Bill Gates: solo carne sintetica nei Paesi ricchi
Bill Gates chiede ai Paesi ricchi del mondo di consumare unicamente carne sintetica, allo scopo di combattere i cambiamenti climatici.
Fonte immagine: Simon Davis/DFID via Wikimedia
Bill Gates torna a parlare di cambiamenti climatici e, questa volta, si concentra sul consumo della carne. Soddisfare il fabbisogno dei Paesi più ricchi del mondo comporta emissioni enormi di anidride carbonica e di altri gas serra, come il metano, derivanti dagli allevamenti intensivi. Tanto che oggi la produzione di derivati animali per il consumo umano pare possa essere una fonte di contaminanti nocivi addirittura più elevata rispetto al traffico automobilistico. Ma il genio dell’informatico ha la sua soluzione: scegliere la carne sintetica.
Il fondatore di Microsoft ne ha parlato non solo nel suo ultimo libro, “How to Avoid a Climate Disaster”, ma anche nel corso di un’intervista con Technology Review.
Bill Gates e la carne sintetica
Come già accennato, la produzione di carne è una delle principali fonti di anidride carbonica e altri gas serra a livello mondiale. La maggior parte degli inquinanti deriva dagli estesi campi di mangimi, per la produzione di vegetali con cui alimentare bovini e suini negli allevamenti intensivi, a cui seguono i gas prodotti naturalmente da questi animali. Oggi le emissioni di CO2 e di metano dovute a queste strutture potrebbero addirittura valere un terzo dei contaminanti atmosferici globali. E questo senza considerare come, per far sempre più spazio a campi coltivati, la domanda di carne è fra le principali cause di deforestazione in paradisi di biodiversità come l’Amazzonia.
Secondo Gates, non si può negare l’esistenza di ostacoli – sia sociali che culturali – all’adozione massiccia di stili alimentari privi di derivati animali, come la dieta vegana. Ancora, le disparità economiche non permettono di imporre la rinuncia alla carne ai Paesi più poveri, poiché per loro ancora fonte relativamente economica di sussistenza. Ma gli Stati più ricchi possono fare la differenza sui cambiamenti climatici, ad esempio investendo su tutte quelle realtà che, già oggi, producono carne sintetica.
Sono moltissime le aziende che offrono carne di origine vegetale, oppure ingegnerizzata in laboratorio, dalla consistenza, il sapore e gli impieghi in cucina molto simili rispetto a quella originale. Incentivare questo mercato riuscirebbe a risolvere due principali motivi: superare la reticenza di chi non vuole sposare una dieta unicamente vegetale e ridurre in modo sensibile le emissioni di CO2 e metano a livello mondiale. Così ha spiegato l’informatico nella sua intervista:
Non credo che le 80 nazioni più povere potranno consumare carne sintetica. Ma credo che tutte le nazioni più ricche dovrebbero scegliere carne al 100% sintetica. Ci si può abituare alle differenze di sapore e le aziende stanno già lavorando per renderne il gusto sempre più affine all’originale. Le differenze di prezzo sono inoltre talmente modeste che si può facilmente modificare il comportamento dei consumatori o spostare la domanda con degli interventi normativi.
È utile ricordare come Gates abbia più volte espresso il proprio parere positivo nei confronti della carne vegetale oppure nella sintetica di laboratorio, tanto da essere fra i finanziatori di molte aziende di questo campo, come Beyond Meat.
Fonte: Technology Review