Cani e mare: 5 cose da non fare
Cani e mare, un binomio interessante se l'animale può muoversi agevolmente senza pericoli: ecco 5 cose da non fare in acqua con il quadrupede.
Cani e acqua: un connubio interessante e anche divertente, che però potrebbe celare pericoli e problematiche da non sottovalutare. Per questo, se piace l’idea del quadrupede in spiaggia, è importante che l’interazione con l’acqua avvenga in modo positivo e salutare. Il proprietario deve monitorarne i movimenti impedendo che l’animale finisca in qualche situazione di pericolo, perché fare il bagno è una scelta rilassante solo se non si trasforma in una trappola. Non tutti i cani amano nuotare e non tutti sono naturalmente predisposti per il nuoto e le onde: alcuni non si sentono a loro agio con l’acqua alta e salata, per questo è importante evitargli questo genere di stress.
Nuoto
Non tutti i cani sanno o possono nuotare, molto dipende dalla loro conformazione fisica che li può predisporre o meno per l’acqua. Un esempio sono gli esemplari con zampe corte, come i Bassotti, oppure i cani definiti brachicefali, come i Carlini con una capacità respiratoria difficoltosa. Anche l’assenza di una coda può incidere sul movimento in acqua, trascinando la parte posteriore verso il fondo.
Giubbotto di salvataggio
Un giubbotto di salvataggio potrebbe rivelarsi un supporto utile, specialmente se il cane è presente sopra una nave in mare aperto, ma anche presso un fiume, o per esemplari con motilità ridotta. Questo genere di articolo è indispensabile per favorire il galleggiamento e l’individuazione dell’animale in acqua, favorendo al contempo movimento e sicurezza per gli esemplari in sovrappeso.
Monitorare il cane
Il cane andrà sempre controllato e monitorato, in particolare se in presenza di corsi d’acqua e correnti marine in grado di trasportarlo lontano. Fido non può afferrare zattere e salvagenti, per questo potrebbe trovare difficoltoso ritornare a riva. Specialmente se le acque in questione non rappresentano un luogo familiare e quindi conosciuto, nascondendo insidie come animali, serpenti, rocce appuntite, tronchi nascosti ma anche batteri che possono favorire infezioni e irritazioni.
Temperatura
La temperatura dell’acqua potrebbe incidere sul benessere del cane, sia che risulti troppo fredda o troppo calda finendo per rallentare i movimenti e stancando il quadrupede. Una condizione del genere può bloccare l’animale rendendo difficoltoso il rientro a riva, spossandolo e facendolo affondare se non monitorato. Lo stesso vale per la temperatura fuori dall’acqua: meglio evitare colpi di calore e svenimenti improvvisi, permettendo all’animale di sfruttare le ore meno torride della giornata, idratandolo se necessario.
Spossatezza
L’acqua è rinfrescante se l’altezza risulta accessibile e il cane è in grado di toccare il fondo camminando fino a riva. Ma se l’animale è lontano dalla spiaggia, e risulta a mollo per troppo tempo, potrebbe trovare qualche difficoltà nel rientro e quindi apparire troppo stanco e spossato. Senza il supporto di un giubbotto di salvataggio il cane potrebbe affondare o finire trascinato via dalla corrente, fino ad affogare.