Quali sono i benefici del biancospino e come usarlo
Vanta proprietà antiossidanti, antinfiammatorie ed epatoprotettive, è il biancospino. Utile anche per trattare gli stati leggeri di ansia e l'insonnia.
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Il biancospino è una pianta originaria dell’Africa nota da secoli per le sue proprietà medicinali. Viene diffusamente usata per i suoi molteplici benefici in fatto di malattie cardiache, di ansia e di pressione sanguigna.
Nonostante benefico sotto diversi punti di vista, non è privo di controindicazioni che bisogna necessariamente valutare nel caso in cui lo si voglia assumere. Quando si prende il biancospino? E quando non assumerlo? Quello che bisogna sapere in merito.
Biancospino, origine e caratteristiche
Il biancospino, C. Oxyacantha, è una pianta originaria della maggior parte dell’Europa, del Nord Africa e dell’Asia occidentale che appartiene alla famiglia delle rosaceae. La stessa, per intenderci, di alberi da frutto quali meli, peri, peschi. Ma anche la stessa di fragole e rose.
L’albero di biancospino si presenta come un arbusto o un piccolo albero che può sviluppare al massimo un’altezza di 10 metri. È caratterizzato da una fitta chioma della quale, gli steli più giovani, presentano delle spine piuttosto affilate.
Le foglie del biancospino, profondamente lobate, misurano dai 20 ai 40 mm e hanno una forma lunga, sono verde scuro in superficie e più chiare nella parte sottostante. I suoi fiori, molto profumati, si sviluppano in mazzetti di numero variabile, tra i 5 ed i 25.
Ogni fiore di biancospino ha un diametro di circa 10 mm e cinque petali bianchi. Fiorisce in genere in primavera inoltrata, tra aprile e maggio. Una volta impollinati dagli insetti, si sviluppano dei frutti di colore rosso intenso. Il frutto di biancospino è simile a una bacca che in qualche modo ricorda le prugne.
Mitologia e simbolismo
La pianta è simbolo pagano di fertilità. Tuttavia, è collegato al concetto di morte. Non lo si portava mai in casa in quanto associato all’idea che avrebbe arrecato malattie e perdite. Durante il Medioevo si riteneva che i suoi fiori odorassero di peste.
E, difatti, studi successivi hanno dimostrato come la trimetilammina presente nei fiori di biancospino sia anche una delle prime sostanze chimiche che va a formarsi nel tessuto animale in decomposizione.
I principi attivi del biancospino
La maggior parte degli studi condotti in merito ha dimostrato che i principi attivi presenti negli estratti di biancospino sono per la maggior parte composti flavonoidi, sostanze chimiche che appartengono alla famiglia dei polifenoli e che vantano proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
La pianta contiene, nello specifico, quercetina, glicosidi e iperoside, nonché vitexina e apigenina. I primi si caratterizzano per l’azione cardioprotettrice, gli ultimi due per quella sedativa e spasmolitica. È inoltre fonte di alti livelli di vitamina C, antocianina, saponina, tannino, e di vari polifenoli come procianidine, epicatechina, iperoside, isoquercitrina, acido clorogenico oltre che di altre importanti molecole organiche.
Benefici e proprietà del biancospino
Il biancospino è una delle erbe più importanti in ambito medico per la prevenzione ed il trattamento delle malattie cardiovascolari nonché il rimedio più prezioso per il sistema cardiovascolare che si possa trovare in natura.
Quali sono i benefici del biancospino? Svolge attività ipotensiva, ipolipidemica e antiossidante; comporta effetti cardioprotettivi, anti-ansia e anti-depressione; protegge contro l’infarto del miocardio; esercita un’attività contro i radicali liberi, contro le infiammazioni, gastroprotettiva e antimicrobica.
Malattie cardiovascolari
La protezione cardiaca che esercita è strettamente legata alla sua attività antiossidante. I polifenoli presenti nelle bacche del biancospino influenzano positivamente il colesterolo HDL, la pressione sanguigna e la funzione piastrinica.
Hanno anche il potere di ridurre gli attacchi di angina, e di migliorare l’apporto di sangue e ossigeno al cuore mediante la dilatazione dei vasi. Nonché di interagire con gli enzimi chiave per migliorare la contrattilità miocardica. Recenti studi in merito suggeriscono che possa essere utile nel trattamento della cardiopatia ischemica.
Il biancospino è ricco di flavonoidi esattamente come il vino rosso ed il tè verde, e di proantocianidine oligomeriche, in grado di proteggere i tessuti dalla degradazione del collagene ed elastina.
Epatoprotettivo
Esercita, ancora, una funzione epatoprotettiva. Identificata, quest’ultima, dall’analisi dell’estratto n-butanolo delle sue foglie. Si è scoperto come il biancospino abbia ridotto significativamente i marcatori di stress ossidativo e la concentrazione di enzimi epatici.
Antinfiammatorio
In riferimento al suo potere antinfiammatorio, questo è da imputare ai lignani, ai polisaccaridi e ai flavonoidi in esso contenuti. Esercita una protezione contro i disturbi neurologici grazie all’elevata azione antiossidante con effetti inibitori sull’acetilcolinesterasi (AchE), proprietà, questa, tipica dei farmaci generalmente utilizzati per la gestione della malattia di Alzheimer.
Ansia
Vi si ricorre ampiamente contro gli stati di ansia e di agitazione. Il biancospino vanta effetto sedativo, seppur lieve, nei confronti dei sintomi dell’ansia. Tale sua caratteristica è stata oggetto di uno studio effettuato sugli estratti della pianta. Tuttavia, si necessita di ulteriori evidenze scientifiche.
Sedativo
Non è raro ricorrere al biancospino per dormire. La vitexina, uno dei suoi principi attivi, agisce infatti come spasmolitico, sedativo e ansiolitico naturale. Caratteristiche, queste, che risultano particolarmente utili nei soggetti ansiosi e stressati che per questo soffrono di insonnia.
Controindicazioni del biancospino
Se in via generale è sicuro per la maggior parte delle persone, il biancospino non è privo di controindicazioni. Ad esempio, è sconsigliato ai soggetti che soffrono di ipotensione. Può inoltre interferire con l’azione di molti farmaci usati per curare le malattie cardiache.
In particolare, bisognerebbe sentire il parere del medico prima di assumerlo nel caso in cui si abbiano problemi cardiaci.
Quando e come predendere il biancospino
Volendo sintetizzare, il biancospino si può prendere nei seguenti casi:
- Per abbassare la pressione
- Per contrastare le palpitazioni
- Per combattere l’ansia
- Per contrastare l’insonnia
- Per rilassare corpo e mente
Come prendere il biancospino? Si può assumere sotto forma di tè, di tisana o decotto, sia preconfezionato che sfuso. Se ne possono acquistare le bacche sfuse presso i negozi specializzati in alimentazione naturale. Si può, infine, assumere un integratore di biancospino sotto forma di capsule, di estratto o di tintura liquida.
In quanto alle dosi, si sconsiglia di optare per il fai da te per evitare qualsiasi problema o rischio per la salute. Queste andrebbero concordate con un professionista, sia esso l’erborista o un medico.
Usi del biancospino
Gli usi del biancospino abbracciano diversi settori. Da quello gastronomico a quello medico, passando per il giardinaggio. In quanto all’uso in cucina, il biancospino può vantare una maggiore quantità di fibra alimentare, pectina, acido ascorbico, minerali e capacità antiossidante rispetto ad alcuni comuni frutti di frequente consumo.
Le sue bacche vengono impiegate come ingrediente per preparare gelatine, marmellate, sciroppi o vino, o per aromatizzare il brandy. I petali dei suoi fiori sono commestibili, e possono essere usati per arricchire le insalate.
Nel campo del giardinaggio, invece, il biancospino è considerato ed utilizzato a questo scopo come pianta da siepe, soprattutto per uso agricolo grazie al fatto di essere dotato di spine che possono far desistere gli animali dal fuggire o dal fare irruzione.
La sua legna, infine, è buona da ardere.
Integratore di biancospino
Le diverse componenti del biancospino sono utilizzate nella formulazione di integratori alimentari, alimenti funzionali e prodotti farmaceutici per il suo alto potere terapeutico e salutare. Tali prodotti consentono di godere delle sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antitumorali, anti-cardiovascolari e di potenziamento della digestione.
L’integratore di biancospino è facilmente reperibile sotto forma di gocce per l’ansia e di compresse. Lo si può assumere come tisana, decotto, se ne possono perfino aggiungere i fiori all’acqua del bagno per un piacevole momento di relax. In quanto alle modalità di assunzione e alle dosi, si consiglia di chiedere consiglio all’erborista o di leggere attentamente le informazioni riportate sulle singole confezioni dei relativi prodotti.
Fonti