Car sharing: da fusione tra car2go e DriveNow nasce Share Now
Dalla fusione di car2go e DriveNow nasce Share Now, un servizio di car sharing che si pone come leader del settore a livello mondiale.
Fonte immagine: Share Now
Il mondo del car sharing vede l’esordio di Share Now, un nuovo operatore nato dalla fusione dei servizi car2go, facente capo a Mercedes, e DriveNow, il noleggio condiviso erogato da Bmw e Sixt.
Share Now eredita la quota di mercato dei due precedenti operatori diventando il leader del settore a livello globale, grazie a una flotta di 20.000 veicoli a marchio Mercedes, Smart, Bmw e Mini disponibili per oltre 4 milioni di clienti attivi in 30 città d’Europa e Nord America. A capo di Share Now c’è Olivier Reppert, già amministratore delegato di car2go, che ha presentato al pubblico il nuovo operatore dichiarando:
La vision di Share Now è chiara: sviluppare una mobilità sostenibile per e con le città, riducendo traffico ed emissioni. Il nostro servizio di car sharing migliora la qualità della vita nelle città, proprio perché offre un’alternativa economicamente efficiente e flessibile al possesso dell’auto. Siamo solo all’inizio.
Grazie all’unione delle esperienze e delle risorse dei due potenti servizi di car sharing originari, con Share Now saremo in grado di sviluppare maggiormente la nostra crescita, convincendo sempre più persone ad adottare la nostra soluzione flessibile per muoversi nelle città.
Tra gli effetti della fusione c’è la possibilità di visualizzare sull’app di car2go anche i veicoli della flotta di DriveNow, mentre dall’app di quest’ultima si può accedere alle vetture di car2go. Chi è già registrato solo a uno dei due servizi può registrarsi gratuitamente all’altro servizio non ancora attivato, anche se nel lungo periodo è prevista una completa integrazione delle piattaforme.
Per quanto riguarda Share Now, va sottolineato infine come una parte centrale della strategia presente e futura sia rivestita dalla propulsione elettrica. A tal proposito si segnala una copertura completamente a zero emissioni di 4 città per un parco veicoli senza motore termico che raggiunge le 3.200 unità e che ha consentito finora di percorrere senza inquinare circa 120 milioni di chilometri.