Cani e gatti a Natale: è allarme intossicazioni
Con l'avvicinarsi delle feste di Natale, aumenta il rischio intossicazione per cani e gatti: i proprietari non conoscono i cibi dannosi per gli animali.
Le imminenti vacanze natalizie rischiano di trasformarsi in un vero e proprio incubo per tanti proprietari di cani e di gatti, ignari delle necessità dei loro amici a quattro zampe. È quanto dimostra la recente survey di un’azienda inglese specializzata in cibo per animali, che dimostra come le tavole imbandite del 25 dicembre rappresentino sempre più un rischio intossicazione per gli amici domestici.
È sempre difficile resistere allo sguardo languido del cane e del gatto, soprattutto quando si è a tavola: si cede, così, alla tentazione di consegnare all’animale del cibo che potrebbe però risultare addirittura letale. Lo confermano i dati raccolti da Forthglade, ma anche la crescita spropositata dell’attività delle cliniche veterinarie proprio al ridosso con le feste di fine anno. E fra gli esperti è vero e proprio allarme.
Dalla survey è emerso come il 71% dei proprietari inglesi sia pronto ad alimentare cane e gatto con salsa e tacchino tipica del cenone sotto l’albero, del tutto inconsapevole come questo abbinamento possa causare vomito e diarrea nei quadrupedi. Il 49% dichiara di non aver pensato adeguatamente a questa possibilità poiché l’animale “è parte della famiglia”, quindi lo si considera come un umano dal punto di vista alimentare. Questa leggerezza porta a un preoccupante 15% di cani e gatti trasportati d’urgenza in clinica veterinaria durante le vacanze.
Non è però tutto: in totale, un 56% del campione ammette di aver nutrito gli amici a quattro zampe con uvette, dolci e altre prelibatezze natalizie, tra cui il dannosissimo cioccolato. Le conseguenze potrebbero essere anche particolarmente gravi, come il blocco della funzione renale con collasso circolatorio, una condizione di estrema urgenza medica. Molto deriverebbe dalla scarsa informazione disponibile per i proprietari, per questo nel Regno Unito si sta discutendo della possibilità di avviare delle campagne pubblicitarie a tema e di accrescere il ruolo salvifico del veterinario. La prevenzione, infatti, è l’unica arma per evitare esiti anche letali.