
Un gesto di affetto e creatività è arrivato dai piccoli pazienti dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, che hanno deciso di inviare disegni, messaggi e poesie a papa Francesco. Questi bambini, costretti a trascorrere lunghi periodi di ricovero, hanno voluto condividere con il Santo Padre alcuni suggerimenti su come affrontare il tempo in ospedale.
Messaggi di speranza e consiglio
Tra i vari suggerimenti, spiccano quelli di Eugenio e Alex. Il primo consiglia al Papa di immergersi nella lettura, scrivendo: “Caro Papa ti consiglio di leggere tanti libri”. Alex, invece, ha un approccio più ludico e propone: “Caro Papa ti consiglio di farti regalare una playstation”. Non mancano, poi, i messaggi che invitano Francesco a condividere la sua esperienza con i più piccoli: “Caro Francesco, fatti ricoverare al nostro ospedale… guarda che bel panorama! C’è pure casa tua”, scrive Giulia, sottolineando la vista mozzafiato che si gode dal Bambino Gesù, situato sul colle del Gianicolo, con la cupola di San Pietro che si staglia all’orizzonte.
Vicini al papa con le preghiere
Non si tratta solo di consigli pratici; i bambini esprimono anche il loro affetto attraverso messaggi di vicinanza e auguri di pronta guarigione. Nico, per esempio, ha dedicato un disegno con la frase “La mia preghiera per te”. Altri, come mamma Olga e Alessandro, scrivono: “Caro papa Francesco, preghiamo per te affinché il tuo ricovero sia più lieve”. La piccola Claudia, nel suo disegno, tiene la mano del Papa, esprimendo così un forte senso di solidarietà e connessione.
Poesie di affetto e sostegno
Un gruppo di bambini, tra cui Giulia, Eugenio, Evelina, Aldo, Amelia, Sofia, Alex e Nicole, ha voluto dedicare una poesia a papa Francesco. Le loro parole raccontano il loro affetto e la loro preoccupazione: “Il papa in ospedale, ci fa stare tutti male, lo pensiamo poverino, che si sente malatino. Con affetto gli diciamo, forza Francesco per te preghiamo”. Questi versi, semplici ma profondi, rappresentano un abbraccio virtuale che i piccoli vogliono offrire al Pontefice in questo momento difficile.
Questa iniziativa non solo dimostra la sensibilità dei bambini, ma evidenzia anche il potere della creatività e della solidarietà in situazioni di difficoltà, rendendo il legame tra il Papa e i suoi giovani fedeli ancora più forte.