Bradipo: caratteristiche e curiosità sull’animale dal piede lento
La lentezza del bradipo è nota a tutti, ma conosci veramente questo animale? Ecco le sue caratteristiche, cosa mangia e dove vive il bradipo tridattilo.
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Il bradipo, appartenente al genere Bradypus, è un animale assai particolare, famoso per la sua andatura lenta. La parola bradipo deriva infatti dal greco e vuol dire “piede lento”. Ma non scambiare la sua lentezza per pigrizia: si tratta di un meccanismo di adattamento e difensivo.
Detto questo, conosciamo meglio il bradipo, andando a vedere le principali caratteristiche, come si riproduce, cosa mangia, dove vive e qualche piccola curiosità.
Classificazione scientifica del bradipo
Questa è la classificazione scientifica:
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Phylum: Chordata
- Classe: Mammalia
- Ordine: Pilosa
- Sottordine: Folivora
- Famiglia: Bradypodidae
- Genere: Bradypus
Differenza fra bradipo tridattilo e bradipo didattilo
Della famiglia Bradypodidae e del genere Bradypus fanno parte i bradipi tridattili, quelli di cui approfondiremo a breve la conoscenza. Della famiglia Choloepididae e del genere Choloepus fanno invece parte i bradipi didattili. Attualmente sopravvivono solamente due specie di bradipo didattilo: il bradipo didattilo di Linneo (Choloepus didactylus) e il bradipo didattil di Hoffmann (Choloepus hoffmanni).
Queste due specie si nutrono di frutta, foglie e bacche. Anche in questo caso abbiamo un metabolismo molto lento: la digestione può durare anche un mese. Come il tridattilo, anche il didattilo non è capace di regolare la temperatura corporea. La gravidanza dura 10 mesi: la femmina partorisce a testa in giù e il cucciolo di bradipo nasce già dotato di artigli.
Quanti tipi di bradipi esistono?
Esistono quattro specie di bradipo tridattilo:
Bradipo pigmeo (Bradypus pygmaeus)
Il bradipo pigmeo, scoperto sull’isola di Escudo de Veraguas a Panama, è il tipo di bradipo più piccolo. Pesa la metà degli altri e vive nelle foreste costiere di mangrovie. Ci sono pochi esemplari di questa specie.
Bradipo dal cappuccio (Bradypus torquatus)
Il bradipo del cappuccio vive sugli alberi della foresta pluviale a Rio de Janeiro, Espirito Santo e Bahia. Misura fino a 50 cm e pesa fino a 5 kg. Ha la testa piccola, le orecchie sono praticamente assenti e la coda è cortissima. La pelliccia è ruvida e folta: spesso al suo interno si trovano alghe, scarafaggi, zecche, acari e falene.
Intorno al muso, collo e spalle la pelliccia ha un colore più scuro, mentre sul resto del corpo è grigiastra. Ottimo nuotare, a terra è lentissimo e si trascina con le zampe anteriori.
Tende a scendere dagli alberi solo per defecare o per spostarsi da albero a albero. È una delle specie animali a maggior rischio estinzione.
Bradipo tridattilo (Bradypus tridactylus)
Il bradipo tridattilo vive nelle foreste pluviali dell’America Centrale, dal Brasile all’Argentina settentrionale. È considerato il mammifero più lento sulla terra.
Il naso è nero e camuso, le orecchie esterne piccolissime e la coda cortissima. La pelliccia è ruvida e folta, di color grigiastro. Tuttavia grazie a un’alga simbionte spesso assume un colore verdastro. I maschi si differenziano dalle femmine perché hanno un disegno giallo o arancione nel centro della schiena.
Le zampe anteriori sono lunghe due volte quelle posteriori e sono tutte dotate di tre unghioni curvi, con unghia centrale più lunga. Per quanto non siano animali aggressivi, in caso di pericolo sanno difendersi con queste unghie. Inoltre vengono anche usate per scalare e aggrapparsi agli alberi.
Può dormire a testa in giù. Un’altra sua particolarità è che il collo possiede 9 vertebre, come accade anche al lamantino (tutti gli altri mammiferi nel collo hanno 7 vertebre). È lungo 60-75 cm e pesa 15-20 kg.
Si nutre di foglie, fiori e germogli di Cecropia. La gravidanza dura sei mesi. Da essa nasce un solo cucciolo che viene svezzato dopo un mese.
Bradipo variegato (Bradypus variegatus)
Il bradipo variegato vive nelle foreste dell’America centrale e meridionale. È la specie più comune e vive nell’areale più ampio: lo trovi sia nelle foreste pluviali che in quelle di conifere che nei giardini pubblici.
Animale sedentario e solitario, solitamente non lascia mai l’albero su cui è nato.
Dove vive?
L’habitat dei bradipi è rappresentando dalla parte meridionale del Centro America e dalla parte settentrionale del Sud America, con particolare riferimento al Brasile e all’Argentina.
Non vivono solamente sugli alberi di Cecropia, ma anche su parecchi altri tipi di albero. Solo che, visto che in Brasile sono molto diffusi questi arbusti, ecco che è più facile vederci sopra un bradipo.
Caratteristiche del bradipo e cenni di biologia
Le dimensioni e il colore del mantello dei bradipi variano un po’ a seconda della specie, come abbiamo visto sopra. In generale la pelliccia tende al grigiastro, ma essendo che ospita parecchie piccole alghe, ecco che a volte assume una tonalità verdastra. Un’altra peculiarità del mantello è che al suo interno, oltre alle alghe, troviamo anche molti insetti.
Celebre per la sua lentezza a terra, in acqua il bradipo si dimostra un abile nuotatore. I maschi tendono a vivere per tutta la vita su un singolo albero, mentre le femmine si spostano di albero in albero una volta che il loro cucciolo arriva alla maturità sessuale. Infatti lasciano il loro vecchio albero alla prole e se ne cercano uno nuovo.
Non essendo capace di termoregolare la sua temperatura corporea, ha bisogno di vivere in ambienti con temperatura costante sui 22 gradi.
Riproduzione
I bradipi sono animali con una vita molto solitaria. In pratica scendono a terra solamente per defecare e urinare. Quindi è in questi spazi che possono incontrare altri esemplari della propria specie.
Il periodo riproduttivo in teoria dura tutto l’anno, ma l’accoppiamento solitamente avviene fra marzo e aprile. L’accoppiamento si svolge a terra e i maschi non collaborano alla crescita dei piccoli.
La durata della gravidanza è di circa sei mesi: solitamente nasce un solo cucciolo. Alla nascita pesa 300-500 grammi. I cuccioli di bradipo non si allontanano letteralmente dalla madre per sei mesi, rimanendo aggrappati alla sua pelliccia. Tuttavia vengono svezzati già a un mese di vita.
Arrivato a sei mesi, la madre cede l’albero al figlio. La maturità sessuale arriva a 3-4 anni.
Dieta e alimentazione
Come alimentazione, i bradipi hanno una dieta estremamente povera: si nutrono soprattutto di frutta, foglie e verdura. Tendono a non bere acqua perché traggono idratazione dalla frutta e dalla verdura che consumano.
Curiosità sul bradipo
Ecco alcune piccole curiosità sul bradipo:
- Quanto è veloce un bradipo? La velocità del bradipo è di 250 metri all’ora. In realtà in rete si trovano anche altri valori. Per fare un paragone, se il bradipo va a 0,24 km/h o 0,067 m/s, ecco che la lumaca va a 0,05 km/h o 0,013 m/s
- Il bradipo non è lento perché è pigro, ma semplicemente perché così facendo si fa notare il meno possibile dai predatori e anche per risparmiare energia. Nutrendosi di foglie ingerisce poche calorie
- Le unghie del bradipo variano a seconda della specie. Sono lunghe da 3-4 cm ai 7 cm
- Il bradipo ha 200 battiti al minuto
- Se ti stai chiedendo quante volte fanno la cacca i bradipi, ebbene, il bradipo defeca una volta a settimana
- Il bradipo dorme dalle 16 alle 19 ore al giorno
- La durata di vita media di un bradipo è di 11-12 anni
- Nella serie di film di animazione L’era glaciale uno dei protagonisti è proprio il bradipo Sid
- Nel film di animazione Zootropolis della Disney uno dei personaggi secondari che ha dato vita a meme molto diffusi online è il bradipo Flash che lavora alla motorizzazione con ritmi a dir poco lenti (anche se guida a tutta velocità). La voce originale è di Raymond S. Persi
No, non puoi adottare un bradipo
Quanto costa un cucciolo di bradipo? Beh, considera che è un animale selvatico, non idoneo alla vita domestica e di sicuro non adatto a vivere nei nostri climi.
Inoltre il bradipo pigmeo e il bradipo variegatus si trovano nell’allegato B dei Regolamenti Europei, mentre il Choloepus hoffmannii è nell’allegato C (in linea molto generale gli Allegati A, B e C corrispondono alle Appendici I, II e III della Cites, ma contengono anche alcune specie non presenti nella Cites).
Bisogna considerare che i vari Regolamenti sul commercio di animali e piante selvatiche dell’UE applicano non solo le restrizioni delle appendici dei Cites (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione), ma a volte applicano condizioni di importazione ancora più severe.
Per esempio, le licenze di importazione sono necessarie sia per le specie dell’Allegato A che dell’Allegato B. Inoltre alcune specie che si trovano nell’Appendice I della Cites si trovano nell’Allegato A dei regolamenti UE e quindi non possono essere importate in Europa, neanche per essere commercializzate.
Gli esemplari degli Allegati A e B possono essere importati solamente se il destinatario è attrezzato per ospitare tali specie.