Bouganville
La bouganville è una delle piante che sta trovando sempre più spazio all’interno dei giardini italiani. Merito del suo aspetto primaverile, ma anche e soprattutto dei suoi magnifici colori. È infatti una varietà floreale, che regala petali dai colori accesi e appariscenti, che celebrano l’arrivo della bella stagione.
Ma quali sono le caratteristiche della pianta, come si coltiva e quali operazioni di cura è necessario assicurare nel tempo? Prima di cominciare, è utile sottolineare come la pianta abbia bisogno di alcune precise condizioni climatiche per poter crescere rigogliosa.
Per questa ragione è utile vagliare il parere del proprio fornitore di prodotti di botanica di fiducia, affinché possa fornire utili consigli in relazione al clima tipico del proprio luogo di residenza.
Con il termine bouganville si intende comunemente un gruppo di piante afferenti alla Bougainvillea, un genere di piante appartenente alla famiglia delle Nyctaginaceae di origine sudamericana. In particolare, la gran parte delle bouganville è stata scoperta in Brasile nel corso del ‘700 e, da allora, sono state esportate prima negli Stati Uniti e poi in Europa e in Asia.
Le caratteristiche di questa pianta possono differenziarsi enormemente da una varietà all’altra ma, in linea generale, è possibile rilevare alcuni tratti comuni. A partire dall’altezza, che può essere importante se le condizioni climatiche lo permettono, pari anche a 8-10 metri. Una simile altezza viene anche raggiunta perché le bouganville sono delle piante rampicanti, quindi tendono a estendersi facilmente in verticale sulla loro superficie d’appoggio.
Le foglie sono solitamente semi-lucide e di intensa colorazione verde e, a seconda della varietà, possono essere ovali oppure lunghe e allungate. I fiori sono invece delicati, formano dei grappoli dalle forme tubolari e assumono le più svariate colorazioni. Anche il loro profumo è molto intenso. Bisogna però specificare come il vero fiore sia piccolo e interno, di colore bianco. Quelle colorate sono invece delle brattee, che avvolgono e proteggono appunto l’inflorescenza centrale.
Nei Paesi d’origine, le bouganville fioriscono pressoché tutto l’anno, dato il clima a temperature medio-elevate. In Italia invece il ciclo vitale si concentra tra marzo e settembre inoltrato, mentre l’arbusto entra in quiescenza durante le stagioni più fredde. Data la natura rampicante della pianta e ricadente dei fiori, questo arbusto fiorito è anche ottimo per creare delle siepi o come riparo ai pergolati.
Sono moltissime le varietà di bouganville a disposizione, molte delle quali anche frutto di ibridazioni e originali accoppiamenti. In Italia, tuttavia, sono tre le specie che meglio si adattano alle condizioni climatiche e atmosferiche tipicamente mediterranee:
Ma quali sono i colori più diffusi di questa magnifica pianta? A seconda delle varietà, si potranno ammirare petali bianchi, gialli, rosa, lilla, rossi e violacei. Alcune tipologia prevedono anche fiori con più sfumature di più colori.
Questa pianta può essere facilmente coltivata sia in vaso che in giardino, tuttavia è necessario che vi siano delle condizioni ideali per la sua crescita. Ma quali necessità assicurare alla pianta?
Poiché originaria di luoghi molto diversi dal Mediterraneo dal punto di vista climatico, è utile garantire alla bouganville alcune specifiche condizioni. Questo non solo per permettere lo sviluppo in altezza dell’arbusto, ma anche per massimizzare la sua fioritura:
Come già anticipato, la bouganville può essere efficacemente coltivata sia in giardino che in vaso. In questo ultimo caso, come di consuetudine, sarà utile predisporre sul fondo del contenitore un letto di palline di argilla espansa, cocci oppure ghiaia. Così facendo, si favorirà il deflusso dell’acqua.
La coltivazione può avvenire a partire dal seme, anche perché la capacità di germogliazione è buona, tuttavia la modalità più frequente è quella della talea. Si taglia da un arbusto di circa una decina di centimetri di lunghezza, per poi adagiarlo in un substrato di sabbia, torba e terreno ricco di azoto.
In poche settimane, quando le nuove radici saranno ben sviluppate, la piantina potrà essere trasferita in dimora definitiva. In alternativa, si possono acquistare degli esemplari già cresciuti da travasare o trasferire nelle aiuole del giardino.
Per quanto la sua natura sia abbastanza rustica, anche la bouganville richiede delle cure cicliche affinché possa continuare a crescere rigogliosa. Di seguito, qualche utile consiglio.
Come già anticipato, la bouganville è una pianta rampicante. Questo le permette di massimizzare l’esposizione solare, catturare al meglio l’umidità dell’aria e anche distribuire le sostanze nutritive in tutte le sue parti. Per aiutare la pianta a svilupparsi verticalmente, si possono usare dei piccoli paletti quando ancora di piccole dimensioni, a cui legare dolcemente i suoi piccoli rami con dello spago.
Quando le altezze iniziano a diventare importanti, si può avvicinare la bouganville a pareti e staccionate, magari predisponendo una copertura a rete affinché la pianta trovi degli utili appigli.
Lo stesso vale anche se si decide di coltivarla come copertura dei pergolati.
La fioritura delle bouganville, così come accennato nei precedenti paragrafi, alle nostre latitudini avviene perlopiù in primavera e in estate. A seconda delle zone di residenza, i primi esemplari potrebbero comparire entro la fine del mese di marzo, mentre gli ultimi anche a ottobre.
Per la concimazione, è utile procedere ciclicamente – all’incirca ogni tre o sei mesi – con componenti ricche di azoto e di potassio. A questo scopo, utilissimo è il compost domestico, ma anche altre tipologie di fertilizzante organico e naturale come il guano oppure il letame di suini e bovini.
Per scoprire quando la bouganville debba essere annaffiata – e, come già ricordato, la pianta può adattarsi anche a periodo non troppo estesi di siccità – si procede verificando il terreno con le dita. Non dovrà risultare troppo secco né troppo bagnato, solo leggermente umido.
Quando la pianta tende a svilupparsi in modo molto vistoso, è utile procedere a potatura, con dei tagli obliqui sui rametti più esterni. Se sono presenti fiori oppure foglie, il taglio dovrà comprendere anche le gemme, per liberare la pianta originaria dai sovraccarichi nella distribuzione delle sostanze nutritive.
Fra i parassiti temuti dalla pianta vi sono afidi e cocciniglie.
Per quanto si tratti di una delle specie da fiore più gettonate per la coltivazione primaverile ed estiva, sia in vaso che in terra piena, è normale che sorgano dei legittimi dubbi sulle necessità di cura della bouganville. Ad esempio, quali sono i dubbi più comuni?
La bouganville è una pianta che richiede un’annaffiatura abbastanza costante, soprattutto durante l’estate e, in ogni caso, quando la temperatura diventa troppo asfissiante. In primavera, se coltivata all’aperto, possono bastare anche le normali precipitazioni. In estate si procede invece quotidianamente, privilegiando le prime ore della giornata o il tramonto, per evitare che l’acqua evapori troppo in fretta. Sulle modalità di annaffiatura, bisogna versare l’acqua direttamente sul suolo, evitando di bagnare troppo le parti aeree per evitare la formazione di muffe o funghi. Ancora, si dovrà procedere solo quando il terriccio appare secco, perché gli eccessi d’acqua e i ristagni ne possono danneggiare l’apparato radicale.
In genere, la bouganville viene piantata in primavera, al termine delle gelate tipiche dell’inverno. È comunque ideale sempre procedere con temperature superiori ai 15 gradi. Se si risiede in un luogo dove la primavera è mediamente mite, si può procedere direttamente sul terreno di destinazione finale. In caso contrario, ci si può avvalere di un semenzaio in un luogo riparato, trasferendo poi le piante in dimora definitiva quando raggiungono i 15-20 centimetri di altezza.
Se le condizioni climatiche sono ideali, quindi con abbondante sole, media umidità e assenza di sbalzi di temperature, la bouganville produce fiori per un periodo molto esteso: da maggio a ottobre inoltrato. Naturalmente, vi sono molti fattori che possono alterare questo ciclo, come ad esempio un’irrorazione solare eccessiva oppure piogge troppo frequenti.
La bouganville preferisce un’esposizione in pieno sole e, di conseguenza, la posizione ideale è quella orientata a sud. Un elemento da tenere in considerazione quando i vasi di bouganville verranno esposti su terrazze, balconi e davanzali: se orientati a nord, e quindi in ombra per una parte considerevole della giornata, i fiori potrebbero apparire in numero non sufficiente.
La bouganville non è una pianta che ama i cali di temperature improvvisi e le gelate eccessive, di conseguenza in inverno richiede degli opportuni ripari. La si può coprire con del telo plastico per giardinaggio, purché traspirante, oppure trasportarla in un luogo protetto come un portico, uno scantinato o un piccolo garage.
Sono molte le cause che possono portare la pianta a perdere le sue foglie. Da una scarsa annaffiatura o, al contrario, un eccesso di acqua, passando da infestazioni parassitarie, micosi e infezioni fungine. Spesso l’ingiallimento e la caduta delle foglie possono segnalare un danneggiamento radicale della pianta, ad esempio per scarso deflusso dell’acqua.
Possono essere differenti le cause che portano la bouganville a una mancata fioritura. La più frequente è l’errata esposizione solare, ovvero la pianta non riceve sufficiente luce. Vi sono poi le carenze nutrizionali nel terreno per una ridotta concimazione, così come alterazioni del PH del suolo, infestazioni parassitarie e fungine, nonché molto altro ancora.