
Scaffali spogli e prezzi in vertiginosa ascesa: negli Stati Uniti, l’acquisto di uova sta diventando un vero e proprio salasso per i consumatori. Come riportato da Associated Press, nel gennaio 2025 il costo medio di una dozzina di uova di categoria A ha raggiunto il record di 4,95 dollari (circa 4,73 euro), equivalenti a 41 centesimi per singolo uovo. In alcune catene di distribuzione, non è raro imbattersi in cartoni venduti a oltre 12 dollari, superando così il dollaro per uovo. Questa situazione ha scatenato l’ira di molti acquirenti, che non esitano a condividere sui social le loro lamentele.
Le cause dell’aumento dei prezzi
Il principale responsabile dell’impennata dei prezzi è l’epidemia di influenza aviaria ad alta patogenicità H5N1, che ha costretto gli allevatori a sopprimere oltre 160 milioni di uccelli, per la maggior parte galline ovaiole. Solo nei primi due mesi del 2025, circa 30 milioni di galline sono state abbattute. Una volta che gli allevatori eliminano gli animali infetti, devono affrontare il compito di pulire e sanificare gli allevamenti; solo dopo possono introdurre nuove galline, che richiedono tempo prima di iniziare a deporre uova. Questo processo può richiedere mesi, aggravando ulteriormente la situazione di mercato.
In aggiunta, i costi di produzione sono aumentati a causa dell’inflazione e delle misure di biosicurezza che gli allevatori devono adottare per prevenire il contagio. Per cercare di alleviare la crisi, l’amministrazione Trump ha annunciato un investimento di 500 milioni di dollari per supportare gli allevatori nell’implementazione di misure protettive. A questo si aggiungono 400 milioni di dollari in risarcimenti, già previsti dall’USDA, che ammontano a un totale di 1,2 miliardi di dollari.
Per far fronte alla crescente domanda, il governo statunitense sta valutando la possibilità di importare tra 70 e 100 milioni di uova dall’estero. Tuttavia, gli esperti avvertono che questa manovra potrebbe non avere un impatto significativo: solo il mese scorso, gli allevatori americani hanno prodotto oltre 7,5 miliardi di uova. La situazione rimane quindi critica, con i consumatori costretti a fare i conti con un mercato sempre più instabile.