Bambina torna a parlare grazie al cane
Una bambina affetta da problematiche legate al linguaggio ha ricominciato a parlare grazie all'aiuto di un cane per la pet therapy, un Golden Retriever.
Una nuova storia dimostra quanto i cani siamo fondamentali nella pet-therapy, soprattutto nei trattamenti sui più piccoli. Una bambina del sud della Florida, infatti, sta progressivamente tornando a parlare, il tutto grazie all’aiuto di un singolare amico: un pazientissimo Golden Retriever.
Valeria ha quattro anni, proviene da una famiglia di origini latine e ha avuto una storia complessa sin dalla nascita. Nata prematuramente dopo due aborti spontanei della madre, sin dai primi anni di vita la piccola ha dimostrato difficoltà nel parlare. Poche le parole pronunciate, come “mamma” e “papà”, a cui si è aggiunta una grande difficoltà nell’usare i verbi o nel produrre consonanti. Dopo diverse visite per escludere delle patologie mentali, quali l’autismo, si è scoperto come la piccola abbia sofferto di infezioni multiple all’orecchio che potrebbero essere collegate alla sue scarse proprietà di linguaggio.
Fino a tre mesi fa la piccola comunicava semplicemente indicando persone e oggetti. Poi nella sua vita è arrivato Compass, un esemplare di Golden Retriever assoldato come cane per la pet therapy il Memorial Hospital Miramar. Grazie al gioco con il cane, e all’aiuto attento di un logopedista, la bimba ha superato i suoi blocchi e ha ricominciato lentamente a parlare. Prima con dei timidi “aspetta” e “siediti” pronunciati al cane, poi con frasi via via sempre più complesse. I suoi progressi sono davvero straordinari e, naturalmente, la possibilità di giocare con l’animale la rende incline all’impegno e all’apprendimento, facendole superare quella paura dell’ospedale tipica dei bambini.
Secondo i medici che stanno seguendo il caso della piccola, la presenza di Compass farebbe sentire la paziente al sicuro e, soprattutto, in pieno controllo della situazione. Così spiega Rita Galliano, la logopedista del centro:
Gli adulti prendono solitamente il ruolo di guida e i bambini, che sono molto più piccoli rispetto a noi, si sentono intimiditi. Con Compass è il contrario, i bambini si sentono in pieno controllo della situazione.
Sebbene il trattamento sia solo all’inizio, le chance di un successo completo della terapia sono davvero buone per Valeria, una bimba curiosa e desiderosa di apprendere.