Cani: un aereo per salvarli dal massacro del Festival di Yulin
Un volo diretto in Cina per salvare 99 cani dal massacro del Festival di Yulin: è questo il progetto di un'associazione statunitense.
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Un volo aereo per salvare almeno 99 cani dal mercato della carne in Cina. È questo il progetto di RAGOM, un’organizzazione no-profit statunitense dedita alla tutela degli animali in Minnesota, Iowa, North Dakota, South Dakota e Wisconsin. Una missione ambiziosa che giunge in un periodo tutt’altro che casuale: da qualche giorno è infatti ripartito in Cina il tradizionale Festival di Yulin, nonostante i recenti divieti a livello governativo.
Complice la diffusione del nuovo coronavirus, la situazione del randagismo è notevolmente peggiorata in Cina negli ultimi mesi. Privati di qualsiasi tutela, e spesso allo stremo delle forze, i cani da strada rischiano di essere catturati e inviati ai macelli, per alimentare il mercato locale della carne. Secondo l’associazione statunitense, il consumo alimentare di questi animali sarebbe infatti in aumento, nonostante le recenti disposizioni governative. Sebbene la Repubblica Popolare abbia ormai escluso cani e gatti dalla lista delle specie adatte al consumo umano, Yulin e altri eventi tematici proseguono normalmente.
Cani da salvare: il progetto
Proprio data la pandemia in corso, i voli internazionali hanno subito stop e alterazioni, tanto da rendere complesse le azioni di salvataggio dei gruppi animalisti. Così RAGOM, in collaborazione con altre 8 associazioni animaliste statunitense, hanno cercato dei voli charter privati per raggiungere la Cina. Il tutto con l’aiuto locale di China Dog Rescue.
Una compagnia aerea, rimasta anonima, si è resa disponibile per il volo charter, richiedendo 260.000 dollari per i costi di carburante e le spese vive del viaggio, tra cui il personale e le attività aeroportuali. Grazie al crowdfunding, in poco meno di una settimana l’associazione è riuscita a raccogliere la cifra necessaria per portare a termine il progetto.
Il volo dovrebbe partire nei primi giorni di luglio e i cani dovrebbero giungere negli Stati Uniti nelle prossime due o tre settimane. Verranno accolti all’aeroporto O’Hare di Chicago, dove i volontari delle nove associazioni si occuperanno della verifica delle loro condizioni di salute e alla consegna a famiglie affidatarie sparse su tutto il territorio a stelle e strisce.
Fonte: People