
Ecco a quanto ammonta il Bonus Pasqua e come averlo - greenstyle.it
Buone notizie in arrivo per Pasqua: dal Governo arriva un “regalo” sotto forma di bonus. Quello che c’è da sapere sull’importo e sulle modalità di richiesta.
Non è un momento particolarmente felice per le famiglie, che devono fare i conti con le bollette del gas tornate da mesi alle stelle e con rincari generalizzati che fanno sentire tutto il loro peso nel momento di presentarsi alla cassa con il carrello della spesa settimanale.
Senza contare che gli stipendi dei lavoratori italiani sono al palo da anni se è vero che, come documenta il recente Rapporto mondiale sui salari curato dall’Organizzazione mondiale del lavoro, l’Italia è la maglia nera tra i Paesi del G20 sul fronte dei salari reali (al netto cioè dell’inflazione), più bassi di 8,7 punti rispetto al 2008, anno della crisi finanziaria.
Oltre a quella dell’uovo di Pasqua però gli italiani – in particolare i pensionati – potrebbero trovarsi con una gradita sorpresa: un bonus introdotto dal governo con la manovra di Bilancio 2025. Lo scopo dell’esecutivo appare chiaro: sostenere il potere d’acquisto delle fasce più deboli della popolazione.
Bonus Pasqua, a quanto ammonta il “regalo” del Governo e come richiederlo
Quello che potremmo definire un vero e proprio “bonus Pasqua” non è altro che l’aumento delle pensioni minime, che scatta proprio questo mese di aprile senza bisogno di presentare alcuna domanda. Si tratta di un intervento strutturale – non dunque di un’agevolazione una tantum. La rivalutazione prevista per quest’anno ammonta a un +2,2% destinato ad aumentare di un ulteriore 1,3% nel 2026.

Stando a quanto comunicato dall’INPS, l’aumento interessa sostanzialmente chi riceve il minimo pensionistico. Parliamo di tutta la platea di pensionati che percepisce un assegno mensile di circa 603 euro. La rivalutazione di aprile porterà a 603,40 euro l’importo, ma è previsto anche un contributo aggiuntivo di 100 per chi si trova nelle fasce più basse.
Parziale maggiorazione anche per chi percepisce una pensione di poco più alta della minima. L’aumento si ridurrà progressivamente fino a sparire una volta superata una determinata fascia di reddito. Uno degli aspetti più apprezzabili di questa misura è la mancanza assoluta di adempimenti burocratici. Non ci sarà bisogno di presentare alcuna domanda.
Sarà l’INPS a pensare a tutto: l’ente previdenziale provvederà ad erogare in automatico l’importo, visibile già in questo cedolino di aprile. Insomma: un intervento semplice e diretto pensato per un’erogazione rapida e efficace, abbattendo i rischi di possibili esclusioni per ragioni procedurali o a causa di qualche errore nella fase di presentazione delle domande.