Blatta
La presenza di blatte in casa rappresenta un problema da non sottovalutare. Non solo poiché questi insetti possono risultare particolarmente fastidiosi e graditi, ma anche e soprattutto poiché possono avere effetti pericolosi sia sull’igiene domestica che sulla salute dell’uomo. Ma da dove arrivano le blatte, in che modo entrano all’interno degli appartamenti e, soprattutto, come eliminarle in modo definitivo?
Quella degli scarafaggi in casa è un’eventualità molto diffusa, sia in città che in quelle abitazioni che si trovano immerse nella natura. Poiché insetti particolarmente prolifici e curiosi, hanno facile accesso all’interno degli appartamenti e il loro avvistamento deve sempre costituire un campanello d’allarme. Di seguito, qualche consiglio su come eliminare le blatte in casa.
Con i termini scarafaggi e blatte si identificano alcuni insetti appartenenti alla famiglia dei blattoidei, ovvero del genere Blattodea. Si tratta di un gruppo molto numeroso di esemplari a sei zampe, tanto che oggi ne sono conosciute circa 4.000 specie sparse in ogni angolo del Pianeta.
Le dimensioni di questi insetti possono variare enormemente – dai tre millimetri di corpo per le specie più minuscole agli otto centimetri di alcune varietà tropicali – ma la struttura rimane simile. Il corpo assume infatti una forma ovale e allungata, con dorso e addome schiacciati, spesso coriacea e di colorazione marrone o nera. Le zampe sono generalmente sei, mentre alcune specie sono anche dotate di ali.
Quasi tutte le blatte sono fitofaghe, si nutrono quindi di vegetali, ma ve ne sono anche alcune onnivore. Gli scarafaggi sono solitamente attratti dai sapori zuccherini e questo ben spiega perché spesso li si trova nei pressi delle dispense domestiche.
Nonostante il gran numero di blatte esistenti sulla Terra, le specie che maggiormente infestano le case italiane sono tre:
Scarafaggi e blatte possono rappresentare un pericolo per l’uomo e per la sua salute. Sebbene non siano vettori di agenti infettanti, come può accadere per insetti soliti mordere e pungere come le zanzare, possono influire sul benessere umano in modo indiretto.
Infestando rapidamente gli ambienti, questi esemplari possono infatti contaminare i cibi, in particolare con i loro minuscoli escrementi. Gli alimenti contaminati, se ingeriti, possono dar luogo a:
Oltre a queste patologie, la disinfestazione è fondamentale per i soggetti allergici o particolarmente ipersensibili, poiché le blatte potrebbero scatenare crisi asmatiche.
Blatte in casa: da dove arrivano? È questa la domanda che molti si saranno fatti nel vedere la rapida moltiplicazione di questi insetti all’interno della propria abitazione. Anche nei luoghi più puliti e igienizzati, gli scarafaggi possono rapidamente proliferare, se non vengono opportunamente adottate delle misure di contenzione.
Di seguito, ecco come le blatte entrano in casa, dove si annidano e come scovarle.
Blatte in casa, da dove escono questi fastidiosissimi insetti? Sono molte le modalità con cui gli scarafaggi riescono a entrare negli appartamenti, soprattutto nei palazzi più vecchi e che più presentano crepe e fessure:
Ma una volta all’interno dell’abitazione, dove si annidano gli scarafaggi? Non è infatti sempre semplice notarli di giorno, poiché questi insetti tendono a essere maggiormente attivi durante la notte, quando escono dai loro nascondigli per nutrirsi.
Di norma, le blatte preferiscono i luoghi bui ed umidi. Non è quindi difficile trovarne in grandi quantità dietro mobili ed elettrodomestici, sotto ai ripiani di cucina e bagno, nelle fessure nei muri e – fatto questo decisamente frequente – nelle scatolette murate di prese elettriche e interruttori.
Il modo più semplice per accorgersi di un’infestazione da blatte è notare la presenta diretta degli insetti, magari a tarda sera. Le varietà marroni e dotate di ali tendono a svolazzare per piccoli tragitti, soprattutto se sorprese dall’improvvisa accensione di lampade e punti luce. Quelle nere tendono perlopiù a camminare sul pavimento, anche se possono comunque arrampicarsi sulle pareti più ruvide.
Bisogna però prestare attenzione anche agli escrementi di questi insetti, che confermano senza dubbio la loro presenza in casa. Di norma, sulle superfici più chiare si potrebbero notare dei minuscoli puntini neri, quasi si trattasse di una polvere simile al carbone. Poiché le blatte salgono anche sui muri, questa polverina potrebbe essere presente anche sulle pareti.
Ma come debellare le blatte in casa, una volta confermata l’infestazione? Tutto dipende dalla quantità di esemplari presenti: se la colonizzazione da parte degli insetti è cominciata da poco, si potrà far ricorso anche a semplici rimedi naturali o ritrovati della nonna. Quando la loro diffusione è ormai ubiquitaria, è invece necessario affidarsi a professionisti per una disinfestazione chimica.
L’erba gatta, ovvero la Nepeta cataria, è una pianta molto conosciuta perché scatena delle reazioni inebrianti o calmanti nei gatti. Non tutti però sanno che può essere efficacemente impiegata anche per eliminare le blatte in casa: basta disporne qualche piantina nei luoghi di maggiore infestazione: questi insetti non ne sopportano il profumo.
Per chi vuole sbarazzarsi definitivamente delle blatte, una facile trappola può essere costruita con una bottiglia di plastica. È sufficiente tagliare la bottiglie poco sotto al suo collo, in modo da ottenere una sorta di imbuto. Questo andrà adagiato rovesciato sulla porzione inferiore della bottiglie, quindi con il collo rivolto verso l’interno.
A questo punto si riempie la bottiglia da acqua e, sulla parete interna dell’insolito imbuto creato, si sparge del sapone liquido per piatti oppure del sapone di Marsiglia in crema. Le blatte, attirate dall’acqua, si adageranno sull’imbuto, scivolando poi nella trappola.
Altro repellente casalingo contro gli scarafaggi è rappresentato dal mix di alloro, aglio e cipolla: tutti elementi dal profumo sgradito a questi insetti. Basta tritare i tre componenti e disporli in luoghi strategici della casa, come sotto o dietro agli elettrodomestici, in piccole vaschette.
L’aceto di vino bianco è da sempre uno dei rimedi naturali più utilizzati per la pulizia della casa. Non tutti sanno però che, oltre a sgrassare e lucidare le superfici, questo composto risulta molto sgradito a tutte le blatte.
Pulire sempre casa avvalendosi dell’aceto può essere quindi un ottimo modo per evitare l’infestazione da blatte. Ancora, si possono lasciare bicchieri ricolmi di aceto o batuffoli di cotone imbevuti nei luoghi della casa dove questi insetti hanno nidificato.
Come già accennato, l’infestazione da blatte in casa è un’evenienza pericolosa, poiché questi insetti possono aumentare la probabilità di subire gravi infezioni. Per questo è molto importante agire sul fronte della prevenzione, anche facendo ricorso a comodi rimedi naturali.
La pulizia regolare della casa è indispensabile per ridurre il rischio di infestazione da scarafaggio. I luoghi sporchi e polverosi sono infatti maggiormente graditi dalle blatte, poiché rappresentano il loro habitat naturale.
Per farlo, è meglio ricorrere a rimedi deterrenti per lavare le superfici, come l’aceto di vino bianco, il limone e il Tea Tree Oil.
Le blatte sono più attive durante la notte, quindi è utile bloccare gli scarichi primi di coricarsi. Poiché gli insetti possono risalire dalle tubature, è utile coprire con tappi i lavandini di cucina e bagno, così come anche chiudere gli scarichi di vasca, doccia e bidet.
Più difficile agire sul WC: è sempre utile mantenere il coperchio abbassato, ma non del tutto sufficiente a evitare la fuoriuscita delle blatte.
L’odore dei rifiuti umidi rappresenta un importante richiamo per le blatte. È quindi sempre necessario utilizzare contenitori con coperchio, affinché gli odori dei cibi non si diffondano troppo rapidamente, e svuotare di frequente l’apposito secchiello.
Poiché le blatte hanno bisogno di un clima umido per poter proliferare, può essere utile ridurre l’umidità casalinga con un deumidificatore. Se non vi fosse la possibilità di acquistare un apposito apparecchio, si può versare un chilo di sale grosso all’interno di uno scolapasta o di un colino, da posizionare a sua volta all’interno di una vaschetta per la raccolta dell’acqua recuperata dagli ambienti.
Scopri anche: