Greenstyle Ambiente Animali Cani: il sorriso del proprietario stimola il loro cervello

Cani: il sorriso del proprietario stimola il loro cervello

Il sorriso del proprietario stimola il cervello dei cani: è quanto dimostra un nuovo studio condotto tramite risonanza magnetica sui Border Collie.

Cani: il sorriso del proprietario stimola il loro cervello

I cani sono degli animali davvero esperti nel decodificare le emozioni umane: diversi studi, condotti nel corso degli ultimi decenni, hanno infatti confermato come il quadrupede sia in grado di recepire perfettamente l’umore del proprietario, in particolare decodificandone le espressioni facciali. Di recente, si è scoperto come gli esemplari siano fortemente attratti dal sorriso umano e, grazie a una nuova ricerca, è emerso come questa espressione sia in grado di attivare aree specifiche del cervello canino.

Lo studio, intitolato “Decoding Human Emotional Faces in the Dog’s Brain” e pubblicato da bioRxiv, ha coinvolto otto cani addestrati appartenenti alla razza del Border Collie. I cani sono stati sottoposti a uno specifico training affinché potessero familiare con una macchina per la risonanza magnetica, rimanendo in posizione nell’area di scansione dell’apparecchio, il tutto ovviamente in un ambiente confortevole e tutt’altro che stressante per l’animale.

In un primo esperimento, i ricercatori hanno mostrato delle immagini agli animali, mostrando loro espressioni felici o neutrali. Per aiutare i quadrupedi, le fotografie hanno rispettato il genere dei proprietari, poiché precedenti ricerche hanno dimostrato delle performance più basse per i cani quando devono interagire con un individuo del sesso opposto rispetto a quello del proprietario. È quindi emerso come il sorriso generi un precisa risposta nel lobo temporale del cane, una sorta di tratto distinguibile da tutte le altre attività cerebrali.

In un secondo esperimento, invece, sono state allargate le emozioni mostrate agli animali, includendo rabbia, paura e tristezza. Il tratto distintivo del sorriso è rimasto invariato, tanto che la scansione tramite risonanza magnetica ha permesso di distinguerlo perfettamente da qualsiasi altro tipo di emozione. Non è però tutto, poiché una simile evidenza è presente anche nel cervello umano, un fatto che avvicina ulteriormente le due specie. Si ipotizza che, dato l’addomesticamento prolungato per diversi secoli, cani e umani abbiano sviluppato in sincrono le loro capacità cerebrali.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare