Bergenia
La bergenia è una pianta ornamentale che ben rappresenta la primavera: fiorisce infatti già all’inizio di marzo, spesso in concomitanza con la festa di San Giuseppe. Molto appariscente ma anche altrettanto delicata, questa pianta colora i giardini e i balconi primaverili, con i suoi fiori tra il lilla e il violaceo.
Ma come si coltiva la bergenia e, soprattutto, come si cura nel tempo? Così come già anticipato, la bergenia è uno dei primi fiori che appare spontaneamente in primavera. Tuttavia, il periodo di fioritura è molto variabile a seconda delle zone d’Italia, poiché servono delle condizioni climatiche mediamente miti affinché la pianta possa crescere rigogliosa.
Per conoscere esattamente quando coltivare la pianta, come quando attendersi l’apparizione dei fiori, in relazione al proprio luogo di residenza, il consiglio è quello di chiedere un parere al proprio vivaio o fornitore di botanica di fiducia.
Di seguito, tutte le informazioni utili.
Con il termiche botanico Bergenia si indica un genere di piante perenni, originario dell’Asia e appartenente alla famiglia delle Saxifragaceae. Queste piante sono state a lungo considerate delle coltivazioni fondamentali per l’abbellimento dei giardini, in particolare i più nobili e lussuosi.
Nel corso del ‘900 l’attenzione occidentale verso la bergenia è diminuita in favore di altre coltivazioni, tuttavia negli ultimi anni si assiste a un gradito ritorno. Al contempo, in tutta l’Asia, in particolare l’India, la scelta di questo fiore non ha subito battute d’arresto.
Esistono oggi diverse varietà di bergenia, tutte accumunate da peculiarità molto simili. Le piante si caratterizzano per un portamento erbaceo e una natura perenne. Le foglie crescono dal basso formando una rosetta cespugliosa, sono di intenso colore verde e risultano mediamente carnose.
Da queste prendono vita degli steli sottili, dalle tonalità ramate o ambrate, completati all’estremità superiore da inflorescenze disposte a spiga.
Si vengono così a formare dei bellissimi grappoli di fiorellini, vagamente a forma di campana rovesciata, con colori sulle tonalità del rosa e del violaceo. Si possono infatti trovare bergenie fucsia, lilla e violette. Non mancano esemplari bianchi, derivati da anni di ibridazioni e ottimizzazione delle cultivar: uno degli esemplari più famosi è la bergenia Bressingham White.
La bergenia è scelta unicamente a scopo ornamentale e oggi è coltivata in tutto il mondo, anche lontano dai luoghi d’origine. Questo perché riesce ad adattarsi facilmente alla variabilità climatica tipica della primavera, riuscendo anche a sopravvivere a giornate non particolarmente calde.
Sebbene esistano diverse varietà di bergenia scelte a scopo ornamentale, come altrettante cultivar e ibradazioni, sono principalmente due le specie maggiormente ricercate:
Quasi tutte le varietà di bergenia si adattano sia alla coltivazione in vaso che in giardino, anche se questa seconda è la modalità preferita, poiché la pianta si può sviluppare senza troppe limitazioni.
Prima di procedere, tuttavia, è necessario conoscere le condizioni affinché il vegetale ornamentale possa crescere in modo rigoglioso.
Per ottenere una fioritura rigogliosa e continua della bergenia, dai primi giorni di marzo fino alla primavera inoltrata, è importante assicurare alcune necessità della pianta:
Come già accennato, quasi tutte le varietà di bergenia possono essere facilmente coltivate sia in vaso che in giardino, anche perché tendono a essere piante dalle dimensioni ridotte: raramente superano i 30 o 40 centimetri d’altezza.
Se si sceglie il vaso, sul fondo del contenitore si dovrà predisporre un letto di ghiaia o cocci, ma anche di palline di argilla espansa, per garantire un buon deflusso dell’acqua. Per quanto la bergenia richieda molta acqua, i ristagni potrebbero danneggiarne l’impianto radicale.
In giardino è invece opportuno predisporre il terreno prima della coltivazione, fertilizzandolo con del compost e procedendo a vangatura per distribuire le sostanze nutritive anche in profondità nel suolo.
La pianta viene normalmente moltiplicata per divisione o taglio del rizoma. Nel primo caso, durante la primavera si rimuove la pianta dal terreno e si dividono i rizomi presenti, per ottenere un nuovo esemplare.
Nel secondo caso, invece, si tende a prediligere l’autunno: i rizomi vengono tagliati a metà e inseriti in una soluzione di sabbia, terriccio morbido e torba, da conservare in ambienti tiepidi. La successiva primavera potranno poi essere inseriti in dimora definitiva.
Non è invece possibile procedere con una talea, così come invece accade per molte altre piante primaverili, poiché gli steli risultano molto carnosi e raramente producono nuove radici.
Nonostante le bergenie siano abbastanza rustiche e resistenti, necessitano comunque di alcune cure cicliche, da garantire nel tempo. Quali opere di manutenzione devono essere però assicurate con una certa costanza?
Le bergenie non richiedono un’eccessiva fertilizzazione, poiché si adattano anche a terreni abbastanza poveri, tuttavia per assicurare una ricca fioritura è utile procedere ciclicamente con del concime organico, come il compost oppure il letame.
Questi concimi possono essere semplicemente sparsi sulla superficie del suolo, annaffiando poi abbondantemente: le componenti azotate penetreranno in profondità nel terreno.
Proprio in merito alle annaffiature, si è sottolineato già quanto la bergenia richieda grandi quantità di acqua. In primavera si dovrà procedere in caso la pianta non fosse sottoposta a regolari piogge, in estate praticamente tutti i giorni. Il terreno dovrà apparire sempre umido, ma non fradicio.
La potatura non è invece solitamente necessaria, dato l’aspetto contenuto della pianta. Si può tuttavia procedere alla rimozione delle foglie secche o malate, ad esempio quelle danneggiate dal sole, utilizzando delle cesoie sterili e con tagli netti e obliqui.
Durante la primavera e l’estate, la bergenia non ha bisogno di particolari accorgimenti oltre all’annaffiatura: utile è però predisporre dei ripari quando le temperature si fanno troppo afose e l’irrorazione solare eccessiva rischia di bruciare le foglie.
In inverno, a seconda della varietà prescelta, può essere utile procedere con la pacciamatura del suolo con paglia o corteccia, così da garantire alle radici una temperatura più mite.
È abbastanza raro che la bergenia venga attaccata dai parassiti, anche perché le sue porzioni carnose sono difficili da intaccare da parte di piccoli insetti. Da qualche anno, però, si assiste all’azione del punteruolo rosso: il temibile parassita degli alberi può infatti danneggiare anche questa pianta ornamentale.
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