Auto elettriche: Repower presenta la prima rete privata di ricarica
Repower presenta ufficialmente il progetto Ricarica 101 per la creazione di una rete privata di ricarica per le auto elettriche.
Fonte immagine: Power supply for electric car charging | Shutterstock
Entra nel vivo il progetto Ricarica 101 di Repower dare vita alla prima rete privata di ricarica per auto elettriche in Italia. Sono 120 le strutture che hanno già offerto la loro adesione all’azienda per la realizzazione di questa iniziativa, che ha preso il via lo scorso ottobre, compresi ristoranti stellati, alberghi di fascia alta fino ad arrivare a diversi porti turistici.
Ogni struttura inclusa da Repower nel progetto Ricarica 101 verrà dotata di una palina da 22 kW di potenza. Si potranno ricaricare rapidamente fino a due veicoli elettrici, siano essi a due o quattro ruote. Oltre a questo, spiega l’azienda in una nota:
Ogni punto di ricarica sarà caratterizzato da una palina, progettata dai designer Italo Rota e Alessandro Pedretti, e da tre creatività a “terra” firmate dall’illustratore Michele Tranquillini.
Le tre creatività, presenti in ogni struttura e ideate per segnalare i punti di ricarica, sono: il RED CARPET che accoglie le auto in sosta per il rifornimento, il GOMITOLO il cui filo conduce direttamente alla palina e la FRECCIA ad indicare la postazione di alimentazione.
Con il progetto Ricarica 101 l’azienda punta a porsi come riferimento per lo sviluppo e l’evoluzione della mobilità elettrica in Italia. Come ha commentato Fabio Bocchiola, country manager di Repower:
Con il progetto Ricarica 101 Repower si pone un obiettivo importante: sostenere in maniera proattiva la diffusione della mobilità elettrica in Italia.
Il circuito ideato da Repower, il primo realizzato da privati, si snoderà dal Nord al Sud Italia tra più di cento strutture d’eccellenza le quali, una volta installata la propria PALINA BURRASCA, entreranno a far parte di un percorso di mobilità sostenibile e tecnologicamente all’avanguardia.
Tutto questo permetterà di scoprire il nostro Paese e le sue bellezze in un modo nuovo e a impatto zero, andando tra l’altro ad abbattere i costi di rifornimento.