Chi sono gli attivisti di Ultima Generazione e cosa chiedono?
Chi sono e cosa chiedono i giovani attivisti per l'ambiente di Ultima Generazione? Questa è una delle domande più ricorrenti negli ultimi anni. Ambientalisti italiani (e non solo) stanno attirando l'attenzione dell'opinione pubblica con le loro azioni non violente provocatorie e di grande impatto. Ma cosa chiedono e per cosa si battono?
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Di recente abbiamo spesso sentito parlare degli attivisti di “Ultima Generazione“, ma chi sono questi ragazzi e cosa chiedono ai Governi? Qual è il loro obiettivo? Per rispondere a queste domande bisognerebbe fare un passo indietro e osservare con occhio critico ciò che sta accadendo nel nostro Pianeta.
Ogni giorno assistiamo a disastri ambientali ed eventi meteorologici spaventosi in tutto il mondo. La siccità avanza in molte parti del mondo, incluso il nostro Paese; le risorse naturali (a cominciare dall’acqua) si stanno progressivamente esaurendo, e centinaia di specie animali e vegetali stanno sparendo a un ritmo impressionante.
Quest’anno si è registrato uno degli inverni più caldi della storia. Le temperature di dicembre, gennaio e febbraio sono state superiori di 0,78°C rispetto alla media. Sembra un incremento irrisorio, ma in realtà è sintomo di un problema ben più ampio.
Per cosa protestano gli attivisti e ambientalisti?
Nonostante i problemi ambientali siano sotto gli occhi di tutti, si tarda ancora ad adottare misure concrete e decise per garantire una Casa alle future generazioni. È questa consapevolezza che spinge tanti giovani a scendere in piazza per pretendere che venga rispettato il loro sacrosanto diritto di avere un mondo in cui vivere, tra 20 o 30 anni.
Questo è ciò per cui si battono gli attivisti di Ultima Generazione, un nome che spiega da sé il senso della loro battaglia, condotta con azioni di disobbedienza civile nonviolenta dal forte impatto.
Ma vediamo più da vicino chi sono questi ragazzi, cosa vogliono e come agiscono per richiamare l’attenzione sulle questioni ambientali.
Chi sono e cosa chiedono gli attivisti di Ultima Generazione?
Per comprendere chi sono e cosa vogliono gli attivisti di Ultima Generazione, è sufficiente dare uno sguardo al sito ufficiale dell’organizzazione. Si tratta di ragazzi e ragazze con idee molto chiare, giovani che si battono perché vengano adottate misure concrete per arginare il disastro climatico cui stiamo andando incontro.
Come tanti altri attivisti per l’ambiente prima di loro, anche i membri di Ultima Generazione denunciano l’operato di governi, leader e aziende che, mentre fanno promesse su promesse assicurando di voler ridurre il proprio impatto sull’ambiente, continuano a soffocare il nostro mondo, derubandolo delle sue risorse più preziose.
Da decenni, attivisti e ambientalisti si battono in difesa del Pianeta. Di traguardi ne abbiamo conseguiti, certo, ma è evidente che la strada è ancora lunga. Ancora troppe persone ignorano o fingono di non vedere quanto sia malato il nostro mondo.
Abbiamo il dovere morale di ribellarci a questo genocidio programmato. Se non protestiamo, se accettiamo questo crimine senza ribellarci, ne saremo complici.
Sono queste le parole con cui Ultima Generazione invita all’azione coloro che hanno a cuore il nostro Pianeta. Dopotutto, chi vorrebbe veder distrutta la propria casa?
Quando è stata fondata Ultima Generazione?
Il gruppo di attivisti “Ultima Generazione” è nato nel 2021 in Germania, dove è noto con il nome di “Letzte Generation” o “Last Generation”. Il nome si riferisce al fatto che questa potrebbe essere davvero l’ultima generazione prima che i cambiamenti climatici raggiungano il punto di non ritorno.
Il gruppo fa parte della rete internazionale A22 in difesa dell’ambiente, insieme alla francese Dernière Rénovation, all’organizzazione inglese Just Stop Oil e ad altri gruppi dislocati in tutto il mondo.
Gli ambientalisti di Ultima Generazione sono attivi soprattutto in Germania, in Italia e in Austria, ma la loro “fama” ha praticamente raggiunto tutto il mondo. Il motivo è semplice: il movimento adotta metodi di protesta non violenta di grande impatto, capaci di attirare senz’altro l’attenzione dell’opinione pubblica.
Sin dalla loro formazione, hanno organizzato proteste pacifiche come blocchi stradali, hanno incollato le mani sull’asfalto, lanciato zuppe contro opere d’arte (opportunamente protette da vetri e pellicole), vandalizzato monumenti, dipinti famosi e ristoranti, con lo scopo di richiamare l’attenzione sui cambiamenti climatici.
Cosa chiede “Ultima Generazione”?
Ma concretamente parlando, cosa chiede il gruppo “Ultima Generazione”? E a che pro vengono “imbrattate” opere d’arte e monumenti?
Il messaggio dietro queste azioni è chiaro: ci indigniamo quando viene deturpato un dipinto o un oggetto di un certo valore artistico o economico, ma non ci arrabbiamo di fronte all’inerzia del governo e dei leader mondiali che stanno distruggendo la nostra Casa.
Tramite le azioni di disobbedienza civile nonviolenta provocatorie e di grande impatto, gli attivisti vogliono portare al centro dell’attenzione le loro “richieste”: chiedono ai Governi che venga stanziato un Fondo Riparazione permanente per affrontare le crisi climatiche; propongono che venga introdotto un limite di velocità di 100 km/h in autostrada; chiedono che venga adottata una legge contro lo spreco alimentare e che vengano interrotti i sussidi pubblici e i finanziamenti all’estrazione e all’utilizzo di combustibili fossili (“non paghiamo il fossile”).
Chi finanzia il movimento Ultima Generazione
Uno degli interrogativi più comuni in merito al movimento “Ultima Generazione” è questo: chi li finanzia?
Il gruppo può sostenere le proprie azioni grazie alle numerose donazioni e crowdfunding.
Sebbene molti li vedano come degli eco-terroristi e non approvino i metodi adottati dagli attivisti di Ultima Generazione, tante persone appoggiano la loro battaglia, ne comprendono gli obiettivi e le modalità, convinti che l’ora delle parole sia finita da tempo, e che sia necessario fare rumore e far sentire la propria voce, per salvaguardare davvero il nostro pianeta.
Fonti