Perché i cani possono diventare aggressivi: cause e cosa fare
Cani aggressivi? Ci sono alcune cause di aggressività nel cane insospettabili, ma molto dipende da come il cane viene educato e gestito.
Cani aggressivi: un discorso molto complesso. La maggior parte delle persone tende ad etichettare questa o quella razza come cane aggressivo, ma in realtà si tratta di considerazioni molto superficiali. Ci sono razze più aggressive di altre?
Sni, ci sono razze più reattive di altre, meno malleabili e più territoriali, ma molto dipende da come si educa e si gestisce il cane. Inoltre bisogna anche considerare che ci sono tante cause di aggressività nel cane e ciascuna va trattata a modo suo.
Il vecchio elenco delle razze di cani aggressivi
Partiamo dalla famosa Lista delle razze di cani pericolose, attualmente non più in vigore qui in Italia (quindi non cercate la Lista delle razze pericolose 2021 o 2022 perché non ci sono). Tutto inizia nel 2007 quando l’Ordinanza del 12 dicembre 2006 dal titolo “Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani”, pubblicata però sulla Gazzetta Ufficiale n. 10 del 13 gennaio 2007, definiva un elenco di razze di cani considerate pericolose per l’uomo. Queste razze erano:
- Rottweiler
- Cane da pastore di Charplanina
- Cane da pastore dell’Anatolia
- Cane da pastore dell’Asia centrale
- Cao da Serra di Estrela
- Cane da pastore del Caucaso
- Mastino napoletano
- Perro da canapo majoero
- Dogo canario
- Pit bull mastiff
- Pit bull terrier
- Rafeiro do Alentejo
- Bulldog americano
- Tosa inu
- Bull Terrier
L’ordinanza prevedeva che i proprietari di cani appartenenti a tali razze dovessero avere un patentino per poter dimostrare di saper gestire cani simili. Inoltre dovevano anche avere un’assicurazione per la responsabilità civile per eventuali danni causati da questi cani.
Tuttavia, sin dalla sua nascita, l’ordinanza suscitò non poche polemiche. L’Anmvi, l’Associazione nazionale dei medici veterinari italiani, ricordò che quanto detto dall’ordinanza in realtà valeva per qualsiasi cane in quanto non esiste nessuna prova scientifica della correlazione fra alcune razze di cani e la relativa pericolosità.
Anche l’Enci, l’Ente nazionale cinofilia italiana, si era dichiarata d’accordo con i veterinari ricordando a tutti che la potenzialità pericolosità di alcuni cani andava da ricercarsi, invece, nel rapporto fra l’uomo e il cane.
Inoltre non si capiva bene con che criterio fosse stata fatta questa lista: in essa, per esempio, figurava il Rafeiro do Alentejo, razza non presente in alcun modo in Italia.
Così nel 2009 questa ordinanza con annessa lista di cani pericolosi è stata eliminata. Al suo posto è arrivata l’ordinanza del 4 marzo 2009 che stabilisce delle norme comportamentali per tutti i proprietari di cani, indipendentemente dalla razza:
- il cane deve essere affidato solamente a persone capaci di gestirlo
- il cane deve essere sempre condotto al guinzaglio, non più lungo di 1,5 metri tranne quando si trova nelle apposite aree cani
- ogni volta che si esce di casa col cane, bisogna avere la museruola con sé. Questa va applicata in caso di rischio o su richiesta delle autorità
- le feci del cane vanno sempre raccolte
Attualmente è attiva l’Ordinanza del Ministero della Salute del 6 agosto 2013, “Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani”, che prosegue quanto detto da quella del 2009.
Per quanto riguarda corsi e patentino, purtroppo, non sono obbligatori, anche se veterinari e associazioni animaliste da tempo chiedono che tutti i proprietari di cani debbano garantire la frequentazione. Tuttavia nel 2020 la città di Milano ha deciso di stilare una sua lista di cani pericolosi:
- Bulldog americano
- Pastore Maremmano Abruzzese
- Dogo Argentino
- Rottweiler
- Bull Terrier
- Cane Lupo Cecoslovacco
- Cane Lupo Italiano
- Cane corso
- Pitbull
- Meticci delle suddette razze
I proprietari di queste razze devono ottenere un apposito patentino.
Lista delle razze di cani aggressivi negli altri paesi
Attenzione: quanto detto finora riguarda solo l’Italia. Negli altri paesi ci sono liste analoghe o divieti di ingresso per determinate razze canine.
Per esempio nel Regno Unito non possono entrare:
- Fila Brazileiro
- Pit Bull
- Tosa Inu
- Dogo Argentino
E questo non vale solo per i cani di pura razza, ma anche per i meticci che assomigliano a queste razze. Il problema è che se introduci in Gran Bretagna un cane di queste razze, il rischio concreto è il sequestro con abbattimento dell’animale.
In Danimarca non si possono portare:
- Dogo Argentino
- Pitbull Terrier
- American Staffordshire Terrier
- Tosa Inu
- Fila Brasileiro
- Kangal
- Bulldog Americano
Mentre in Germania non puoi entrare con:
- Pitbull-Terrier
- American Staffordshire Terrier
- Staffordshire Bull terrier
- Bull terrier
La Spagna, invece, vieta l’ingresso di:
- Pitbull terrier
- Staffordshire bull terrier
- Rottweiler
- American staffordshire terrier
- Fila brazileiro
- Dogo argentino
- Akita inu
- Tosa inu
Perché alcune razze erano state definite pericolose?
Ci sono alcune razze di cani che, nell’immaginario collettivo, sono considerate più aggressive di altre. Se è vero che ci sono razze di cani dall’indole più nevrile e reattiva di altre, è anche vero in Italia non abbiamo un quadro chiaro delle aggressioni canine.
Quelle che vengono denunciate sono sempre relative a aggressioni verso estranei o che avvengono fuori casa. Ma quante persone vengono morse dai cani all’interno delle proprie case? Di questi casi non si sa nulla.
Certo, quando un Rottweiler morde qualcuno al parco la notizia si diffonde rapidamente. Ma che dire di tutti quei meticci che mordono all’interno delle mura di casa? O di morsi ricevuti da persone in visita dall’adorabile Chihuahua di casa?
Inoltre bisogna anche considerare che, viceversa, qualsiasi cane può mordere, indipendentemente dalla razza. Anche razze tradizionalmente considerate come mansuete possono manifestare dei comportamenti aggressivi imprevedibili.
Lo sa bene chi si è avvicinato fiducioso a un Labrador, convinto che tutti i Labrador siano dolci e si è ritrovato con un bel morso perché quello era uno dei Labrador non esattamente socievoli.
La socievolezza e l’essere mansueto dipendono molto anche da come il cane viene socializzato e educato. Il fatto è che l’aggressività del cane dipende da combinazioni complesse fra fattori ambientali, gestionali e le caratteristiche del singolo individuo.
Come per le persone, ogni cane, indipendentemente dalla razza, nasce con un suo temperamento e con un potenziale di reattività genetico. Però questa reattività può essere poi influenzata anche dall’ambiente in cui il cucciolo vive e da come viene educato.
Quindi non si può dire che ci siano razze di cani geneticamente più aggressive di altre. Ci sono razze più mansuete e altre meno, ma molto dipende da come interagiscono fra di loro genetica, ambiente di vita, esperienze del cane e educazione del singolo.
Alla luce di tutto ciò ha anche poco senso parlare di quale sia la razza di cane più aggressiva o di quali siano i cani più feroci. Ah, e sfatiamo anche un mito sul cane che impazzisce: il Dobermann non impazzisce quando diventa adulto perché si riduce la dimensione della scatola cranica, il cranio è fatto di osso e come tale non può modificare le sue dimensioni.
La credenza probabilmente nasce da cani non educati correttamente.
Principali cause di aggressività nel cane
Fasi di aggressività nel cane
Tipicamente l’aggressività del cane è distinta in tre fasi:
- intimidazione: il cane ti avvisa, la coda è dritta e sollevata, i denti scoperti (più si avvicina al morso e più i denti sono scoperti) e vocalizza tramite ringhi
- morso vero e proprio
- acquietamento: il cane che vince mette una zampa sul collo dell’altro cane
Tuttavia è bene sapere che non in tutti i tipi di aggressività il cane rispetta queste fasi, per esempio nell’aggressività da paura e che non tutti i cani rispettano quest’ordine. Per esempio è facile beccarsi un morso da un Rottweiler senza che ci sia stata la fase di intimidazione: spesso scattano a mordere senza che ci sia stato un avvertimento ben preciso.
Tipi di aggressività nel cane
Ecco i principali tipi di aggressività nel cane:
- irritazione: talvolta provocato da dolore o malattie che provocano nervosismo nel cane
- materna: comportamento normale di protezione delle madri nei confronti dei cuccioli
- paura: in questo caso il cane mette la coda fra le gambe, abbassa la testa, drizza il pelo, tira le orecchie all’indietro, ha le pupille dilatate e non guarda direttamente l’avversario. Il cane indietreggia e ringhia, ma quando è messo alle strette morde. Tuttavia questo tipo di cane quando scopre che mordendo riesce a tenere alla larga la sua nemesi, tenderà a instaurare un comportamento anticipatorio, finendo col mordere prima di intimidire o avvertire
- possessiva: il cane difende altri cani, persone o oggetti che considera propri. È quella che si scatena quando tenti di togliere di bocca al cane il suo premio
- predatrice: si tratta del tipo di aggressività rivolta verso animali, bambini piccoli, persone o oggetti in movimento come bici, moto o auto. Per questi cani tutti questi elementi sono prede. Spesso la si vede nei cani da caccia
- protettiva-territoriale: indirizzata verso persone o animali che si avvicinano troppo a quello che il cane considera il suo territorio. Il cane procede con la fase di intimidazione, ma se l’intruso persiste e si avvicina troppo a lui, al suo umano o al suo territorio, ecco che parte l’attacco col morso
- reindirizzata: succede quando c’è qualcosa che infastidisce il cane, ma non potendo prendersela con quella cosa, morde qualsiasi altra cosa gli capiti a tiro in quel momento. In pratica reindirizza la sua aggressività e la sua frustrazione verso qualcosa che riesce a raggiungere, pur non essendo questa la causa del suo problema
- verso cani non conviventi dello stesso sesso: è quella dei maschi contro i maschi e delle femmine contro le femmine. Diciamo che si tratta di un comportamento abbastanza normale, ma se esagerato può creare problemi di convivenza con l’uomo. Nei maschi la sterilizzazione potrebbe diminuire il problema, perché si riduce drasticamente il livello di testosterone, mentre nelle femmine spesso lo esacerba, perché sterilizzandole si riduce drasticamente il livello di estrogeni lasciando campo libero a quella minima quota di testosterone che anche le femmine producono e che, in assenza degli estrogeni, prende il sopravvento
Ci sono poi delle situazioni in cui il comportamento di aggressione è dettato da una malattia sottostante:
- malattie algogene: si tratta di patologie che causano dolore al cane. Il cane può rispondere al dolore in maniera appropriata (un cane ferito può mordere quando viene spostato perché prova dolore, ma questo non vuol dire che sia aggressivo, è un comportamento considerato normale) o inappropriata (il cane morde anche al tocco più lieve). Tipico il caso del cane con dolore articolare che morde la mano del suo umano che voleva solo accarezzarlo. Il cane in quel momento prova dolore, ma non potendo sfuggire ad esso, morde la prima cosa che attira la sua attenzione, cioè la mano che si avvicina. Solo che se il dolore persiste, il cane memorizza gli avvenimenti che precedono il dolore (la mano che si avvicina) e morde in maniera anticipatoria
- deficit sensoriali: cani che ci vedono e sentono poco potrebbero mordere per paura, in maniera imprevedibile
- malattie dermatologiche: ci sono cani che possono mordere anche a seguito di un forte prurito o dolore secondario a patologie cutanee in quando queste aumentano la sua irritabilità
- malattie ormonali: comportamenti di aggressività del cane sono descritti anche a seguito di alcune patologie ormonali o disendocrinie. Per esempio l’ipotiroidismo del cane può scatenare variazioni dell’umore, talvolta con forme depressive o di fobia. Se è vero che molti pazienti canini ipotiroidei tendono a essere apatici, è anche vero che molti di essi tendono ad avere reazioni improvvise. Anche nella Sindrome di Cushing le modificazioni del comportamento a volte precedono i sintomi fisici classici. Fra di essi abbiamo anche fenomeni di aggressività improvvisi e inspiegabili. E che dire dei problemi collegati agli ormoni sessuali?
- patologie neurologiche: anche alcune malattie neurologiche dei cani possono essere associate a un livello maggiore di aggressività
Cani aggressivi: cosa fare?
Cosa fare con i cani aggressivi? Come prima cosa rendersi conto e accettare il fatto che il proprio cane abbia un problema comportamentale collegato alla sfera dell’aggressività.
In secondo luogo farsi un esame di coscienza e avere l’umiltà di ammettere che se si è arrivati ad avere un cane “aggressivo”, sarà molto difficile riuscire a correggere il problema senza chiedere aiuto a un esperto. Questo perché se aveste saputo cosa fare, non sareste arrivati a tale punto.
In terzo luogo, chiedere aiuto a un esperto. O a più esperti: spesso la diagnosi richiede l’intervento di più figure. Fra di esse il veterinario di base che valuterà in prima battuta se possano esserci malattie fisiche o metaboliche che possano giustificare il comportamento aggressivo. Poi il veterinario specialista: se il veterinario di base ha rilevato una patologia neurologica, è probabile che richieda una visita specialistica con un neurologo veterinario.
Poi bisognerà consultare un veterinario comportamentalista e/o un educatore cinofilo: a volte sono necessarie entrambe le figure per poter non solo stabilire una diagnosi complessiva che tenga conto di tutte le problematiche che quel cane ha. Quello che il proprietario vede è solo il suo cane che morde, ma quello che un veterinario o un educatore vede sono tutti i reali problemi del cane. Solo in questo modo sarà possibile impostare un iter terapeutico, che richiederà mesi di lavoro e costanza anche da parte del proprietario.
Molti proprietari, infatti, sono convinti che basti sterilizzare il cane o dargli la pillolina magica per risolvere il problema di aggressività, ma non è affatto così. A parte che la sterilizzazione serve solo per i maschi con aggressività verso altri maschi e questo funziona solamente se non sono presenti più forme di aggressività in quel soggetto, ma se non si lavora sul modificare le abitudini, l’ambiente, i gesti e le problematiche di base che spingono il cane a mordere, non si risolverà nulla.