Greenstyle Alimentazione Bromelina, a cosa serve?

Bromelina, a cosa serve?

La bromelina è un insieme di enzimi estratti dalla polpa e dal gambo dell'ananas, un rimedio naturale noto per le proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, antiedemigene, antitrombotiche, anticoagulanti, immunomodulanti. Si usa per favorire la digestione, per combattere problemi dell'apparato circolatorio come flebiti, trombosi, vene varicose, per recuperare da traumi sportivi, per guarire edemi. Va sempre assunta sotto consiglio del medico, perché diverse sono le interazioni con i farmaci.

Bromelina, a cosa serve?

Cos’è la bromelina e a cosa serve? Stiamo parlando di un enzima presente nell’ananas, nel suo succo e soprattutto nel suo gambo. Si tratta di un rimedio naturale molto utile, che può essere usato in molti casi. Infatti, è spesso presente all’interno di integratori utili per lenire dolore e gonfiore provati in seguito a un’infiammazione. Ma non sono solo questi i casi in cui si può usare la bromelina, che vanterebbe tante altre proprietà. Attenzione, però, anche ai possibili effetti collaterali e alle controindicazioni che dobbiamo conoscere prima di assumere la bromelina.

Cos’è la bromelina

Il termine Bromelina indica un insieme di enzimi estratti dalla polpa e dal gambo dell’ananas. Di solito si usa come integratore nutrizionale e la parte presa per questi preparati è proprio il gambo del frutto esotico spesso presente sulle nostre tavole. Questi enzimi, che svolgono attività proteolitica (sono cioè coinvolti nella digestione proteica), sono famosi per tantissime proprietà:

  • antinfiammatorie
  • antiossidanti
  • antiedemigene
  • antitrombotiche
  • anticoagulanti
  • immunomodulanti

Per prevenire e per curare, la Bromelina è nota per i suoi effetti benefici, che non riguardano quindi solo la digestione.

Bromelina, a cosa serve

La Bromelina è spesso usata in ambito clinico per i suoi benefici supportati da alcuni studi sperimentali (anche se non esistono ancora ricerche importanti e numerosi che possano confermare quanto supposto nell’ambito della sperimentazione). Questi trials clinici hanno spiegato che la Bromelina può essere utile per:

  • favorire la digestione
  • in caso di artrite reumatoide aiuta a tenere sotto controllo il decorso clinico (così come in altre malattie autoimmuni)
  • svolge attività antiedemigena, per ridurre gli edemi e la ritenzione dei liquidi
  • tenere sotto controllo gli stati infiammatori
  • aiutare la ripresa dopo traumi di tipo sportivo
  • proteggere la circolazione svolgendo azione antitrombotica e antiaggregante piastrinica

Questo integratore diventa utile in caso di flebite, artrite reumatoide, malattie infiammatorie, rinite, cellulite, vene varicose, malattie ossidative.

bromelina ananas

Effetti collaterali e controindicazioni

La Bromelina va assunta sotto stretto controllo medico o chiedendo aiuto al farmacista, visto che si possono reperire facilmente integratori che annoverano questa sostanza. Sarebbe meglio non supera la dose quotidiana di 500-4000 GDU (gelatin digestion unit) o 250 -2.000 mg di Bromelina, da prendere in 2-3 volte al giorno. In caso di utilizzo per digerire meglio, va assunta dopo i pasti. Invece, si prende a stomaco vuoto per svolgere azione antiossidante e antinfiammatoria.

Se si esagera con il dosaggio o se si ha una certa sensibilità verso il principio attivo di questi integratori, sono diversi gli effetti collaterali che possiamo notare. Ad esempio, ci sono molte reazioni avverse gastroenteriche, come la nausea, il vomito, i dolori crampiformi a livello dell’addome e anche la diarrea. Raramente si sono notati tra gli effetti collaterali la metrorragia e la menorragia.

L’uso di questo gruppi di enzimi è sempre sconsigliato in caso di ipersensibilità al principio attivo, ulcera gastrica e contestuale terapia antibiotica, anticoagulante ed antitrombotica. La sua assunzione può interagire con l’aspirina, gli anticoagulati orali, con antibiotici come l’Amoxicillina e le Tetracicline, quindi meglio non assumere la Bromelina senza prima consultare il proprio medico curante.

Fonti:

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Cottura passiva: come cuocere a fuoco spento e risparmiare
Alimentazione

La cottura passiva è una tecnica che consiste nell’utilizzo del calore residuo per cuocere gli alimenti. Per applicarla, basta portare l’acqua ad ebollizione, mettere gli alimenti nella pentola e dopo poco spegnere il fuoco. In questo modo, possiamo cuocere la pasta, il riso e anche le verdure.