Cane positivo al Covid: primo caso in Italia, ma non è contagioso
Cane positivo al coronavirus nel Barese, il primo in Italia: gli esperti confermano come non vi siano rischi per l'uomo.
Fonte immagine: Pixabay
Primo caso in Italia di cane risultato positivo al Covid-19, dopo il contatto con umani contagiati dal coronavirus. È quanto riporta l’agenzia ANSA nel confermare la positività di un Barboncino accudito in Puglia, sottoposto ad accertamenti da parte dei servizi veterinari locali.
Il contagio dell’animale ha generato comprensibile preoccupazione nell’opinione pubblica, ma gli esperti rassicurano: è estremamente remota l’ipotesi che un cane possa trasmettere il virus all’uomo, tanto che oggi si ritiene sia plausibile solamente a livello teorico. Nella pratica, a livello mondiale negli ultimi mesi non sono stati confermati casi di contagio da cane a uomo e da gatto a uomo.
Cane positivo: nessun rischio per l’uomo
La notizia è circolata nella giornata di ieri su alcune emittenti locali pugliesi, per poi trovare conferma nell’agenzia ANSA. Un Barboncino residente nel Barese è risultato positivo al Covid-19, probabilmente dopo l’interazione con i suoi proprietari. Parte della famiglia – i coniugi e un figlio minorenne – sono infatti stati rinvenuti positivi al coronavirus.
Il quadrupede si troverebbe in buone condizioni di salute e, come spiega l’assessore regionale alla Salute Pierluigi Lopalco, non rappresenterebbe un rischio per l’uomo:
La notizia non rappresenta un problema sanitario, da quanto è emerso fino ad ora i cani non sono ospiti in grado di diffondere il contagio.
Si tratta del primo contagio da uomo a cane rinvenuto in Italia, anche se episodi analoghi si sono moltiplicati spesso a livello mondiale negli ultimi mesi. Dalle analisi effettuate da team internazionali, dallo scorso marzo a oggi, non sono emerse conferme sulla possibilità dei quadrupedi domestici di contagiare l’uomo. I cani, in particolare, non risulterebbero particolarmente sensibili all’azione del coronavirus. I gatti possono invece sviluppare sintomi più riconoscibili, ma a quanto pare sempre di entità ridotta, e anche per i felini le possibilità di trasmissione agli umani appaiono decisamente remote.
Anche ENPA ha voluto ribadire in una nota l’assenza di rischi sanitari, allo scopo di evitare inutili allarmismi. Così ha spiegato la Presidente Carla Rocchi:
Ribadire la non contagiosità degli animali domestici è fondamentale per non creare inutili allarmismi e seminare il panico tra le tantissime famiglie che accolgono animali. Come già aveva sostenuto l’Istituto Superiore di Sanità, il professore Nicola Decaro ha affermato che il rischio di contagio dal cane o dal gatto è praticamente pari a zero.
Fonte: ANSA