Caldo record in Italia: 51 gradi al suolo in Sardegna e grave siccità al centro-nord
Alla fine di giugno in Italia si sta già registrando un caldo record e le previsioni per le prossime settimane non fanno ben sperare.
L’ondata di caldo estremo anticipata da settimane ha colpito l’Italia, facendo registrare temperature record da nord a sud con picchi davvero spaventosi in Sardegna, dove lo scorso 18 giugno la temperatura della superficie ha toccato i 51°C in Sardegna. A rivelarlo sono stati i dati del satellite Sentinel 3 del programma europeo Copernicus che periodicamente fotografa i territori dell’Unione Europea anche in relazione alle temperature del suolo.
Se la Sardegna ha fatto registrare la temperatura record di 51 gradi – e siamo soltanto alla metà di giugno – non è andata meglio altrove. Nella Francia sudorientale e nella Spagna nordorientale si sono toccati i 49 gradi. Stiamo parlando, è bene ribadirlo, della temperatura della superficie terrestre, non di quella dell’aria, ma anche su quel fronte la situazione è tutt’altro che tranquillizzante.
Temperature più alte in tutto il mondo
I cambiamenti climatici sono sempre più evidenti, non soltanto in Italia. Anche nel resto del mondo, però, la situazione è da allarme e non soltanto in questi ultimi giorni. Nel marzo scorso, ad esempio, al Polo Nord la temperatura registrata è stata di 15 gradi superiore al precedente record e anche il Polo Nord è risultato di 3 gradi più caldo rispetto alla media a lungo termine.
In questi giorni il Nepal si sta preparando a spostare il campo base dell’Everest ad una minore altitudine a causa dello scioglimento del ghiacciaio Khumbu e al pericolo sempre più concreto per chi vuole avventurarsi sulla famosa montagna. Al momento il campo base è situato a 5.364 metri di altitudine, ma nei prossimi giorni verrà spostato più in baso di 200-400 metri.
L’ondata di caldo che sta coinvolgendo il Nord Africa, Spagna, Francia e Italia è arrivata fino al Regno Unito, dove da giorni le temperature hanno raggiunto il massimo registrato quest’anno.
Nel sud-est dell’Inghilterra sono stati raggiunti i 32,7°C e i dati delle autorità locali parlano chiaro. Dal 1884 ad oggi i 10 anni più caldi in assoluto sono stati registrati dopo il 2002, col record assoluto raggiunto nel 2019 con un picco di 38.7° a Cambridge.
Caldo record e grave siccità in Italia
L’Italia sta vivendo ormai da settimane un periodo di siccità che sta riguardando in modo particolare l’area della Pianura Padana, al punto che il governo sta valutando lo stato di emergenza per le regioni più colpite, dal Piemonte alla Lombardia. Le conseguenze rischiano di essere davvero gravi, e non soltanto per quanto riguarda il comparto agroalimentare, da tempo privato dei mezzi di sostentamento necessari a far proseguire le attività di coltivazione e di allevamento.
Siamo a giugno, lo ribadiamo, e il livello del fiume Po è già a -3,3 metri rispetto allo zero idrometrico più basso che a Ferragosto di un anno fa. La siccità sta colpendo tutti i raccolti italiani, dal riso al girasole, dalla soia al mais, senza dimenticare le coltivazioni di grano e di altri cereali e foraggi per l’alimentazione degli animali, in un momento in cui è necessario garantire la piena produzione con la guerra in Ucraina.
Ma la situazione di carenza idrica non riguarda soltanto la Pianura Padana. L’ultimo monitoraggio della Coldiretti rivela che il Lago Maggiore ha appena il 19,5% di riempimento dell’invaso e in quello di Como siamo al 17,6% mentre nelle zone a valle serve l’acqua per irrigare le coltivazioni.
A soffrire il caldo sono anche gli animali nelle fattorie dove le mucche con le alte temperature stanno producendo per lo stress fino al 10% di latte in meno. L’assenza di precipitazioni che in certe zone ha tagliato di 1/3 le rese – precisa la Coldiretti – colpisce i raccolti nazionali in una situazione in cui l’Italia è dipendente dall’estero in molte materie prime e produce appena il 36% del grano tenero che serve per pane, biscotti, dolci, il 53% del mais per l’alimentazione delle stalle, il 56% del grano duro per la pasta e il 73% dell’orzo.
Caronte sta per travolgere l’Italia: altre due settimane di caldo intenso
Le previsioni del tempo dei prossimi giorni confermano temperature in rialzo almeno fino all’inizio di luglio. L’ondata di calore si concentrerà in un primo momento sul centro nord del Paese, con temperature che toccheranno i 38-40°C, e poi si sposterà anche a sud, dove si potrebbero raggiungere i 43-44°C.
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