Cani e gatti a decine nel congelatore: denunciata donna
Decine di cani e gatti rinvenuti morti in un congelatore, altri esemplari vivi in condizioni igieniche non sufficienti: è quanto accade nel bolognese.
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Decine di cani e di gatti senza vita chiusi all’interno di un congelatore. È questa la scena a cui hanno dovuto assistere le Guardie Zoofile di Oipa Bologna e la Polizia Locale di Valsamoggia, intervenendo in due abitazioni del bolognese. È quanto riporta il quotidiano Repubblica, sottolineando come altri quadrupedi siano stati rinvenuti in condizioni igieniche non consone.
La scoperta degli animali è avvenuta, così come già accennato, in due abitazioni di Bazzano e Savigno. Stando alle ricostruzioni fornite dal quotidiano, le autorità hanno rivenuto 24 animali – cani, gatti e una tartaruga – rinchiusi in condizioni igieniche critiche, scoprendo poi decine di esemplari deceduti conservati all’interno di un congelatore. La responsabile sarebbe una donna di 58 anni, che viveva con la madre molto anziana, denunciata per maltrattamento di animali.
Cani e gatti: l’intervento delle autorità
Gli agenti di Polizia e le Guardie dell’Oipa sono intervenuti in seguito alla segnalazione dei vicini di casa, preoccupati dal cattivo odore che proveniva dagli appartamenti. Poiché la proprietaria pare non fosse collaborativa, e date le condizioni igieniche degli alloggi, è stato disposto un accertamento sanitario obbligatorio.
Tutti gli animali ancora in vita sono stati sottoposti a sequestro e affidati alle cure di realtà idonee locali. Sul caso è intervenuto anche Daniele Ruscigno, sindaco di Valsamoggia:
L’Amministrazione Comunale di Valsamoggia ha stanziato con un provvedimento di urgenza la somma di 10.000 euro per fare fronte alle prime spese, su cui il Comune si rivarrà presso la proprietaria attraverso le sedi giudiziarie competenti. […] Appena sarà possibile, facciamo appello a tutti ad adoperarsi per l’affido di questi animali, che sono mediamente giovani, e speriamo nel buon cuore delle persone affinché possano prendersene cura e fare trovare loro una casa.
Fonte: Repubblica