Bottiglie contro l’urina dei cani: funzionano davvero?
Tornano in voga le bottiglie d'acqua contro l'urina dei cani, posizionate davanti ai portoni: in realtà, il metodo sarebbe inefficace.
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Complice anche un serrato passaparola sui social network, sta tornando decisamente in voga una vecchia usanza: quella di lasciare bottiglie d’acqua nei pressi di muri e portoni, per evitare che i cani possano urinare sull’uscio di casa. Una credenza che sta conquistando sempre più persone, come testimoniato dalla piattaforme social, dove in molti pubblicano orgogliosi le immagini di bottiglie di diverse dimensioni, ricolme d’acqua e posizionate su punti strategici di aiuole e marciapiedi. Ma questo sistema funziona davvero?
Così come riferisce il Corriere della Sera, navigando online si trovano molte giustificazioni a riprova della supposta efficacia di questo metodo. Secondo alcuni, ad esempio, i cani si allontanerebbero poiché spaventati dal loro riflesso deformato sulla superficie della bottiglia. Per altri, l’ombra prodotta dalla bottiglia stessa fungerebbe da deterrente, mentre per alcuni la ragione sarebbe da attribuire all’energia statica che, a contatto con il quadrupede, si libererebbe causando una sensazione fastidiosa.
Sebbene in molti siano pronti a giurare il metodo sia efficace, in realtà non vi sono prove scientifiche della bontà di questo ingegnoso sistema. Non è però tutto, poiché sui social network alcuni dubbiosi utenti hanno pubblicato delle fotografie, dove si notano chiaramente dei cani – e più frequentemente dei gatti – urinare senza troppi problemi sopra le stesse bottiglie. I felini, in particolare, sarebbero attirati dai materiali plastici per espellere le loro funzioni fisiologiche: questo spiega perché, di tanto in tanto, i quadrupedi domestici preferiscano sacchetti di plastica inavvertitamente dimenticati in casa anziché la classica lettiera.
Ma dove è nata questa leggenda e, soprattutto, poiché sta tornando con una certa irruenza? A quanto pare, in tempi moderni l’usanza ha iniziato ad affermarsi nel Regno Unito negli anni ’80, quando diversi giardinieri e agricoltori si sono convinti che le bottiglie piantate nel terreno potessero tenere lontani cani e gatti dai campi. Si tratterebbe, tuttavia, di una credenza rivisitata rispetto a una tradizione in uso qualche secolo fa in Scozia: si pensava che le bottiglie di vetro riempite a metà, stimolate dal vento, potessero produrre un suono sgradito alle volpi. Oggi, invece, è più probabile che l’affermazione di questo metodo sia dovuto alla facilità con cui si crede a tutto ciò che appare sui social network, anche in assenza di specifiche prove.
Fonte: Corriere della Sera