Cannabis per uso terapeutico, via libera dalla Regione Sicilia
La Regione Sicilia approva l'utilizzo di cannabis come trattamento terapeutico su proposta dell'assessore alla Salute Lucia Borsellino.
La Regione Sicilia autorizza l’impiego di cannabis per uso terapeutico. La Giunta Crocetta ha approvato la proposta avanzata dall’assessore alla Salute Lucia Borsellino e dato mandato alla stessa di predisporre i necessari provvedimenti per l’applicazione della delibera.
L’utilizzo della cannabis dovrà essere indicato da medici specialisti presenti all’interno delle strutture sanitarie pubbliche e private, mentre il percorso terapeutico potrà essere seguito dal paziente anche a domicilio. Come indicato nella nota diffusa dalla Regione Sicilia:
La giunta ha approvato una delibera con la quale dà mandato all’assessore alla Salute perché provveda a predisporre i provvedimenti necessari ad assicurare la possibilità dell’uso terapeutico dei cannabinoidi nelle strutture sanitarie accreditate, pubbliche e private.
Il provvedimento nasce sulla base delle modifiche legislative italiane in merito all’uso della cannabis ma anche da più sentenze che hanno riconosciuto a diversi malati, in particolare ai malati affetti da sclerosi multipla, la copertura terapeutica con tale sostanza.
Un esempio che segue i provvedimenti già messi in cantiere da altre Regioni come Venento, Toscana, Marche, Provincia Autonoma di Bolzano, Liguria, ma soprattutto Puglia, dove già lo scorso 30 gennaio è arrivato il via libera dalla Giunta regionale all’impiego per fini terapeutici della cannabis all’interno di strutture ospedaliere, pubbliche e private, come anche a domicilio.
A spingere l’amministrazione pugliese verso l’autorizzazione all’utilizzo medico dei cannabinoidi le possibilità terapeutiche offerte nel trattamento delle manifestazioni dolorose provocate dalla SLA, verso le quali la cannabis si mostrebbe molto efficace. Nel resto d’Europa l’impiego si estende inoltre a patologie come la nausea da chemioterapia, il dolore cronico, l’epilessia, il morbo di Parkinson, le malattie infiammatorie croniche intestinali e per le sindromi da astinenza e ansioso-depressive.
Di pochi giorni fa (21 marzo 2014) è invece la notizia relativa alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto del Ministero della Salute che prevede il ritorno della marijuana tra le droghe “leggere”, non più equiparata quindi a prodotti come l’eroina, la cocaina e le anfetamine.