto bisogna partire dalle basi, e cioè dalla scelta del vaso e del terriccio migliore per questa pianta. Il cetriolo può essere coltivato in balcone o in terrazzo con ottimi risultati, purché si rispettino le esigenze essenziali di questa pianta.
Sapevi che la pietra pomice non serve solo per togliere i calli, ma anche per coltivare piante in salute e rigogliose? Questo materiale, spesso associato alla cura della pelle, rappresenta un ottimo alleato per gli amanti del giardinaggio. Ma esattamente a cosa serve la pietra pomice per le piante? Grazie a questo prodotto naturale ed ecologico, puoi creare uno strato drenante ed evitare il marciume radicale, puoi alleggerire un terreno troppo compatto e migliorare la salute delle tue piante.
Il finto gelsomino è una pianta rampicante perfetta per abbellire giardini e terrazzi. Ma come coltivarlo in balcone? Dalla posizione ideale alla frequenza delle irrigazioni, fino alla scelta del vaso e del concime più adatto, abbiamo alcuni consigli utili da conoscere per coltivare il gelsomino stellato con successo, e creare un balcone fiorito e super profumato!