Birra e prosecco per cani e gatti: esplode la mania
Spopola nel Regno Unito la mania della birra e del prosecco per cani e gatti: le bevande, tuttavia, sono create appositamente per questi animali.
L’universo dei prodotti alimentari e delle bevande per cani e gatti, amici a quattro zampe sempre più considerati membri a tutti gli effetti della famiglia, si fa ancora più stravagante. È quando dimostra l’ultimo trend nel Regno Unito, dove da qualche tempo spopolano birra e prosecco pensati per gli animali domestici. Non dei prodotti alcolici e gassosi non adatti alla loro alimentazione, bensì delle soluzioni elaborate perché, oltre a soddisfare il palato, possano essere sicure anche per la loro salute.
Le bevande in questione, prodotte da alcuni marchi specializzati, non prevedono ovviamente la lavorazione del luppolo o dell’uva, bensì delle speciali combinazioni di ingredienti che possano ricordare il sapore di questi due prodotti. Vengono infatti realizzate tramite l’infusione di erbe, per poi essere commercializzate in bottiglie del tutto analoghe a quelle destinate agli umani e normalmente in vendita nei comuni supermercati.
Mentre per i cani sembra che i proprietari si stiano orientando sulla birra, l’universo dei gatti sembra essere invece dominato dal vino felino. Ne esistono di moltissime varietà, tanto che è possibile acquistare un rosso, un bianco oppure un rosato, con tanto di esperti sommelier che ricercano la nota gustativa sul palato migliore per questi preziosi animali domestici.
I preparati in questione, oltre all’assenza di alcol, non contengono l’aggiunta di anidride carbonica, per non appesantire il delicato apparato digerente degli amici cani e gatti. Una delle società più attive in questo settore, con sede nel Cambridgeshire, adopera ad esempio estratti di tarassaco e bardana, così come riporta TGCom24. Le proposte sul mercato sembrano essere andate letteralmente a ruba, tanto che nel Regno Unito si parla di vera e propria mania per le bevande “di lusso” destinate ai cuccioli d’appartamento, e chissà che questa tendenza non sia pronta a sbarcare anche in altre nazioni del Vecchio Continente, Italia inclusa.