Astenia sessuale femminile: cause e rimedi
L'astenia sessuale femminile è un disturbo che determina un calo del desiderio, può avere origini fisiche o psicologiche: ecco cause e rimedi.
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Un’appagante vita intima è certamente uno dei fattori che contribuisce al benessere, sia fisico che mentale. Può però capitare, in alcuni momenti della propria esistenza, di vedere diminuito il proprio interesse nei confronti del sesso. Si tratti di un periodo momentaneo, oppure di un problema ormai duraturo nel tempo, i ritmi della vita moderna non sembrano infatti facilitare l’erotismo: lo stress, i mille impegni quotidiani e le necessità di lavoro e famiglia possono infatti mettere la sessualità in secondo caso. Eppure, in alcuni casi l’assenza di desiderio può trasformarsi in una vera e propria problematica, detta astenia sessuale. Quali sono le cause per l’universo femminile e, ancora, quali i rimedi più indicati?
Naturalmente, prima di affidarsi ai rimedi della natura, è necessario informare il medico dei propri disturbi, il quale potrà così identificarne le precise cause. Non tutte le problematiche della sfera sessuale, infatti, sono legate all’astenia: potrebbero esservi ragioni fisiologiche, patologie pregresse, sbalzi ormonali e molto altro ancora. Inoltre, la definizione di astenia tende a risultare abbastanza generica, di conseguenza il consulto con lo specialista, anche con il ginecologo, rimane inevitabile. Le informazioni di seguito riportate, di conseguenza, hanno un carattere unicamente illustrativo.
Astenia sessuale femminile: cosa è?
Per astenia sessuale femminile si intende una condizione di difficoltà oggettiva nel vivere appieno un rapporto sessuale. Spesso nota anche con il nome di “impotenza femminile”, si tratta di una problematica che comporta un netto calo, o la completa perdita, del desiderio erotico, tanto da rende complicato o impossibile il rapporto. Si tratta di una definizione volutamente generica, così come il termine stesso “astenia” sottintende, poiché le cause possono essere le più variegate. I sintomi possono manifestarsi soprattutto con conseguenze psicologiche – quali stanchezza, irritabilità, scarso interesse per il partner, ansia e molto altro – ma anche fisiche, come secchezza delle mucose o assenza di piacere.
Sempre il linea del tutto generale, l’astenia sessuale femminile può derivare da tre grandi gruppi di motivazioni possibili:
- Cause fisiche: lo scarso interesse per il sesso potrebbe essere stato determinato da variazioni e sbalzi ormonali, ma anche da alterazioni della mucosa genitale, infezioni o qualsiasi altro disturbo che possa rendere il rapporto poco desiderabile. L’astenia non va però confusa con il vaginismo, ovvero l’impossibilità di concludere la penetrazione, e la vaginite, cioè una fastidiosa infezione dovuta a batteri, funghi o altri agenti;
- Cause psicologiche: non capita di rado che il calo del desiderio sia dovuto anche a problematiche di tipo psicologico, come ansia, depressione, accumulo di stress, un peggioramento delle condizioni della coppia, ritmi lavorativi insostenibili, diminuzione dell’autostima e molto altro ancora. In questi casi, si è di soliti portati a non considerare positivamente l’incontro erotico, poiché non si prova sufficiente agio con se stessi, data la condizione psicofisica non ottimale;
- Cause favorenti: un grande insieme di ragioni che, pur non influenzando direttamente la vita sessuale, potrebbero in realtà contribuire al disturbo. Fra le tante, l’assunzione di alcuni farmaci, variazioni della funzionalità della tiroide, sovrappeso e obesità, vizi come fumo e alcol, nonché molto altro ancora.
Come già accennato, è quindi sempre necessario esprimere i propri dubbi a uno specialista esperto, senza timori o preoccupazioni. Si stima, infatti, che ben un terzo di tutte le donne abbia sperimentato un periodo di astenia sessuale nel corso della loro esistenza, per una condizione quindi tutt’altro che remota.
Astenia sessuale femminile: consigli e rimedi
L’approccio all’astenia sessuale femminile non può prescindere dal supporto del medico, il quale suggerirà il trattamento o il parere dell’esperto – ad esempio, il ginecologo o lo psicoterapeuta – più indicato per il proprio caso. Il percorso di cura solitamente comincia con l’eliminazione di eventuali cause fisiche che potrebbero aver incentivato il calo del desiderio, quali infezioni o variazioni ormonali, dopodiché con un adeguato percorso psicologico per riprendere consapevolezza delle proprie emozioni e del proprio corpo.
Escluse le ragioni più gravi, per condizioni brevi e passeggere anche il cambio dello stile di vita può contribuire notevolmente. Un’alimentazione sana ed equilibrata, basata sul modello della dieta mediterranea, permette di approfittare di numerosi micronutrienti utili al benessere della mente e del fisico. Le verdure a foglie verdi, ad esempio, contengono triptofano, un importante precursore della serotonina: quest’ultima mantiene elevato il buon umore, incentivando l’autostima. Altrettanto indicato è perdere peso, incrementare l’attività fisica quotidiana, nonché evitare fumo e alcol. Fra le discipline più indicate anche yoga e pilates, poiché in grado di agire contemporaneamente sia sul corpo che sulla mente.
Su consiglio del medico, si può quindi ipotizzare anche l’assunzione di rimedi naturali rinvigorenti, come il ginseng, ma anche finocchio, anice e rosmarino. Ancora, indicati sono i massaggi su tutto il corpo, per ridurre lo stress, con olio di mandorle, sandalo ma anche gel di aloe vera.