Bonus fotovoltaico
Quello del bonus fotovoltaico 2022 è uno degli argomenti più discussi nel corso degli ultimi mesi: con l’aumento sensibile delle tariffe dell’energia e del gas, sempre più persone guardano all’autoproduzione con curiosità.
D’altronde, con un investimento abbastanza modesto, ci si può rendere pienamente indipendenti dal punto di vista energetico, calmierando così il caro-bollette. Ma cosa è nei fatti il bonus fotovoltaico e, soprattutto, come accedervi?
È necessaria una precisazione: non esiste un bonus fotovoltaico in senso stretto, bensì si parla di misure per spingere l’installazione di soluzioni fotovoltaiche all’interno di altri sistemi di incentivi. In particolare il Superbonus al 110%, il Bonus Ristrutturazione e il Bonus Energie Rinnovabili.
Si ricorda, invece, che l’Ecobonus al 65% riguarda l’installazione di sistemi solari-termici. Di seguito, tutte le informazioni utili.
Con la definizione comune di bonus fotovoltaico si intende una serie di misure, approvate a livello governativo, per incentivare l’installazione domestica o condominiale di pannelli fotovoltaici utili alla produzione di energia elettrica. Così come già accennato, non esiste un “bonus fotovoltaico” in sé, ma si tratta dell’insieme di diversi incentivi contenuti in altri provvedimenti.
Fra questi vi rientrano:
Prima di capire quale tipologia di incentivo statale possa fare al caso nostro, è necessario analizzare i vantaggi dell’installazione di pannelli fotovoltaici. Innanzitutto, è utile una precisazione: spesso si parla di “pannelli solari”, senza distinguere le loro funzionalità. Sul mercato esistono:
Quando si decide di installare pannelli fotovoltaici, i vantaggi sono proporzionali alla potenza nominale a propria disposizione. In genere l’installazione tipica prevede una potenza di 3 KW, come i normali contratti dai fornitori, ma in genere si installa 6 KW in posizioni diverse sul tetto di casa per massimizzare l’esposizione solare e provvedere alla produzione anche nelle giornate maggiormente nuvolose.
Se abbinato a un sistema d’accumulo, quindi a batterie che permettono di sfruttare l’energia prodotta anche di notte o quando il sole è assente, si può arrivare a un risparmio del 90% sulle bollette dell’energia – non è da escludere che si diventi completamente indipendenti – e di circa il 70% su quelle del gas.
Con l’autoproduzione di energia è utile anche elettrificare la casa, ad esempio sostituendo i vecchi fornelli a metano con piani elettrici o a induzione.
Ma, nei fatti, a quali incentivi statali si può accedere per l’installazione di pannelli fotovoltaici? Come già accennato, vi sono tre possibilità: il Superbonus al 110%, il Bonus Ristrutturazione e il nuovo Bonus Energie Rinnovabili.
Il cosiddetto Superbonus al 110%, voluto dal Governo Conte durante le fasi più dure della pandemia e di recente non prorogato per i prossimi anni, prevede una serie di misure per incentivare l’efficientamento energetico degli edifici.
I proprietari possono recuperare fino al 110% della spesa sia con del credito d’imposta IRPEF, spalmato su 10 anni, oppure cedendo il credito alla società che si occupa della ristrutturazione. In questo caso, il bonus sarà direttamente stornato in fattura.
Anche l’installazione di pannelli fotovoltaici rientra nelle possibilità previste dal Superbonus al 110%, ma deve essere compreso tra altre misure, come il rinnovamento dei sistemi di riscaldamento o il rifacimento del cappotto termico. Si ricorda infatti che:
Se queste condizioni sono soddisfatte, in merito al fotovoltaico il Superbonus permette di:
Chi non volesse approfittare del Superbonus al 110%, anche perché la mancata proroga rende molto complesso terminare i lavori entro i termini stabiliti per legge, può scegliere il cosiddetto Bonus Ristrutturazione. Approvato nell’ultima Legge di Bilancio ed esteso fino al 31 dicembre 2024, questo incentivo prevede:
Di recentissima introduzione, il già ribattezzato Bonus Energie Rinnovabili è stato introdotto con il Decreto Ministeriale del 6 maggio e verrà ufficializzato entro 90 giorni, quindi di fatto sarà disponibile a partire dal 16 settembre 2022.
Questo incentivo si concentra su sconti per l’installazione di sistemi d’accumulo collegati a fonti esclusivamente rinnovabili, fra cui vi rientra appunto anche il fotovoltaico. Al momento, sono noti solo due requisiti:
Il Governo ha deciso di stanziare 3 miliardi di euro per questo incentivo ma, prima di settembre 2022, non saranno noti i tetti massimi di spesa, la percentuale di sconto e i vari requisiti. È però probabile che venga sempre proposta una detrazione IRPEF in 5 anni o, ancora, la cessione del credito con sconto immediato in fattura.
Elencati contorni degli incentivi che possono garantire l’ottenimento del bonus fotovoltaico, è necessario prestare attenzione ai requisiti e alle scadenze. Sia per la richiesta che per terminare i lavori, così come definito dalla relativa normativa.
Il Superbonus al 110% – che, come già accennato, non avrà proroghe – prevede diverse scadenze a seconda dell’unità immobiliare sottoposta a ristrutturazione:
Questo incentivo è previsto per:
Tutta la documentazione deve essere presentata all’Enea, tramite il sito ufficiale, poiché gestore dell’erogazione e del controllo del bonus. Se si decide di cedere il credito d’imposta, la relativa procedura può essere eseguita dall’azienda designata.
Per l’installazione del fotovoltaico all’interno del Bonus Ristrutturazione, la scadenza è al 31 dicembre 2024, per un tetto massimo di spesa di 96.000 euro. L’accesso all’incentivo è garantito a:
La richiesta può essere presentata in fase di dichiarazione dei redditi, sia per quanto riguarda il modello 730 che per l’Unico destinato ai liberi professionisti.
Ancora poco definito, invece, è il contesto del bonus fotovoltaico all’interno dell’incentivo Energie Rinnovabili. Come già accennato, questo strumento è stato previsto per installare sistemi di accumulo da collegare alla produzione di energia, in questo caso solare, tramite fonti esclusivamente rinnovabili.
Al momento vi è lo stanziamento di 3 miliardi di euro complessivi, ma non sono ancora noti requisiti, scadenze e tetti massimi di spesa. Se ne saprà di più, con molta probabilità, a partire da settembre 2022.