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Bulbi di tulipani: conservazione e quando piantarli

I bulbi di tulipano possono essere estratti dal terreno al termine della stagione vitale della pianta: ecco i consigli di conservazione e quando piantarli.

Bulbi di tulipani: conservazione e quando piantarli

Fonte immagine: cjp via iStock

I tulipani rappresentano da sempre uno dei fiori primaverili più amati: con i colori sgargianti dei loro delicatissimi petali, colorano il giardino, le aiuole, i balconi oppure i vasi d’appartamento. Non capita raramente di ricevere in dono dei bulbi di tulipano, oppure di acquistarli incuriositi dalla possibilità di una coltivazione domestica, ma come conservarli e quando piantarli?

Prima di cominciare, è bene sottolineare come sia utile vagliare il parere del proprio fornitore di prodotti di botanica di fiducia, anche per verificare le possibilità di crescita di questi fiori in relazione al clima del proprio luogo di residenza. Ancora, non tutti i bulbi sono in grado di maturare e di dar vita a una splendida pianta, soprattutto quando l’errata conservazione ne ha alterato le caratteristiche. Di seguito, qualche consiglio utile.

Bulbi di tulipano: caratteristiche e conservazione

Tulipano

Per bulbo di tulipano si intende la porzione sotterranea della Tulipa, un genere di piante ornamentali appartenenti alla famiglia delle Liliaceae. Il vegetale si caratterizza per un fusto lungo ed eretto, accompagnato da foglie allungate d’intenso colore verde, mentre i fiori vedono dei petali delicati e allungati verso l’alto, con una disposizione quasi a campana rovesciata. La pianta, tipicamente primaverile e amata soprattutto nei Paesi dell’Europa Continentale, presenta i più svariati colori come il bianco, il giallo, il rosa, il rosso e il lilla. Non mancano ovviamente interessanti giochi di sfumature, a seconda delle varietà.

La moltiplicazione del tulipano avviene spesso dal bulbo, poiché questa pratica permette di mantenere le caratteristiche genetiche della pianta di provenienza. Ancora, i bulbi possono rimanere per molti mesi lontano dal terreno, per questo vengono spesso regalati da amici e parenti in vista di una futura coltivazione. Di colore scuro, normalmente tendenti al marrone, questi bulbi presentano una forma arrotondata ma più affusolata sulla porzione superiore, quasi a ricordare una cipolla. Sul fondo, invece, è presente l’apparato radicale.

I bulbi possono essere dissotterrati al termine del ciclo vitale della pianta, ovvero quando le foglie e il fusto risulteranno appassiti o secchi. Aiutandosi con una piccola pala o una zappa in misura, si solleva il bulbo dal terreno, prestando attenzione a non romperlo. A questo punto, si eliminano i residui di terriccio in eccesso, ad esempio facendo ricorso a un morbido pennello da parete oppure a un panno. Una volta puliti, i bulbi devono essere posizionati su una superficie piana ed esposta al sole, affinché possano asciugarsi: l’umidità li fa marcire, quindi è fondamentale che vengano riposti nel luogo di conservazione completamente asciutti. Al tatto dovranno risultare solidi e lisci: in caso fossero mollicci, oppure ricolmi di acqua, sarà necessario eliminarli.

Come conservarli?

Una volta asciutti, per conservarli è sufficiente avvolgerli uno per uno con della carta da giornale, per poi inserirli in una scatola di cartone, da chiudere anche avvalendosi con del nastro adesivo. È importante che i bulbi non entrino fra di loro in contatto, per questo la carta di quotidiano rappresenta un efficace isolante. La scatola dovrà quindi essere riposta in un luogo buio e asciutto, controllando di tanto in tanto lo stato di conservazione ed eliminando gli esemplari ormai deteriorati.

Bulbi di tulipano: quando si piantano

Coltivare

Come già accennato, il tulipano è un fiore tipicamente primaverile: fiorisce dalla fine di marzo fino a maggio inoltrato. Per questa ragione, allo scopo di ottenere uno spazio verde coloratissimo durante la bella stagione, è necessario provvedere con qualche mese d’anticipo: i bulbi dovranno essere trasferiti nel terreno di destinazione tra ottobre e dicembre.

Eseguire questa operazione è decisamente semplice: dopo aver tolto i bulbi dalla loro scatola di conservazione, e aver rimosso le pagine di giornale impiegate come isolante, i bulbi dovranno essere adagiati per circa una giornata su una superficie piana, affinché possano rinvigorirsi grazie al ricircolo dell’aria. Dopodiché, è sufficiente creare delle buche nel terreno di circa 15 centimetri di profondità, dove adagiare il bulbo con la punta rivolta verso l’alto. È bene mantenere anche una certa distanza tra un esemplare e l’altro, di circa una decina di centimetri, affinché tutte le piantine possano aver accesso alle sostanze nutritive presenti nel terreno.

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