Betulla, betulle
La betulla è una delle piante più diffuse sul territorio italiano, una varietà dalla crescita spontanea ma anche scelta come esemplare ornamentale per piccoli e grandi giardini. Il suo portamento elegante la rende perfetta per abbellire le aree verdi, soprattutto quelle collinari o montane, tuttavia la fama di questo albero non risiede soltanto nella sua estetica. La betulla è infatti nota anche come rimedio naturale, da secoli antichissimi, per via delle sue proprietà curative.
Ma in quali ambiti può essere applicata la betulla, quali parti della pianta vengono utilizzate e, soprattutto, quali sono i disturbi trattati e le possibili controindicazioni? Di seguito, qualche indicazione utile.
Con il termine betulla si indica genericamente un gruppo di piante appartenente alla famiglia delle Betulacee. Sebbene ne esistano molteplici varietà, nell’immaginario comune ci si riferisce più propriamente alla Betula pendula, alla Betula Alba e alla Betula pubescens: le tipologie che più frequentemente vengono scelte per le necessità dell’uomo.
Questi alberi trovano una buona diffusione sul territorio dello Stivale, in particolare nel Nord Italia e a ridosso di colline e montagne. Hanno infatti buona capacità di resistere al freddo e di poter crescere senza troppi intoppi anche a oltre 2.000 metri di altezza.
La pianta si caratterizza innanzitutto per la sua altezza, tale da poter raggiungere i 30 metri, ma anche e soprattutto per il suo fusto. Quest’ultimo è snello ed eretto, può possedere diverse ramificazioni e si riconosce facilmente grazie al colore della sua corteccia. È proprio il bianco della corteccia, solcato da striature grigie o nere, ad aver reso molto famosa questa specie: a contrasto con l’intenso verde delle foglie, si viene a creare un gioco cromatico davvero affascinante.
Le betulle producono una chioma di foglie decisamente folta, con piccoli esemplari appuntiti, dalla forma vagamente triangolare e margine seghettato. È inverno però che la pianta offre il suo spettacolo migliore. Durante la stagione fredda le foglie cadono e i bianchi fusti si confondono e mescolano con il paesaggio innevato.
Come già accennato, gli alberi di betulla hanno trovato una buona distribuzione su tutto il territorio italiano, in particolare nel Nord del Paese. Il Piemonte è la Regione che ne vede la maggiore diffusione, dove si stimano oltre 20.000 esemplari. La pianta è molto presente anche in Lombardia, in Veneto, su tutto il profilo alpino e appenninico, fino all’Abruzzo. Al Sud non sono così frequenti, ma le si trovano sui promontori dell’Appenino campano o sulle pendenze dell’Etna.
Nel mondo, la betulla è pressoché diffusa in tutti i Paesi a clima mite sopra l’equatore: negli Stati Uniti e in Canada, in tutta Europa, in Russia, in Cina e in parte del Medio Oriente.
L’albero della betulla è noto all’uomo sin da tempi antichi, poiché scelto soprattutto per la produzione di legname. D’altronde, questa pianta offre un legno non solo molto duro e resistente – quindi perfetto anche per la produzione di mobili e manufatti – ma anche dal buon potere termico se arso a scopo di riscaldamento.
Per gli scopi benefici e curativi, invece, si usano alcune porzioni della pianta:
Alla pianta di betulla, e in particolare alla Betula pendula, vengono associate innumerevoli proprietà curative e benefiche, scoperte sin dalle primissime civiltà dell’uomo. In particolare, gli estratti della pianta sono comunemente considerati antinfiammatori e antisettici, data la loro composizione.
Oltre a essere ricchi di vitamina C – uno dei principali alleati del sistema immunitario e ottima forma di contrasto all’azione dei radicali liberi – contengono infatti flavonoidi, tannini, saponine, ossidi sesquiterpenici e molto altro ancora. I principi attivi presenti nella corteccia sono invece i triterpeni e la betulina, i principali responsabili dell’azione antinfiammatoria della pianta. Non mancano nemmeno buone dosi di salicilati, delle sostanze dall’azione molto simile a quella di farmaci come l’Aspirina. Ma nel dettaglio, quali sono i vantaggi della betulla?
La betulla è considerata una delle piante più efficaci per la depurazione del rene e, più in generale, per la diuresi dell’intero corpo. Non a caso, è considerato uno dei rimedi naturali più efficaci per gestire alcuni piccoli e frequenti disturbi che possono colpire l’apparato urinario.
Innanzitutto stimola la minzione, permettendo così di eliminare tossine e incentivare la depurazione del sangue, al contempo combattendo il gonfiore tipico della ritenzione idrica. Ancora, poiché aiuta i reni a sciogliere ed eliminare sedimenti, è anche spesso consigliata per la renella – la sabbiolina che può accumularsi proprio nell’organo o nelle vie urinarie – o per facilitare l’espulsione di piccoli calcoli.
Gli estratti della betulla sono noti anche per avere un’azione di riduzione del colesterolo cattivo LDL, poiché stimolano la produzione del suo principale contrasto: il colesterolo buono HDL. Per questa ragione, a livello popolare è considerata un’irrinunciabile alleata del cuore. Aiuta infatti a liberare le arterie dagli accumuli di colesterolo e favorisce la circolazione.
A livello periferico, invece, pare possa stimolare l’afflusso di sangue a livello della cute, anche migliorando la microcircolazione dei capillari.
Poiché ricca di principi antinfiammatori – come i triterpeni e la betulina, già citati nei precedenti paragrafi – la betulla è anche uno dei ritrovati della nonna più famosi per il trattamento dei piccoli malanni di stagione.
Può infatti risultare utile per ridurre arrossamenti e irritazioni che colpiscono il cavo orale, per disinfettare e liberare le prime vie respiratorie o, ancora, per calmare la tosse secca dovuta a infiammazioni di faringe, laringe e gola. Per lo stesso meccanismo, pare possa essere anche impiegata per la gestione di brevi e leggeri stati febbrili.
Infine, i prodotti derivati da questo albero sono noti per le loro potenzialità sul fronte della bellezza. Non a caso, molte creme depuranti e anti-age ne contengono buone quantità.
Proprio data l’azione depurante, la betulla in applicazione topica può servire per regolare la produzione di sebo, eliminare la pelle secca e liberare i pori ostruiti. Sui capelli ha un effetto rigenerante e lucidante. La pianta infatti purifica lo scalpo, riducendo la produzione di sebo e forfora, per una chioma più sana e morbida.
È però sul fronte della gestione della cellulite che gli estratti della betulla hanno dimostrato le loro più importanti potenzialità locali. Favorendo proprio la microcircolazione locale, la pianta favorisce lo smaltimento dell’adipe accumulato sotto la cute, riducendo sensibilmente l’effetto di pelle a buccia d’arancia.
Come tutti i rimedi naturali, anche la betulla non deve essere assunta con leggerezza, poiché potrebbe determinare effetti collaterali spiacevoli oppure essere controindicata per alcune patologie o rispetto ad altri farmaci in corso di assunzione. Per questa ragione, è sempre consigliato affidarsi al parere del medico.
Innanzitutto, la betulla può interagire con alcuni farmaci di uso comune: la già citata Aspirina, per la similitudine di alcuni suoi principi attivi, ma anche la maggior parte dei FANS, i medicinali per il controllo del colesterolo, gli antiaggreganti piastricini, gli ansiolitici e i barbiturici. Ancora, può determinare reazioni allergiche – fino allo shock anafilattico – in soggetti ipersensibili o proprio allergici all’Aspirina.
Tra gli effetti collaterali più diffusi si registrano nausea, gonfiore addominale, mal di stomaco, diarrea, orticaria e dermatite da contatto. Non ultimo, l’assunzione di derivati della betulla non è consigliata in gravidanza né durante l’allattamento.
Oltre agli usi della betulla e alla sue proprietà curative già citate, è utile anche elencare 5 curiosità che caratterizzano questa pianta. Delle peculiarità che hanno trovato larga diffusione nella tradizione popolare, spesso trovando conferma anche nella scienza: