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Cambio ora legale: quando nel 2022?

L'ultima settimana di marzo è quella legata al cambio dall'ora solare a quella legale 2022. Ma ecco di preciso quando scatta e come spostare le lancette.

Cambio ora legale: quando nel 2022?

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È arrivato il mese di marzo e con esso anche il cambio ora legale. L’ultima domenica di marzo, infatti, entra in vigore l’ora legale per sfruttare le ore di luce naturale. Una regola di tutti i paesi europei e non solo, tuttavia da tempo, si discute per la sua abolizione.

Ecco tutto quello che c’è da sapere sul cambio dell’ora legale.

Quando cambia l’ora legale

Tra sabato 26 e domenica 27 marzo 2022 le lancette dell’orologio andranno spostate un’ora avanti. Entra così l’ora legale, che resterà in vigore fino al 30 ottobre 2022 quando poi si tornerà indietro di un’ora, ripristinando quella solare.

Cambio ora legale: Da quando e perché è stato adottato

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L’ora legale viene adottata in vari paesi allo scopo di sfruttare maggiormente le ore di luce naturale durante il periodo estivo. Il primo paese ad adottarla fu la Gran Bretagna, nel 1916, principalmente per esigenze economiche dovute alla prima guerra mondiale.

Spesso viene indicato Benjamin Franklin, come padre di questa idea, in realtà l’inventore del parafulmine non propose mai lo spostamento delle lancette, bensì identificò semplicemente il problema della spesa eccessiva in candele e la conseguente necessità di svegliare prima i lavoratori.

Successivamente alcune personalità, tra cui l’entomologo George Vernon Hudson, chiesero una modifica dell’orario per iniziare la giornata lavorativa prima del solito. Infine, con la Grande Guerra in atto, l’ennesima richiesta, questa volta del costruttore William Willett, fu accolta è fu istituita dalla Camera dei Comuni l’ora legale, chiamata British Summer Time. Altri paesi europei, come l’Italia, seguirono l’esempio britannico e instituirono l’ora legale.

In Italia, infatti, il cambio ora legale, fu adottato durante le due guerre mondiali per risparmiare energia. Successivamente fu  ripristinato definitivamente nel periodo estivo a partire dal 1966. Dal 1996 i paesi dell’Unione Europea hanno lo stesso calendario per l’ora legale, che scatta l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre.

Per convenzione il cambio di orario legale avviene sempre di notte, per creare il minor inconveniente soprattutto nei trasporti. Anche altri paesi come la Svizzera, i paesi dell’Europa dell’est si conformano a questo calendario. Mentre la Russia dal 2011 ha sperimentato l’ora legale permanente, per poi ripristinare definitivamente solo l’orario solare.

Ma da tempo si aspettano dei cambiamenti circa questa convenzione, soprattutto dai paesi del nord Europa.

Abolizione ora legale

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Molti paesi europei, in particolare i paesi nordici, da molto tempo richiedono un’abolizione dell’ora legale. Nel 2018 il Parlamento Europeo, a seguito di una consultazione pubblica con l’84% dei voti a favore, ha approvato una risoluzione per abolire l’obbligo per i paesi del cambio dell’ora legale. Tuttavia l’U.E. ha anche affermato una necessità di azione unanime degli stati. Inoltre, per diventare direttiva europea, non basta il voto al parlamento europeo, ma deve essere votata anche dal Consiglio.

Entro il 2021 ogni stato membro ha avuto la facoltà di scegliere autonomamente se adottare o meno l’ora legale, ma resta ancora una grande indecisione.

Perché alcuni paesi vogliono l’abolizione dell’ora legale

I due fronti in disaccordo sono, come già detto, i paesi nordici con la Finlandia in primo piano e i paesi mediterranei dall’altro. Ma perché la Finlandia e gli altri paesi nordici vorrebbero abolire l’ora legale? Il motivo è principalmente per il benessere dei cittadini, in quanto secondo questi paesi lo spostamento dell’orario provoca disturbi psicofisici.

In realtà, questi paesi semplicemente non trovano giovamento nel guadagnare un ora in più nei mesi estivi. A esempio, in Finlandia, nel giorno più lungo di giugno, il sole sorge prima delle quattro del mattino e tramonta quasi alle 23.00.

Di contro, i paesi mediterranei come l’Italia, ma anche Grecia e Spagna, possono contare su vari benefici con lo spostamento di orario.

Ora legale o ora solare?

Secondo la risoluzione dell’Unione Europea del 2019 ogni paese può decidere autonomamente l’abolizione o meno dell’orario legale. Per l’Italia, il cambio ora legale ha i suoi benefici. Molti avanzano quindi l’ipotesi di non abolire l’ora legale, ma invece renderla definitiva. Si tratterebbe quindi di abolire l’ora solare.

Così si avrebbe un’ora di luce in più nel pomeriggio che andrebbe a migliorare sensibilmente la vita delle persone, anche da un punto di vista della salute. Infatti, anche una sola ora di luce in più nel pomeriggio permetterebbe ad esempio una vita meno sedentaria e una sintetizzazione maggiore di vitamina D. Di contro, significherebbe iniziare la giornata con il buio.

Un ulteriore proposta in campo in Unione Europea è anche quella di “mediare” i due orari: per cui l’ora dell’Europa Centrale diventerebbe UTC + 1.30. D’inverno a Milano il Sole sorgerebbe alle 8.30 e il tramonto estivo sarebbe intorno alle 20.45.

Benefici del cambio orario legale

Se il cambio d’ora legale è sinonimo di un ora in meno di sonno, è anche necessario guardare agli aspetti positivi di questo spostamento di orario. In Italia, infatti, il cambio d’ora legale porta con sé molti benefici. Principalmente il vantaggio è di tipo economico: più ore di luce solare equivalgono a meno consumi elettrici e di gas, ma lo è anche dal punto di vista ambientale.

Infatti il risparmio sull’energia elettrica è accompagnato anche da minori emissioni di CO2 nell’atmosfera. Ma non solo, i benefici sono riscontrabili anche nel settore del turismo, nella maggiore sicurezza stradale, vantaggi per i settori del trasporto e delle comunicazioni e per la salute, come indicato dalla Direttiva Europea 200/84CE.

Svantaggi nel cambio orario legale

Il cambio d’ora che avviene nei periodi estivi con l’entrata in vigore dell’ora legale e successivamente il ritorno a ottobre dell’orario solare, può portare a limitati disturbi nella popolazione. In particolare molte persone soffrono per l’alterazione del ciclo sonno/veglia nel primo giorno di cambio dell’orario.

Alcune ricerche di cardiologi americani hanno evidenziato un innalzamento della percentuale di rischio d’infarto nel giorno in cui si spostano le lancette dell’orologio, ma poi questa percentuale di rischio si riabbassa il giorno successivo. Altri studi evidenziano la difficoltà registrata soprattutto in fasce di età avanzate e in quella dei più piccoli.

Consigli per affrontare il cambio orario legale

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Il cambio orario, può provocare scompensi al nostro organismo che deve adattarsi a nuovi ritmi, anche se si tratta di una sola ora.

Per questa ragione, alcune persone si organizzano e nei giorni precedenti al cambio orario mettono in pratica alcune azioni volte a migliorare l’impatto di questo cambiamento.

Ecco allora alcuni consigli:

  1. Qualche giorno prima del 26 marzo, imposta la sveglia anche solo 20 minuti prima del solito. Se fatto progressivamente fino al giorno del cambio orario, non ti accorgerai nemmeno dell’ora in meno di sonno.
  2. Per lo stesso ragionamento, se la sera progressivamente vai a dormire prima, ecco che l’effetto di sonnolenza tipico del cambio d’ora legale sparirà.
  3. Limita, se puoi la caffeina che va ad intaccare proprio il ciclo sonno/veglia.
  4. Nelle mattine in cui ti alzerai prima, approfitta e dedicati a una camminata, una pratica di Yoga, o una lezione di Pilates.

 

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