
Volkswagen Passat GTE
Il restyling della Volkswagen Passat porta interessanti novità anche sul fronte della propulsione alternativa, grazie al debutto dell’interessante versione ibrida plug-in che promette maggiore efficienza ambientale senza penalizzare le prestazioni rispetto agli allestimenti con motorizzazioni tradizionali.
La Volkswagen Passat GTE, questo il nome che identifica la variante con doppio propulsore, fa leva su uno schema ibrido basato sul motore 1.4 TSI a benzina da 156 cavalli abbinato a un’unità elettrica da 115 cavalli. La potenza totale arriva a 218 cavalli, mentre il pacco batterie è adesso da 13 kWh, quindi superiore rispetto a quello da 9,9 kWh usato dalla Passat GTE precedente.
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Volkswagen dichiara un’autonomia di 70 chilometri nel ciclo NEDC in modalità completamente elettrica, sottolineando inoltre una riduzione delle modalità guida, che passano dalle cinque offerte in precedenza alle tre attuali. Il conducente può scegliere tra la E-Mode, la modalità che consente alla Passat GTE di viaggiare sfruttando unicamente il motore elettrico, la modalità GTE, che prevede il massimo della coppia e della potenza erogabili per una guida sportiva ma con consumi più alti, e la modalità Hybrid, che si pone a metà strada tra le due precedenti.
Quando viene selezionata questa impostazione la Passat combina automaticamente l’azione del benzina 1.4 TSI e del motore elettrico ottimizzando in tempo reale prestazioni, autonomia e dispendio energetico, il tutto gestito dal cambio automatico a doppia frizione a sei rapporti.
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La Volkswagen Passat GTE può essere ricaricata tramite un caricabatterie da 3,6 kW in quattro ore, mentre secondo il costruttore servono sei ore e quindici minuti se la vettura viene collegata a una presa elettrica domestica. Da notare infine che il modello è già in regola con le normative ambientali Euro 6D che entreranno ufficialmente in vigore dal 2021.