La carruba è un frutto certamente meno famoso rispetto alle classiche mele e fragole, ma in realtà merita un posto di tutto rispetto sulla nostra tavola. Quel baccello lungo e legnoso, che puoi trovare nei negozi di frutta e verdura, proviene dalla “Ceratonia siliqua“, la cosiddetta “pianta della Carruba”, o carrubo. Un albero che fa parte della famiglia delle Leguminosae, proprio come i ceci, le lenticchie e i fagioli.
Il carrubo proviene dalla Siria e dalla Palestina, ma oggi è ampiamente diffuso in tutta l’area del Mediterraneo.
In Sicilia, ad esempio, puoi trovare alberi di carrubo agghindati con i loro grandi frutti marroni e commestibili, le cosiddette “silique”. Ma come si mangiano questi frutti? E soprattutto, in che modo possono supportare la nostra salute?
Preparati a scoprire tutte le curiosità sulle carrube, dalle proprietà nutritive alle controindicazioni, vediamo i tanti modi per mangiarle e alcune ricette con le carrube da provare.
Prima di esplorare tutte le curiosità sulle carrube, diamo uno sguardo da vicino alla pianta. Il carrubo, o carrubbio, è un albero sempreverde che fa parte della famiglia delle Leguminosae (genere Ceratonia). La pianta può raggiungere un’altezza di circa 10 metri e si addobba di strani frutti a forma di baccello di grandi dimensioni.
Le carrube, con il loro caratteristico colore marrone scuro e l’aspetto “legnoso”, possono raggiungere una lunghezza di circa 20 centimetri.
Al loro interno si trovano dei semi molto duri e una polpa morbida e dolce. La buccia della carruba è molto dura e spessa e, come tutte le altre parti del frutto, è anch’essa commestibile e dal sapore delizioso. Tornando ai semi della carruba, devi sapere che queste piccole pepite scure vengono usate per preparare la farina di carrube, un ingrediente che si trova in numerose preparazioni.
I semi scuri e duri sono molto omogenei per peso e forma, sono noti con il nome di “carati”, in quanto in passato venivano utilizzati come unità di misura dell’oro. Sebbene ad oggi sia maggiormente nota la polvere di carruba, per le sue proprietà addensanti e benefiche per la salute, in realtà anche la polpa del frutto e le foglie del carrubo trovano ampio spazio sia nelle cucine che nel campo delle cure naturali.
E a questo proposito, vediamo quali sono le proprietà benefiche e nutrizionali di questo antico e apprezzato frutto.
Che vitamina ha la carruba? E quante calorie apporta alla dieta? Dal punto di vista nutrizionale, questo frutto si rivela molto interessante.
100 grammi di carrube apportano circa 200 calorie (considerando, naturalmente, la parte edibile). Il frutto contiene inoltre carboidrati (91%), proteine (6%), fibre e lipidi (3%), ed è una validissima fonte di vitamine e minerali.
Troviamo infatti vitamine del gruppo B, vitamina E, vitamina C e vitamina A. Per quanto riguarda i sali minerali, si evidenzia la presenza di:
Visto il ricco profilo nutrizionale di questo frutto, non sorprende che la carruba sia consigliata come rimedio naturale per numerose condizioni e malanni, in generale per il miglioramento della nostra salute a 360 gradi.
A cosa fanno bene le carrube? Oltre ad essere molto apprezzata in cucina, dove si rivela un’alleata immancabile per tante ricette, la carruba può anche supportare e migliorare la nostra salute.
In commercio, non a caso, puoi trovare diversi rimedi curativi a base di carruba, a cominciare dai prodotti per curare la diarrea e i disturbi allo stomaco.
In effetti, il frutto è noto soprattutto per la sua capacità di ridurre i disturbi gastrointestinali, ma non solo. Vediamo una lista dei possibili effetti benefici della carruba per la nostra salute.
Ricco di vitamina C, il frutto supporta la salute della gola e protegge anche le corde vocali. Un decotto di carrube esercita proprietà benefiche contro i malanni di stagione, per cui sarà ottimo per combattere il raffreddore in modo naturale.
La carruba è collegata a un minore rischio di osteoporosi. Grazie alla ricca presenza di calcio, le carrube possono anche proteggere la salute delle nostre ossa.
Il frutto è in grado di alleviare i problemi gastrointestinali, a cominciare dalla diarrea, di cui riduce durata e intensità. Se assunta in abbinamento con lo zenzero, la carruba potrebbe anche alleviare alcuni sintomi del Colon irritabile.
La polpa di carruba, così come i prodotti a base di carrube che puoi acquistare in erboristeria e in farmacia, potrebbero aiutare a ridurre i livelli del colesterolo totale e del colesterolo LDL, il cosiddetto colesterolo “cattivo”.
Sembra che la carruba sia in grado di favorire il senso di sazietà. Merito della presenza di fibre, che ci aiutano a mangiare meno e in modo più bilanciato.
Uno studio ha rilevato che l’integrazione di carruba, abbinata a un regolare allenamento, può risultare utile nel migliorare le capacità aerobiche degli atleti e favorire un efficace dimagrimento.
Secondo alcuni studi, l’assunzione di un decotto di carruba o del frutto intero potrebbe aiutare a migliorare la glicemia nelle persone a rischio di diabete.
Sebbene abbia un sapore molto dolce e zuccherino, la carruba ha un indice glicemico molto basso (15), per cui può essere consumata dalle persone con diabete.
Come sempre, ti consigliamo di chiedere comunque un parere al tuo medico curante.
La carruba è un frutto incredibilmente versatile in cucina. Puoi consumarlo al naturale e fra poco ti spiegheremo come si mangia la carruba, oppure sotto forma di decotto.
Immancabile in cucina è anche la farina ricavata dalle carrube, che viene impiegata nella preparazione di dolci, creme spalmabili, budini, pancakes, muffin e buonissime torte.
La farina di carruba, con le sue proprietà addensanti e il suo sapore caratteristico, si rivela ottima per la preparazione di tante golosità culinarie.
La polvere di carruba ottenuta dai semi del frutto è inoltre un’ottima alternativa al cioccolato, in quanto ne imita il sapore, senza però contenere teobromina, per cui è davvero adatta a tutti.
Con la carruba è possibile preparare anche un ottimo liquore e tante altre prelibatezze.
È difficile definire l’esatto sapore della carruba usando solo le parole. Secondo alcuni, il gusto è simile a quello del cioccolato, secondo altri ricorda quello dei fichi secchi. Il sapore è al tempo stesso dolce ma leggermente acidulo.
Se dovessimo riassumerlo in una parola, potremmo dire che è gusto “stuzzicante”. Dopo che l’avrai assaggiata, capirai perché una carruba tira l’altra.
Non esiste una quantità ben definita di carrube da poter consumare in un giorno. Come sempre, anche in questo caso bisogna usare il buonsenso ed evitare un consumo eccessivo.
Per ulteriori chiarimenti, consigliamo di chiedere consiglio al proprio medico o nutrizionista.
Cosa si può fare con la carruba? Il bello di questo frutto è che puoi mangiarlo così com’è, ma puoi anche usarlo per preparare tante ricette.
Il frutto è infatti commestibile da cima a fondo, buccia compresa. La parte esterna potrebbe risultare duretta da sgranocchiare, ma il sapore è veramente ottimo. Puoi consumare il baccello fresco, oppure puoi cucinarlo al forno. Solo fa attenzione a non masticare i semi della carruba, che sono davvero duri.
Se hai voglia di preparare qualcosa di buono, potresti usare le carrube per cucinare un sano spuntino o un ottimo liquore digestivo.
Diamo un’occhiata a due idee per usare le carrube in cucina.
La prima ricetta è veloce e semplicissima. Si tratta di uno spuntino pomeridiano nutriente e dal sapore unico. Vediamo come preparare le carrube tostate al forno.
Per preparare questa ricetta ti basterà disporre le carrube in una teglia foderata con carta da forno. Inforna il tutto per circa 15 minuti a 120 gradi, estrai la teglia dal forno e lascia raffreddare.
È ora di gustare il tuo snack.
Per i buongustai amanti dei digestivi, ecco un’altra idea per usare questi baccelli in cucina. Prepariamo questa volta un liquore alla carruba, un digestivo ottimo da accompagnare a un dessert o da consumare a fine pasto.
Sebbene siano rare, possono verificarsi delle reazioni allergiche alla carruba nelle persone predisposte. Il frutto è considerato sicuro per la salute, ma non dovrebbe essere assunto insieme a statine e farmaci per abbassare il colesterolo, in quanto potrebbe aumentarne l’effetto.
In presenza di patologie come diabete, disturbi alla tiroide o altre condizioni, è sempre bene chiedere consiglio al medico prima di assumere le carrube sotto forma di rimedio curativo.
Fonti