Artiglio del diavolo: controindicazioni ed effetti collaterali
L'artiglio del diavolo può essere sempre e comunque usato come rimedio naturale? Ecco le possibili controindicazioni e gli effetti collaterali.
L’artiglio del diavolo è una pianta erbacea molto diffusa nel sud del continente africano. Da secoli, questa pianta ha un ruolo rilevante all’interno della medicina tradizionale africana, mentre tutto il resto del mondo ne riconosce le proprietà curative come rimedio naturale per infiammazioni muscolari, artrite reumatoide, tendiniti, dolori articolari e gotta, dato che l’artiglio del diavolo favorisce l’eliminazione dell’acido urico.
L’azione e i benefici dell’Artiglio del Diavolo
Quello che è fondamentale nell’utilizzo dell’artiglio del diavolo come rimedio naturale è la radice: è questa che contiene i principi attivi atti a contrastare i succitati disturbi, e cioè fitosteroli e flavonoidi che presentano un’azione analgesica e antinfiammatoria che può durare nel tempo (in particolare quando si parla di disturbi molto fastidiosi come la sciatalgia).
Il fatto che l’artiglio del diavolo sia una sostanza naturale e non di sintesi chimica, non deve abbassare però il livello di attenzione che invece si rivolgerebbe normalmente per i farmaci tradizionali e non omeopatici. Ecco quali sono le controindicazioni più comuni all’utilizzo dell’artiglio del diavolo.
Controindicazioni dell’Artiglio del Diavolo
L’artiglio del Diavolo, come illustrato, è ricco di valide proprietà curative, ma vediamo ora quali sono i possibili effetti collaterali e le controindicazioni del suo utilizzo:
- L’artiglio del diavolo non va utilizzato in presenza di alcune malattie, croniche o temporanee, come ulcere o gastriti: quando si soffre di certi disturbi, si potrebbe essere soggetti a nausea, diarrea, dolori addominali. Il problema è dovuto alla presenza nella radice di sostanze amaricanti;
- L’artiglio del diavolo va assunto a stomaco pieno;
- È sconsigliato in gravidanza, perché stimola le contrazioni uterine e potrebbe anticipare il parto, o durante il periodo dell’allattamento;
- I bambini sotto i due anni non possono assumerlo, ma sarebbe comunque consigliabile l’uso sempre dopo i 18 anni. In ogni caso, l’assunzione non deve durare più di due settimane per volta e si deve contattare il medico se non si nota nessuna miglioria;
- L’artiglio del diavolo non va assunto se si è sotto cura farmacologica con medicinali che riducono la glicemia, che riducono le aritmie cardiache e che impediscono la coagulazione. In quest’ultimo caso potrebbero addirittura accadere dei sanguinamenti, naturalmente indesiderati, perché i farmaci interagiscono con l’assunzione dell’artiglio del diavolo. Meglio evitare anche se si assumono farmaci cortisonici;
- Tra gli effetti collaterali ci possono essere anche delle eruzioni cutanee, per le quali si deve consultare tempestivamente il medico.