Bonus Bici: rimborsi a rischio e l’app ancora non arriva
Ancora incertezza sul fronte Bonus Bici, mentre sembra passata la linea voluta da Costa per l'accesso agli incentivi: solo fattura o scontrino parlante.
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Ancora nuvole sopra il Bonus Bici lanciato dal governo per la Fase 2. Diversi sono gli interrogativi che preoccupano gli utenti e le associazioni di categoria, oltre che i negozianti. L’arrivo dell’app che dovrà gestire il flusso delle domande di rimborso non ha ad oggi una data certa. Inoltre in molti potrebbero vedersi negato l’accesso ai sospirati incentivi.
A denunciare la situazione di incertezza è ancora una volta Confindustria – ANCMA. Dopo essere intervenuta nelle scorse settimane sottolineando il rischio di un “click day“, l’associazione ha ribadito come sul fronte app il governo sia piuttosto indietro. A fronte però di dati piuttosto positivi per il settore biciclette e monopattini, con vendite in costante crescita.
Come sottolineato a suo tempo da ANCMA, solo nel primo mese sono stati venduti circa 540mila mezzi tra biciclette e veicoli della micromobilità. L’andamento nelle settimane successive è proseguito nella stessa direzione. Ipotizzando una media di 300 euro di incentivi bici per ciascuna richieste, afferma l’associazione, solo il primo mese sarebbero stati “prenotati” circa 162 milioni. Su un totale stanziamento, da parte del governo, di circa 200 milioni.
Secondo Pietro Nigrelli, direttore del settore ciclo di Confindustria ANCMA, il continuo rinvio del lancio della app sta creando grande confusione. Preoccupati i negozianti, alcuni dei quali temono di non riuscire a ottenere il rimborso per quanto già scontato ai propri clienti.
Bonus Bici: novità su scontrino e accesso agli incentivi
Nel frattempo secondo le ultime indiscrezioni sembra sia passata la “linea dura” voluta da Costa, con accesso agli incentivi solo dietro fattura o scontrino parlante. Resta per da attendere il parere finale del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Altra questione sulla quale sembrano arrivati parametri certi è quella relativa all’accesso agli incentivi, che non avverrà seguento l’ordine di richiesta del rimborso, ma in base alla data di acquisto del veicolo.
Fonte: QuiFinanza