Bosso: coltivazione e cura della pianta da siepe
Il bosso è una delle piante maggiormente scelte per la creazione di siepi e altri elementi decorativi: ecco i consigli di coltivazione e cura.
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Il bosso rappresenta uno degli arbusti maggiormente impiegati per la creazione di siepi o altri elementi decorativi in giardino. Merito della sua grande adattabilità, che permette a questo vegetale cespuglioso di resistere ai più svariati climi, ma anche dalla media facilità di cura. Ma come si coltiva e quali necessità richiede questa siepe?
Prima di inaugurare la coltivazione, è bene chiedere consiglio al proprio fornitore di prodotti di botanica di fiducia, per verificare che il bosso possa facilmente adattarsi al clima tipico del proprio luogo di residenza. Di seguito, qualche consiglio utile.
Bosso: origini e caratteristiche
Il Buxus sempervirens – conosciuto anche come bosso comune, bossolo o mortella – è una pianta appartenente alla famiglia delle Buxaceae. Questa specie è fra le più gettonate in Italia per la creazione di siepi e altre decorazioni da giardino, nelle sue molteplici varietà: a oggi sono infatti note più di 150 cultivar. La piante è originaria di Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale e Giappone, sebbene oggi venga coltivata praticamente in tutto il mondo.
Il bosso si caratterizza per un portamento cespuglioso: senza opere di potatura, la pianta può raggiungere anche i quattro metri in altezza. Il fusto è sottile ma resistente – tanto che dal bosso può essere ricavato un pregiato legno – mentre da piccoli rami secondari si sviluppano delle vistose foglie, dalla forma ovale e dall’aspetto lucido, facilmente riconoscibili per il loro intenso colore verde. La pianta produce anche dei piccoli fiori, delle gradevole inflorescenze bianche non particolarmente appariscenti. L’arbusto viene identificato anche per il suo unico e persistente profumo, maggiormente evidente nei mesi più caldi dell’anno. Il bosso è comunque un esemplare sempreverde, quindi garantirà delle splendide e colorate foglie durante tutte le stagioni.
La pianta riesce ad adattarsi in qualsiasi tipo di terreno, anche se tende a preferire i terricci mediamente alcalini e dalla buona capacità drenante. Poiché varietà rustica, non richiede particolari concimazioni, anche se di tanto in tanto potrebbe risultare utile mescolare del compost al terriccio superficiale, allo scopo di favorirne la crescita.
Sul fronte delle annaffiature, il bosso non richiede particolari interventi: nei mesi meno afosi dell’anno, infatti, possono bastare le normali precipitazioni. Durante l’estate, o comunque in periodi di forte siccità, è comunque indicato provvedere vagliando al tatto la secchezza del terreno.
Bosso: coltivazione in vaso e in giardino
Il bosso è una pianta coltivata perlopiù in giardino, proprio poiché spesso scelto per la creazioni di estese siepi, tuttavia la crescita in vaso non è esclusa. Per farlo, è necessario scegliere un contenitore sufficientemente alto affinché l’apparato radicale possa svilupparsi correttamente. Sul fondo andrà previsto uno strato di ghiaia e cocci per aumentare le capacità drenanti del terreno, dopodiché il vaso dovrà essere riempito con un terriccio morbido o di medio impasto, preferibilmente alcalino e arricchito con del compost.
La moltiplicazione del bosso avviene soprattutto per talea, il metodo più veloce per ottenere delle piante dalle medesime caratteristiche genetiche dell’originale. Per farlo, si tagliano dei rametti di circa 15 centimetri dalle porzioni più estese della pianta e, nel corso della primavera, si inseriscono in torba e sabbia per favorire l’apparizione delle radici. La piantina ottenuta può essere quindi trasferita in vaso, mentre per il trapianto in giardino potrebbero essere necessari anche un paio d’anni. Per questo, in caso si volesse realizzare una siepe, si può valutare di acquistare delle piante già adulte.
Tra le necessità di cura, oltre all’ovvia potatura per mantenere la forma e l’altezza desiderate per la siepe, bisogna prestare attenzione alla crescita di erbacce e all’apparizione di parassiti, come afidi, cocciniglie e la piralide del bosso.