Cane: per quanto tempo si può lasciare da solo a casa
Lasciare il cane a casa da solo è sempre un grande dilemma: ecco quanto a lungo l'animale può resistere e come organizzare l'assenza.
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Lasciare un cane a casa da solo è a volte necessario, ad esempio per assecondare un’assenza di poche ore legata a qualche impegno personale oppure lavorativo. Questa scelta, spesso obbligata per molte persone, potrebbe rattristare sia il cane che il proprietario, desiderosi di trascorrere insieme l’intera giornata. Ma prima di uscire è necessario riflettere sulle necessità del quadrupede, sulla sua indole, sulla sua tolleranza nei confronti della solitudine e dei sui bisogni personali.
Tempistiche
Gli esperti consigliano di non lasciare il cane da solo a lungo: la monotonia casalinga andrebbe spezzata dopo quattro ore con una sgambata, un po’ di coccole e qualche carezza. Ma se ciò non è possibile, è meglio non superare le otto ore, così da rispettare le esigenze del quadrupede che possono variare in base all’età e alla condizione fisica. Un cucciolo, ad esempio, deve poter accedere con frequenza al cibo – almeno quattro volte al giorno – quindi non può rimanere solo per più di sei ore al massimo. Un adulto, invece, può attendere anche otto ore prima del rientro dell’amico umano, ma non è bene superare questa tempistica per non creargli disagio fisico ed emotivo. Oltre alla sensazione reale di solitudine, Fido necessita di più sgambate al giorno anche per assolvere alle sue necessità fisiologiche.
Indole
Alcuni cani mostrano di gradire la solitudine casalinga, magari la possibilità di rimanere con se stessi a giocare o riposare, ma senza eccedere con le tempistiche legate all’assenza. Altri invece non tollerano la mancanza di interazione o del proprietario tra le mura domestiche, perché necessitano di cure, attenzioni, compagnia e rassicurazioni. Un cane educato sin da piccolo all’assenza del proprietario riuscirà ad affrontare la situazione con più tranquillità, anche in fase adulta. Un animale vittima di abbandono o stress emotivo, invece, subirà il tutto con grande sofferenza perché vittima dell’ansia da separazione. In quest’ultimo caso potrà sfogare il suo stress rilasciando sul pavimento feci e urina, oppure cercando conforto nella presenza degli accessori del proprietario come abiti, cuscini e scarpe. In alcuni casi tenderà a distruggere questi oggetti solo per liberarsi dall’angoscia accumulata e dalla paura di essere stato abbandonato.
Soluzioni
Per rendere l’assenza meno pressante è importante educare Fido sin da cucciolo, abituandolo gradualmente alla mancanza fisica dell’amico umano. Ma se l’adozione del cane è avvenuta in età adulta, è meglio mettere in pratica qualche soluzione di supporto, come ad esempio effettuando una lunga passeggiata prima di andare al lavoro, in modo che possa fare i suoi bisogni e sfogare un po’ di energia. Durante l’assenza non dovranno mancare cibo e acqua, da fornire attraverso un dosatore con timer: una soluzione utile che permettere di accedere a cibo sempre fresco, quindi la possibilità di distrarsi con qualche gioco da cambiare con costanza per spezzare la noia.
Sicurezza
Per un’assenza in sicurezza è importante controllare che porte e finestre siano chiuse correttamente, compresa la porta della cucina, del terrazzo e gli sportelli degli armadietti dove vengono conservati prodotti chimici e detergenti. Cavi e piante tossiche andranno resi inaccessibili, la casa dovrà risultare in ordine, così che Fido possa accedere ai suoi giochi senza difficoltà. Se la distanza lo permette si può trascorrere la pausa pranzo insieme, oppure chiedere il supporto di amici, vicini o di un dog sitter per una piacevole sgambata spezza noia.