Armatura galleggiante per il pesce disabile
Il proprietario di un pesce disabile costruisce per lui un'armatura di galleggiamento, affinché possa muoversi liberamente all'interno dell'acquario.
Fonte immagine: PixieMe via Shutterstock
Si è ritrovato improvvisamente impossibilitato a nuotare, bloccato sul fondo dell’acquario che da tempo lo ospita. Sembrava non vi fossero molte speranze per un pesce tropicale, affetto da problematiche alla vescica natatoria, tra le difficoltà di movimento e l’incapacità di nutrirsi. Eppure, grazie all’intuito del suo proprietario, l’animale è potuto tornare a una vita più che normale: il tutto con l’ausilio di un’armatura su misura.
Il singolare caso avviene in Svezia, dove un pesciolino dal manto candido è stato purtroppo colpito da disfunzioni alla vescica natatoria, una problematica frequente per alcuni esemplari d’acquario. La condizione impedisce all’animale di nuotare correttamente, tanto da costringerlo a rimanere di lato sul fondo dell’acquario stesso.
Il proprietario, tuttavia, non si è rassegnato alla nuova condizione di disabilità del suo amico natante e, con grande pazienza, ha realizzato un’armatura su misura, una sorta di imbracatura per permettere all’animale di mantenere la corretta posizione e di muoversi autonomamente in ogni direzione. La struttura prevede due bretelle metalliche, quindi è collegata a dei galleggianti in plastica e fibra di mais, affinché l’animale possa scendere in profondità e risalire senza intoppo.
A opera ultimata è stato quindi realizzato un filmato, pensato per mostrare la ritrovata libertà movimento del pesciolino, ora capace di interagire con gli altri suoi simili, nonché di procurarsi senza fatica alcuna il cibo. Il video, condiviso sulle principali piattaforme social e rilanciato da alcune importanti testate internazionali, ha subito colto le curiosità dei navigatori in rete, tanto da renderlo virale in pochissimo tempo.
Così come già accennato, i problemi alla vescica natatoria possono risultare abbastanza frequenti per gli esemplari d’acquario e comportano, di norma, una forte riduzione della qualità della vita, se non la morte. I pesci affetti potrebbero rimanere bloccati sul fondo, galleggiare in superficie o trovarsi costretti a nuotare sul fianco.