Greenstyle Cani Lagotto Romagnolo

Lagotto Romagnolo

Il Lagotto romagnolo è l'unica razza registrata per tartufi, ma è anche adatto come cane da compagnia: ecco carattere, mantello e prezzo di un cucciolo.

Lagotto Romagnolo

Fra le razze canine italiane, annoveriamo anche il Lagotto romagnolo. È una razza di media taglia, nata come cane d’acqua, diventata una razza da tartufo, ma utilizzata spesso anche per compagnia. Il Lagotto è un cane brioso e vivace, adatto anche ai neofiti a patto di fargli fare sufficiente attività fisica.

Ma quanto costa un cucciolo di Lagotto? Quanto pesa? E in quali colori del mantello è disponibile?

Storia e origini

Lagotto romagnolo
Fonte: Pixabay

Il Lagotto romagnolo nasce come cane da riporto in acqua. È una razza abbastanza antica, sue testimonianze se ne trovano sin dal 1800 nelle valli di Comacchio e nelle zone paludose della Romagna, soprattutto intorno a Ravenna. Quando le paludi vennero bonificate, ecco che il Lagotto dovette trovarsi una nuova occupazione. Diventò così un cane da tartufo, anzi: è l’unica razza a livello mondiale che ha questa attitudine (se ci fate caso tutte le altre razze usate da tartufi in realtà come attitudine sono cani da caccia).

Nel corso della sua storia la razza venne incrociata anche con altri cani, ma fu solamente negli anni Settanta che si ricominciò a fare una selezione seria per tornare alle origini. Il primo Club italiano risale al 1988.

Aspetto e colore del mantello del Lagotto romagnolo

Lagotto
Fonte: Pixabay

Il Lagotto è la razza n. 298 della FCI, facente parte del Gruppo 8 – Cane da riporto, da cerca, da acqua, Sezione 3 – Cane d’acqua (prova di lavoro facoltativa). Originario dell’Italia, viene utilizzato come cane da tartufo ufficialmente. Tuttavia non è raro vederlo impegnato anche come cane da compagnia. È un cane tanto alto quanto lungo, di taglia media.

Standard di razza del Lagotto romagnolo

Questo è lo standard di razza ENCI del Lagotto romagnolo:

  • Testa: abbastanza ampia, cranio largo, stop non troppo pronunciato. Il tartufo è grande con narici aperte e colore dal marrone chiaro al marrone scuro, in tinta col colore del mantello. Il muso ha una forma leggermente a cuneo con canna nasale rettilinea. Le labbra sono ricoperte da baffi lunghi e ispidi, con bordi marrone chiaro o marrone scuro. Le mascelle hanno una chiusura a forbice o a tenaglia. È anche accettato un lieve prognatismo inferiore. Gli occhi sono grandi, arrotondati, di color dall’ocra al marrone scuro, passando per il nocciola e in tinta col mantello. Anche i bordi palpebrali vanno dal marrone chiaro al marrone scuro. Le ciglia sono molto sviluppate. Le orecchie sono triangolari con punte arrotondate, a base ampia. A riposo sono pendenti, mentre in attenzione si alzano un po’
  • Collo: forte e muscoloso, senza giogaia
  • Corpo: tronco compatto e forte, linea superiore dritta, garrese più alto della groppa, dorso muscoloso e rettilineo, groppa ampia, lunga e muscolosa, torace ben sviluppato
  • Coda: sottile verso l’estremità, ricoperta di pelo lanoso e ispido. A riposo è portata a scimitarra, si alza in attenzione. Quando lavora, può essere portata sul dorso, ma non deve mai essere arrotolata
  • Arti: anteriori verticali, scapole lunghe e muscolose, braccio muscoloso dall’ossatura sottile, avambraccio verticale e lungo, carpo fine e robusto, metacarpo spesso, piedi lievemente arrotondati con dita arcuate e chiuse, unghie forti e ricurve, presenza di membrane interdigitali. Arti posteriori potenti, verticali, coscia lunga con muscolatura ben definita, gamba leggermente più lunga della coscia, garretto ampio, metatarso sottile e perpendicolare, assenza di speroni, piedi più ovali con dita meno arcuate
  • Andatura: passo regolare, trotto vivace ed energico, galoppo per brevi tratti

Colore del mantello del Lagotto

Il pelo è lanoso, semiruvido, ma non deve mai formare cordature: devono essere presenti riccioli stretti a forma di anello con evidente sottopelo. I riccioli devono essere presenti su tutto il corpo e coda, tranne che sulla testa. Qui, infatti, i riccioli sono più lassi e formano sopracciglia, baffi e barba abbondanti. Anche sulle orecchie il pelo è ondulato. Sia il mantello esterno che il sottopelo sono impermeabili.

Se il pelo non viene tagliato, si infeltrisce, una volta all’anno deve essere rasato del tutto, mentre il pelo infeltrito va rimosso.

Il taglio del pelo non deve essere più lungo di 4 cm. Mai spazzolare o modellare il mantello come si fa nei Barboncini (i meno avvezzi al mondo della cinofilia spesso da cuccioli confondono i Lagotti con i Barboncini) o nei Bichon Frisè. Inoltre mai tagliarlo troppo raso in modo tale da impedire la formazione del ricciolo.

Come colori del mantello sono ammessi:

  • bianco monocolore sporco
  • bianco con macchie marroni o arancio
  • roano arancione
  • roano marrone
  • marrone monocolore (di diverse tonalità), con o senza bianco
  • arancio con o senza bianco

Alcuni soggetti presentano una maschera da marrone a marrone scuro, mentre sono concesse le focature.

Taglia: altezza e peso

Come dimensioni, l’altezza al garrese deve essere:

  • maschi: 43-48 cm (ideale 46 cm, concesso 1 cm di tolleranza)
  • femmine: 41-46 cm (ideale 43cm, concesso 1 cm di tolleranza)

Come peso, invece, abbiamo

  • maschi: 13-16 kg
  • femmine: 11-14 kg

Difetti

Qualsiasi deviazione dallo standard viene considerata un difetto. Fra i difetti da squalifica abbiamo:

  • cani aggressivi o troppo timidi
  • qualsiasi evidente anomalia fisica o comportamentale
  • soggetti non tipici
  • assi cranio/muso convergenti
  • depigmentazione parziale o totale
  • canna nasale concava
  • enognatismo o prognatismo eccessivo
  • strabismo
  • coda portata sul dorso
  • anurismo, coda corta congenita o coda tagliata
  • pelo non arricciato o troppo corto
  • cordature nel pelo
  • toelettatura eccessiva
  • colore nero, macchie nere o pigmentazioni nere
  • cane fuori taglia

Carattere del Lagotto romagnolo

Lagotto mangia
Fonte: Pixabay

Lo standard di razza definisce il carattere del Lagotto come docile (breve nota di testo: beh, tranne quando devi pulirgli le orecchie, lì manifesta una certa vena di cocciutaggine), attento e affettuoso. Si attacca tantissimo al suo padrone, è intelligente e facilmente addestrabile (occhio che vuol dire che impara velocemente sia le cose positive che quelle negative).

Oltre ad avere un fiuto notevole, ha anche una certa attitudine alla guardia. Si dimostra anche un ottimo cane da compagnia. L’espressione è sempre vigile e attenta. Con gli estranei inizialmente potrebbe dimostrarsi un po’ diffidente, ma basta poco per conquistarlo. Adora usare il suo fiuto per cercare i tartufi, ma è possibile insegnargli anche altro, nel corso della selezione l’istinto venatorio è stato praticamente eliminato.

Ricordati che è un cane che è stato selezionato per lavorare: va bene tenerlo come cane da compagnia e da coccola, ma ha bisogno di qualcosa da fare durante il giorno se no si annoia. La maggior parte dei soggetti va d’accordo con gli altri cani, soprattutto se ben socializzati da cuccioli.

Si dimostra anche un abile nuotatore e abbaia pochissimo. Occhio che tende a scavare buche, quindi fai attenzione se hai un giardino o un orto a cui tieni particolarmente.

A chi è adatto?

Il Lagotto è adatto anche ai proprietari neofiti: è un cane intelligente e facilmente addestrabile. Forse non adatto ai proprietari più pigri: ha bisogno di fare parecchia attività fisica durante il giorno, quindi se cerchi un cane da divano, meglio optare per un’altra razza.

Ideale anche per le famiglie con bambini e se già presenti altri cani. Può diventare anche un cane adatto per fare agility o per fare attività fisica insieme al suo umano. Visto il suo fiuto si potrebbe pensare anche all’ipotesi di farlo diventare un cane da ricerca.

Alimentazione, salute e malattie

L’alimentazione del Lagotto romagnolo non richiede particolari attenzioni. Sia che tu decida di optare per un’alimentazione casalinga, sia per una commerciale (crocchette o scatolette), attieniti alle indicazioni del tuo veterinario o del veterinario nutrizionista, scegliendo cibi e materie prime di qualità.

Il mantello del Lagotto non richiede particolari cure, se non l’accortezza di togliere dal pelo foglie e rametti che possono rimanere impigliati nei riccioli. Particolare cura, invece, dovrai prestare alle orecchie. Sono cani che spesso soffrono di otite anche perché hanno parecchi peli che crescono all’interno delle orecchie, intrappolando il cerume e favorendo così le infezioni batteriche e micotiche, con particolare riferimento alla Malassezia.

Malattie

Oltre alle classiche malattie che tutti i cani possono sviluppare indipendentemente dalla razza e dalla taglia, nel Lagotto sono segnalate con particolare frequenza queste patologie:

  • LSD, malattia da accumulo lisosomiale del Lagotto romagnolo
  • displasia dell’anca
  • displasia del gomito
  • ipotiroidismo
  • epilessia
  • microftalmia
  • cataratta
  • atrofia della retina
  • entropion
  • persistenza della membrana pupullare
  • glaucoma
  • otite

Dove trovare un Lagotto?

Puoi trovare un cucciolo di Lagotto in vendita presso allevamenti professionali, allevamenti amatoriali o anche privati che fanno cucciolate. È una razza molto diffusa, non farai fatica a trovare degli allevamenti.

In alternativa puoi rivolgerti ai canili, ai rifugi o alle Rescue che si occupano del recupero di specifiche razze di cani. Nel caso, invece, avessi deciso di rispondere ad un annuncio online, accertati di affidarti solamente a siti sicuri.

Ricorda poi che l’unico modo per riconoscere un Lagotto romagnolo ed essere sicuro che il cane che ti sta per essere venduto appartenga a quella razza, è avere il Pedigree. Per la legge italiana non possono essere venduti come cani di razza cani senza Pedigree. Cani senza Pedigree possono sì essere venduti, ma solo come cani che fenotipicamente assomigliano a quella razza, ma che non possono essere definiti di razza in quanto sprovvisti di Pedigree.

Quanto costa un cucciolo di Lagotto romagnolo?

Lagotto cucciolo
Fonte: Pixabay

Il costo di un cucciolo di Lagotto romagnolo varia dai 700 ai 1.500 euro. Tuttavia il prezzo potrebbe variare anche a seconda della genealogia e delle linee di sangue.

Ricordati sempre che per la legge italiana non è possibile vendere, cedere o regalare cani sprovvisti di microchip. Il microchip deve essere intestato al proprietario della fattrice che poi provvede a fare il passaggio di proprietà a nome del nuovo proprietario.

Curiosità

Ecco alcune piccole curiosità sul Lagotto:

  • Prima di tutto, il Lagotto non è un incrocio: è una razza specifica. Che poi al mondo esistano tanti meticci che assomigliano al Lagotto, è un altro conto
  • Il Lagotto non è neanche una variante del Barboncino: sono razze proprio diverse
  • Non si sa esattamente da dove derivi il nome Lagotto romagnolo. Per la seconda parte, è facile: le sue origini derivano dalle zone paludose della Romagna dove veniva usato come cane da riporto d’acqua. È il termine “Lagotto” quello più incerto. Secondo alcuni deriva dal dialetto romagnolo “Can Lagot” che vuol dire “cane d’acqua”. Secondo altri, invece, deriva dal nome degli abitanti di Lagosanto, cittadina delle valli di Comacchio: gli abitanti di Lagosanto sono detti “lagotti”
  • La durata di vita media di un Lagotto romagnolo è di 15-17 anni
  • È l’unica razza registrata per l’attitudine alla ricerca dei tartufi

Perché prendere un Lagotto romagnolo?

Se vuoi un cane di media taglia divertente, allegro, socievole, che abbaia poco, ecco che il Lagotto romagnolo fa per te. Anche se non lo addestri specificatamente alla ricerca dei tartufi, è un ottimo compagno di vita a patto di fargli fare ogni giorno sufficiente attività fisica e tenerlo impegnato quotidianamente con qualcosa da fare. Puoi anche insegnargli a fare giochi di ricerca visto il fiuto spettacolare. Ma preparati a dovergli pulire le orecchie vita natural durante.

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